Dorothea Wierer: "La gara più dura della mia vita". Soukalova: "Avevo paura". Skardino: "Sono caduta, errore mio"

Dorothea Wierer: 'La gara più dura della mia vita'. Soukalova: 'Avevo paura'. Skardino: 'Sono caduta, errore mio'
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BiathlonBiathlon - Kontiolahti 2015

Dorothea Wierer: "La gara più dura della mia vita". Soukalova: "Avevo paura". Skardino: "Sono caduta, errore mio"

Riportiamo le dichiarazioni degli azzurri - raccolte dall'ufficio stampa Fisi - e quelle più interessanti degli altri protagonisti dell'odierna staffetta mista, gara inaugurale dei Mondiali di Kontiohalti 2015.

Dorothea Wierer: "È stata la gara più dura della mia vita! Gli sci affondavano nella neve e non si riusciva ad andare avanti. Nella prima serie di tiro c'era un vento fastidioso, forse ho un po' strappato al tiro".

Karin Oberhofer: "Un fiocco di neve mi è entrato nel mirino, non mi era mai successo e nella prima serie ho preferito fermarmi per pulire il mirino. Credo di aver fatto una prova abbastanza positiva su questa neve dove bisogna essere leggeri per non affondare".

Dominik Windisch: "Sugli sci mi sono trovato abbastanza bene, ho rischiato un po' nella serie a terra. Oggi era dura perché la nevicata è aumentata con il passare dei minuti ma le condizioni erano difficili per tutti".

Lukas Hofer: "Sono caduto prima dell'ultima salita a causa di uno sci che si è infilato in un ramo d'albero spostato dal tedesco che mi precedeva. Ho perso dieci metri e non sono più riuscito a recuperare".

Gabriela Soukalova: "Prima del via la gara di oggi mi faceva paura perché queste condizioni non mi piacciono affatto, nella neve si affondava. Ho completamente finito la benzina quando mancava ancora un chilometro e quindi sono orgogliosa del lavoro fatto dal resto del team".

Nadezhda Skardino: "Purtroppo nel primo giro sono caduta, è stato un mio errore e abbiamo perso un po' di tempo. Almeno sono riuscita a trovare due zero al tiro". 

Tarjei Bø: "Mi dispiace per Tiril, conosco bene i sentimenti che sta provando. In ogni caso è fantastico essere riusciti a ottenere il bronzo. Adesso tutti sono felici e nessuno si sente in colpa. La medaglia appartiene a tutti, anche a Tiril".

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