Terminillo, un investimento di 20 milioni per il rilancio del comprensorio

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Terminillo, un investimento di 20 milioni per il rilancio del comprensorio

Il Piano di interventi per l'ampliamento degli impianti sciistici del Monte Terminillo, messo a punto dai Comuni di Leonessa, Micigliano, Cantalice, Rieti e Cittareale col coordinamento dell'amministrazione provinciale è stato approvato all'unanimità dall'apposita commissione regionale, con l'obiettivo di rilanciare entro il 2014 l'attività sciistica del Terminillo e di Cittareale.

Nel dettaglio i comuni di Leonessa e Micigliano beneficeranno ciascuno di 6 milioni e 350 mila euro, a Cantalice andranno 3 milioni e 200 mila euro, a Rieti 2 milioni e 300 mila euro, a Cittareale 1 milione 380 mila euro, alla Provincia di Rieti 250 mila euro.
A Leonessa è previsto il rifacimento della seggiovia di arroccamento di Campostella, un nuovo tapis roulant a servizio della scuola di sci e la sostituzione della vecchia cestovia per Monte Tilia con una cabinovia.

Nel comune di Micigliano si provvederà a sostituire la sciovia Est-Osservatorio con una seggiovia, la seggiovia monoposto per il Conetto con una seggiovia biposto Rialto-Terminilletto e a sostituire la vecchia sciovia del rifugio Sebastiani con una seggiovia per la Sella di Leonessa.

Cantalice avrà 3 milioni e 200 mila euro, che verranno impiegati per la seggiovia Campostella-Vallorgano e per la seggiova Monte Tilia-Acqua Santa.

A Rieti andranno 2.299.000 euro che la nuova giunta ha scelto di utilizzare per la bonifica delle piste esistenti, il completamento della palestra del campo d’altura da mettere a servizio delle piste da fondo di Cinque Confini e per potenziare il sistema di innevamento artificiale.

Fondi anche per Cittareale, che con 1.379.000 euro trasformerà in seggiovia la sciovia San Venanzio.

La provincia utilizzerà invece i finanziamenti assegnati per coordinare il programma di sviluppo del comprensorio nel suo complesso.

Negli ultimi decenni il kilometraggio delle piste da sci laziali è passato dai 100 km degli anni 80 fino ai 35 km attuali. Con le decisioni della regione Lazio di questi giorni sembra finalmente arrivato il momento del rilancio della montagna di Roma, che sarà presto in grado di competere con i più rinomati centri dell'Appennino.

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