Raffaella Brutto: "A Veysonnaz e La Molina per fare bene"

Raffaella Brutto: 'A Veysonnaz e La Molina per fare bene'
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Raffaella Brutto: "A Veysonnaz e La Molina per fare bene"

In seguito alle Olimpiadi di Sochi vogliamo continuare a dar spazio alle parole degli atleti azzurri, oggi ci ha concesso un'intervista la genovese Raffaella Brutto.

Ciao Raffaella, innanzitutto come stai? Già superata la delusione per come è andata a Sochi?

Fisicamente sto bene! La delusione x Sochi non mi é ancora passata del tutto. È difficile accettare il fatto che mi sono preparata 4 anni, sono migliorata tantissimo rispetto a Vancouver, e sono riuscita a fare lo stesso una schifezza.

Cosa pensi ti sia mancato ai quarti? Troppo grande l'handicap di partire con il pettorale bianco su una pista come quella di Sochi, a meno di disastri altrui?

No, il pettorale per me non conta nulla, anzi, non dover scegliere il cancelletto di partenza per i miei gusti è meglio.  Ho semplicemente sbagliato, anche con il pettorale rosso sarebbe stata la stessa cosa. In partenza c'era un muro verticale e per passarlo bene bisognava fare molta velocità nelle strutture prima (step down e doppio). Io invece di fare velocità l'ho diminuita flettando (involontariamente) sulle 2 strutture; avendo sbagliato li, ho perso tutta la velocità per il pezzo successivo.

La cosa che mi fa rabbia é che quella parte iniziale di pista mi era sempre venuta bene, sono riuscita a sbagliarla solo quando mi sarebbe veramente servito farla bene; ho la maledizione delle partenze: mai una volta che parto bene...

Purtroppo dallo snowboard non è arrivata alcuna medaglia, nonostante molti atleti italiani fossero tra i pretendenti, come te e Michela Moioli, pensi sia stata solo sfortuna o ci sia qualcosa in particolare
su cui lavorare?

Sicuramente c'é sempre da migliorare, ma non penso che sia stato quello il problema. Lo snowboardcross é fatto di molte variabili. Io ho sbagliato da me, Michela ha tentato un sorpasso ed é caduta, Omar (Visintin, ndr) si é toccato con Bolton, ci sta. É snowboardcross

Passando all'aspetto organizzativo di queste Olimpiadi, da atleta come l'hai vissuta? Ritieni ci siano state grosse lacune da parte russa?

É vero che il villaggio non era perfetto. Ogni tanto incontravo muratori che ancora mettevano piastrelle negli ingressi delle palazzine, ho anche notato che c'era tantissimo fango e gli ascensori erano un pò lenti, ma secondo me é stata meglio di Vancouver.  Il villaggio era attaccato alle piste, dentro al villaggio c'erano bus che passavano ogni 5 minuti e ti portavano da una parte all'altra se non avevi voglia di farti 2 passi. I collegamenti con gli impianti olimpici erano semplicissimi. Un giorno sono stata ad Adler a vedere il pattinaggio ed é stato molto semplice e veloce. Era tutto organizzato molto bene, non perfetto, ma contando lo stato della stazione un anno fa hanno fatto passi da gigante. Non mi sarei mai immaginata potessero creare così tanto in così poco tempo. A Vancouver era diverso, bello anche lì, ma per noi snowboarder molto scomodo: eravamo in città, per arrivare al sito di gara c'era da fare un tragitto lunghissimo con un bus che non passava molto sovente, a me Sochi é piaciuta di più!

Cosa ti aspetti dalle ultime due gare stagionali di Coppa del Mondo a Veysonnaz e La Molina? Sei guarita totalmente dagli infortuni che ti hanno funestato durante questa stagione?

Questa stagione é andata malissimo per me, davvero non me lo aspettavo. Ora mi sento bene fisicamente, e so di essere forte sulla tavola, devo solo fare bene! In più Veysonnaz e La Molina sono 2 piste che mi piacciono molto. L'anno scorso a Veysonnaz in qualifica avevo il 3° tempo assoluto, e sono poi arrivata quarta, mentre nel team event io e Michela siamo arrivate seconde, quindi spero proprio di fare bene! L'ultima volta che ho gareggiato a La Molina era il 2011, quando mi sono rotta il crociato durante il campionato del mondo. Mi fa molto piacere tornarci perché la pista mi piaceva un casino, spero che sia simile a 3 anni fa.

Come vedi il movimento dello snowboard in Italia? Ritieni ci sia qualcosa in più che la federazione possa fare per la promozione e lo sviluppo di questo sport?

La federazione in questi ultimi anni ci ha coccolato come non mai. In 7 anni che sono in squadra nazionale non ci siamo mai allenati bene come in questi ultimi anni. Stiamo facendo tutti un buonissimo lavoro. Secondo me ci sarebbe un pò da lavorare in campo giovanile con glii sci club e le gare regionali per far crescere qualche snowboarder in più.

Per far capire i sacrifici che fa un'atleta a questi livelli, quanto ti alleni mediamente? E nei mesi in cui non ci sono competizioni?

Prima di tutto per me allenarmi non é un sacrificio, a me piace quello che faccio, dalla preparazione fisica, tecnica e soprattutto le gare. Io credo molto nella preparazione atletica, quindi cerco sempre di curarla il meglio possibile. In estate faccio principalmente quello. Mi alleno sei giorni su 7, ma a volte ritardo anche il giorno di riposo di qualche giorno: A volte so di essere eccessiva! Poi da settembre ci spostiamo sulla neve. Facciamo 4/5 giorni a settimana fino alle gare di dicembre.

Durante le gare é difficile allenarsi, più che altro si cerca di stare bene e mantenere la condizione fisica. Poi finite le gare si ci riposa un po’, a me piace molto nuotare, quindi nei periodi di riposo mi piace molto andare in piscina.

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