Italia, dal baratro ai piedi del podio in una settimana. Zeni: "Per me vale come un podio, è stata una grande gara"

Italia, dal baratro ai piedi del podio in una settimana. Zeni: 'Per me vale come un podio, è stata una grande gara'
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Biathloncoppa del mondo 2024/25

Italia, dal baratro ai piedi del podio in una settimana. Zeni: "Per me vale come un podio, è stata una grande gara"

Le impressioni a caldo dell'azzurro dopo una staffetta maschile tiratissima in quel di Anterselva e che ha visto l'Italia sfiorare il podio dietro a Francia, Norvegia e Svezia. Un quarto posto che vale tanto dopo la giornata "no" di Ruhpolding, ma che ha lasciato l'amaro in bocca a Tommaso Giacomel, deluso sul traguardo e che non ha rilasciato dichiarazioni nel post gara. Giornata difficile per Wierer, che però ci sarà nella staffetta conclusiva di domenica: "Mi sono sentita subito senza energie".

La delusione di un podio mancato, la soddisfazione di essere tornati al vertice a meno di una settimana dal 18° posto di Ruhpolding. Ad Anterselva l'Italbiathlon risponde presente con un quarto posto di spessore in Staffetta alle spalle dell'imprendibile Francia, della Norvegia, ancora una volta seconda e della Svezia trascinata sul gradino più basso del podio da due super frazioni di Ponsiluoma e Samuelsson.

Delusione per Tommaso Giacomel, costretto a utilizzare una ricarica di troppo per giocarsi il podio, e arrabbiatissimo sul traguardo tanto da non fermarsi in mixed zone. Soddisfatto invece Elia Zeni, autore di un'ottima terza frazione dopo il lancio di Cappellari e la prova di Hofer: "Per me questo vale come un podio - ha dichiarato il classe 2001 azzurro nel post gata -. Abbiamo fatto una gara praticamente perfetta con la squadra. E' stato veramente fantastico correre in casa con questo tifo. E' un riscatto di tutta la squadra, è quello di cui avevamo bisogno. Dopo i due errori a terra ho lavorato bene e mi sono difeso egregiamente. In piedi la serie è stata buona, sull'ultimo bersaglio mi tremavano le gambe ma alla fine con un pò di fortuna è arrivato lo zero".

Non sono arrivati acuti, ma una buona prestazione di squadra nell'Inseguimento femminile che aveva aperto il sabato di Anterselva

Bella prestazione di Martina Trabucchi, la valdostana con una prova perfetta al poligono si è confermata in top 20, chiudendo come migliore italiana: “Sono contenta per il tiro, sugli sci oggi mi sentivo stanca, sin dal primo giro sentivo di non essere al top ma ho fatto del mio meglio. Poi in uscita dall’ultimo poligono mi sono messa il bastoncino tra gli sci e sono caduta, peccato perché nel finale non pensavo che Hanna Oeberg rientrasse e invece nel finale mi ha ripresa”.

Buona anche la prova di Samuela Comola, in crescita rispetto alle ultime uscite e in grande rimonta:“Oggi sono partita decisa, volevo riscattarmi dalla Sprint perché è stata una gara difficile, dove ero più tesa, non ho gestito bene il tiro e ho subito il poligono senza attaccare. Penso di esserci riuscita bene, sono rimasta concentrata su me stessa per fare quello che so fare in allenamento e il poligono è andato bene. I problemi fisici? Ho ancora dolore, ho una nevrite intercostale che sto curando e non sono ancora al meglio. Soprattutto non è facile gestirla mentalmente. In gara lo sento meno perché c’è l’adrenalina, sarà fondamentale recuperare per i mondiali”.

Gara in salita invece per Dorothea Wierer, partita con grandi ambizioni in quarta posizione a ridosso del podio ma poi naufragata in 33a piazza dopo sette penalità al poligono: “Non è stata una gran giornata – ha dichiarato la fuoriclasse di Anterselva nel post gara – mi sono sentita subito senza energie e ho faticato. Purtroppo una volta al mese a noi donne capita di essere indisposte e a me questa volta è successo nel momento sbagliato. Domani in staffetta ci sarò e cercheremo di migliorare il risultato di Ruhpolding”.

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