Fischnaller, è una favola senza fine: il capitano è campione del mondo in gigante a Sankt Moritz

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GIOVANNI ZENONI

Snowboardcampionati del mondo 2025

Fischnaller, è una favola senza fine: il capitano è campione del mondo in gigante a Sankt Moritz

Per lo snowboard azzurro la rassegna iridata in Engadina comincia con il botto e uno storica medaglia d'oro di "capitan Fisch", un decennio dopo il suo primo titolo in slalom e a 44 anni suonati. Battuto in finale Baumeister, per Bormolini fatale il derby con Roland nei quarti. In campo femminile non c'è storia, con il terzo titolo mondiale di Ester Ledecka (ed è storia dopo il podio nello sci alpino a Saalbach 2025) che piega nel duello decisivo Tsubaki Miki: out agli ottavi Dalmasso e Coratti.

Un mito che sposta di nuovo i limiti dell’uomo, dopo aver ritrovato nel corso di questa stagione, a 44 anni, anche la vittoria in CdM.

Oggi, però, sulle nevi di Sankt Moritz un immenso Roland Fischnaller si è spinto oltre, conquistando il suo secondo titolo di campione del mondo, 10 anni dopo quello in slalom a Kreischberg. Questa volta il “suo” gigante è tutto del capitano di una nazionale stratosferica, che in Engadina comincia col botto grazie al suo simbolo, che ora può chiudere il cerchio di una carriera leggendaria con l’unica medaglia che gli manca, quella olimpica che proverà a conquistare in casa tra meno di un anno, quando di primavere ne avrà 45 sulle spalle, lui classe settembre 1980.

Che capolavoro quello di Fisch nel PGS iridato, sino alla finalissima che l’ha visto regolare di 9 centesimi Stefan Baumeister, che in semifinale aveva fatto fuori Sangho Lee, l’unico ad anticipare l’asso azzurro nella qualificazione mattutina; il coreano, poi, ha regalato la prima medaglia al suo paese in un Mondiale sfruttando l’uscita di Dario Caviezel nella small final, con lo svizzero poco prima eliminato da Fischnaller nella seconda “semi”.

Meraviglioso l’abbraccio di Roland ai suoi bambini appena tagliato il traguardo di quello che è il suo settimo podio ai campionati del mondo, il quarto nella specialità in cui l’Italia aveva ottenuto il successo iridato solo nel 1997, a San Candido con Thomas Prugger che poi, ai Giochi Olimpici di Nagano l’anno successivo, fu d’argento. Ai quarti di finale c’era stato un derby durissimo con Maurizio Bormolini: per il fresco vincitore della sfera di cristallo assoluta (e pure di gigante), ko per 28 centesimi e il sogno della prima medaglia iridata è ancora rinviato per il livignasco, che potrà riprovarci sabato in slalom e potenzialmente domenica nella prova a squadre.

Un turno risultato amarissimo anche per Mirko Felicetti, battuto per soli 2 centesimi da Caviezel, mentre il percorso di Edwin Coratti si era fermato già agli ottavi di finale, con l’incrocio (tra 16° e 1° della qualificazione) che ha opposto l’altoatesino a Lee.

Libri di storia aperti anche per la gara femminile, con Ester Ledecka che, 8 anni dopo Sierra Nevada, torna a conquistare un titolo mondiale, il terzo della carriera, e lo fa nello stesso inverno della medaglia (di bronzo) vinta a Saalbach in discesa libera, prima donna di sempre a riuscirci.

La fuoriclasse ceca è stata semplicemente impressionante sin dalle qualificazioni, eliminando subito agli ottavi di finale Jasmin Coratti, con Lucia Dalmasso out subito in avvio con Ladina Caviezel (fuori in qualificazione invece Elisa Fava ed Elisa Caffont) per quanto riguarda casa Italia; la pluricampionessa olimpica è arrivata sino all’attesissima finale contro Tsubaki Miki, la rivale più pericolosa considerando l’uscita clamorosa in “quali” di Ramona Hofmeister.

La nipponica, iridata in carica e vincitrice della coppa 2024/25, nulla ha potuto di fronte a Ledecka, mentre la medaglia di bronzo è andata alla polacca Aleksandra Krol-Walas (come nell’edizione 2023), capace di piegare Caviezel per un altro 4° posto della Svizzera padrona di casa.

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Snowboard parallelo: i campionati del mondo in Engadina sono cominciati con una doppia qualificazione del PGS iridato che vede la clamorosa eliminazione di Hofmeister in ambito femminile, dove sono due le azzurre alle fase finali, mentre la gara maschile vedrà Fischnaller, Bormolini, Felicetti e Coratti all'attacco delle medaglie.