A tre giorni dall'inizio della Coppa del Mondo di biathlon presentiamo la squadra italiana femminile che cercherà di confermarsi al vertice assoluto del circuito dopo la splendida stagione 2014-'15.
Lo scorso anno avevamo scritto come il team azzurro "bussasse alla porta delle Grandi". I battenti si sono aperti perché i risultati hanno permesso all'Italia di entrare nel novero delle nazioni di vertice.
L'obiettivo per il 2015-'16 sarà pertanto quello di confermare quanto di buono fatto nell'ultima annata agonistica ed eventualmente anche di raggiungere ciò che, nonostante gli ottimi risultati, non è mai stato raggiunto: la vittoria.
Comprendendo le staffette il movimento tricolore ha raccolto qualcosa come 35 top ten e 16 top five, salendo ben otto volte sul podio. Eppure, nonostante questo impressionante numero di risultati di prestigio, non ha mai primeggiato e l'ultima affermazione nel massimo circuito rimane quella ottenuta da Nathalie Santer a Ruhpolding il 15 gennaio 2000.
Sicuramente chi ha le maggiori chances di spezzare il tabù e riportare l'Italia al successo dopo oltre tre lustri è Dorothea Wierer. La venticinquenne altoatesina è reduce dalla sua breakthrough season, chiusa con la sesta media punti più alta in assoluto e in cui ha più volte flirtato con la vittoria senza però mai riuscire a concludere. Vuoi per un errore di troppo, vuoi per la giornata di grazia di qualche avversaria.
Cosa manca alla finanziera di Rasun per imporsi? Assolutamente nulla. Forse solo un po' di fortuna, leggasi trovare lo "zero" al tiro in una competizione dove le concorrenti a lei superiori sugli sci stretti sbagliano. Indipendentemente dalla rincorsa alla prima vittoria la prospettiva di Dorothea per il 2015-'16 è quella di confermarsi fra le migliori del mondo.
D'altronde Wierer è cresciuta notevolmente nel passo gara, diventando una biathleta completa in grado di entrare costantemente nelle posizioni di vertice e di conseguenza esprimere un rendimento tale da permetterle di ambire di chiudere la classifica generale a ridosso del podio. Difficile possa salirci, la concorrenza in tal senso è fortissima, ma senza malanni sarebbe sorprendente non vederla nelle prime sei-otto posizioni della graduatoria assoluta.
A tal proposito, è notizia di queste ore il suo forfait dalle prove miste di Östersund causa stato febbrile. Si valuterà in loco per schierarla nelle prove individuali della prossima settimana. C'è un precedente che però fa ben sperare: lo scorso anno la stagione cominciò nello stesso identico modo, con un'influenza.
Dorothea però non è l'unica carta da vittoria italiana. Anche Karin Oberhofer ha tutte le qualità per imporsi perché, seppur essendo meno precisa della caposquadra, le è superiore sugli sci stretti. A maggior ragione l'atleta dell'Esercito avrà l'opportunità di primeggiare nelle occasioni in cui riuscirà a coprire tutti i bersagli.
Proprio per via del rendimento al poligono l'unica ragazza del team ad aver scollinato i 30 anni non sembra poter avere la stessa costanza di Wierer. Inoltre vista l'età è improbabile una sua ulteriore crescita. Cionondimeno può ripetere quanto fatto nel 2014-'15 quando è saltuariamente salita sul podio (compreso un bronzo iridato) e ha chiuso al decimo posto la classifica di Coppa del Mondo.
Punta invece a migliorarsi, soprattutto in piazzola, la terza forza del movimento. La regolarità non è certo la miglior qualità di Nicole Gontier, per la quale è verosimilmente in arrivo una stagione fatta di alti e bassi. Le sue percentuali sono quelle che sono, ma va rimarcato come siano in lenta e costante crescita.
La ventiquattrenne valdostana pare più un prospetto a lungo termine e in tal senso sarà importante cercare di avvicinare quella stabilità al tiro che le è sempre mancata, magari realizzando nel frattempo alcuni exploit da top ten (se non da podio) come avvenuto lo scorso anno.
Se si parla di crescita, è plausibile che quella più marcata possa arrivare da Lisa Vittozzi, quantoeno alla luce dell'età del soggetto in questione. Nel 2014-'15 la ventenne della Forestale ha stupito persino gli addetti ai lavori, esprimendo un livello più alto di quanto preventivato. In particolare al poligono ha impressionato per precisione e freddezza.
Teoricamente la veneta di scuola friulana è ancora in età junior, pertanto potrebbe prendere parte ai Mondiali di categoria in programma in Romania tra fine gennaio e inizio febbraio. Vedremo quali saranno le sue prestazioni in dicembre, ma se dovessero essere positive si spera che le venga risparmiato l'impegno giovanile e al contrario venga schierata con costanza in Coppa del Mondo, ovvero nell'ambito più consono alle sue potenzialità.
Lisa è un talento naturale che, per maturare agonisticamente, ha la necessità di potersi confrontare con punti di riferimento assoluti in quante più occasioni possibile senza perdere tempo in competizioni che ormai non le appartegono più.
Vero che le prove di Sjusjøen l'hanno mostrata in grossa difficoltà nel passo gara, ma è ancora presto per trarre conclusioni. Quali possono essere gli orizzonti di Vittozzi per il 2015-'16 se dovesse esprimere il suo attuale potenziale? Entrare con costanza nelle prime trenta posizioni e magari fare capolino nella top ten nelle prove in cui tutto dovesse girare per il verso giusto.
Questa prospettiva è la medesima di Federica Sanfilippo che sta finalmente mettendo a frutto tutto il talento di cui è dotata. Da tempo sosteniamo come la venticinquenne della Val Ridanna abbia tutti i connotati del late bloomer, ovvero dell'atleta che impiega più tempo della media a esplodere, ma alfine riesce a mettere a frutto le proprie potenzialità.
Se dovesse rimanere in salute non sarà peregrino vedere la poliziotta di Racines mettere il naso nelle prime dieci posizioni. D'altronde nel 2013-'14 in Ibu Cup si confrontava alla pari con Vanessa Hinz e Olga Podchufarova, i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti. Sjusjøen ha detto che Federica potrebbe aver fatto un passo in avanti. Resta l'incognita del tiro, dove di tanto in tanto potrà incappare in controprestazioni, ma da questo punto di vista si notano interessanti progressi.
Partirà dall'Ibu Cup Alexia Runggaldier, unica altra azzurra in grado di poter esprimere un livello degno della Coppa del Mondo. La ventiquattrenne gardenese dovrà dimostrare nel circuito cadetto di poter essere competitiva anche al piano superiore e nel qual caso potrà avere una o più opportunità sul palcoscenico principale.
Il resto del movimento è composto da ragazze ancora in età junior, la cui massima ambizione può essere quella di marcare punti in Ibu Cup.
WIERER Dorothea [Fiamme Gialle]
ANNI: 25
GARE DISPUTATE: 89
PODI: 4 (0-2-2)
MIGLIOR CLASSIFICA IN COPPA DEL MONDO: 7^ (2014-2015)
PERCENTUALI SCORSA STAGIONE: Terra 89% - Piedi 84%
OBERHOFER Karin [Esercito]
ANNI: 30
GARE DISPUTATE: 116
PODI: 2 (0-1-1)
MIGLIOR CLASSIFICA IN COPPA DEL MONDO: 10^ (2014-2015)
PERCENTUALI SCORSA STAGIONE: Terra 85% - Piedi 76%
GONTIER Nicole [Esercito]
ANNI: 24
GARE DISPUTATE: 57
PODI: 1 (0-0-1)
MIGLIOR CLASSIFICA IN COPPA DEL MONDO: 35^ (2014-2015)
PERCENTUALI SCORSA STAGIONE: Terra 77% - Piedi 72%
VITTOZZI Lisa [Forestale]
ANNI: 20
GARE DISPUTATE: 9
MIGLIOR RISULTATO: 19° posto
MIGLIOR CLASSIFICA IN COPPA DEL MONDO: 66^ (2014-2015)
PERCENTUALI SCORSA STAGIONE: Terra 93% - Piedi 80%
SANFILIPPO Federica [Fiamme Oro]
ANNI: 25
GARE DISPUTATE: 11
MIGLIOR RISULTATO: 11° posto
MIGLIOR CLASSIFICA IN COPPA DEL MONDO: 64^ (2014-2015)
PERCENTUALI SCORSA STAGIONE: Terra 76% - Piedi 73%
RUNGGALDIER Alexia [Fiamme Oro]
ANNI: 24
GARE DISPUTATE: 27
MIGLIOR RISULTATO: 28° posto
MIGLIOR CLASSIFICA IN COPPA DEL MONDO: 69^ (2012/2013)
PERCENTUALI SCORSA STAGIONE: Terra 86% - Piedi 77%
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Ghiacciaio Val Senales | 6/11 | 25-81 cm |
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
Breuil-Cervinia | 13/15 | 60-150 cm |
Ghiacciaio Presena | 0/30 | 10-40 cm |
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