La Coppa del Mondo di biathlon femminile si è aperta a Östersund con una 15 km in cui il vento – sovente protagonista in queste lande – ha voluto anche oggi recitare una parte preponderante, soffiando a tratti in maniera talmente sostenuta da impedire alle atlete di sparare. Nonostante la situazione terribile il successo è stato appannaggio di una delle favorite della vigilia.
Infatti chi festeggia nell’ouverture stagionale è Laura Dahmeier, autrice di una prestazione solidissima. La ventitreenne tedesca ha realizzato il miglior tempo di giornata sugli sci stretti e al contempo è stata in grado di gestire ottimamente il poligono, dove è riuscita a contenere a 2 i propri errori, pochi considerate le difficilissime condizioni odierne.
L’unica avversaria in grado di impensierire seriamente la bavarese è stata Anais Bescond, andata a un passo dal far saltare il banco. La francese è stata una delle poche atlete capaci di sparare meglio della giovane atleta di Garmisch-Partenkirchen ed è arrivata priva di penalità alla sessione conclusiva. Qui, dopo 19 centri consecutivi, ha mancato proprio l’ultimo bersaglio vedendo di fatto svanire la possibilità di imporsi. Uscita dal poligono con 8” di margine, non ha avuto modo di difendersi dalla solita rapidissima tornata conclusiva della teutonica.
Per Dahlmeier è l’ottava vittoria della carriera, la prima in questo format, l’unico dove non aveva ancora primeggiato.
Il podio è stato completato tra la sorpresa generale da Darya Yurkevich, ventottenne bielorussa che prima di oggi nel massimo circuito non era mai andata oltre la diciassettesima posizione. L’atleta di Minsk ha trovato la più classica “gara della vita”, realizzando per la prima volta uno shoot-out che, considerato il contesto odierno, ha avuto un peso specifico enorme. In questo modo ha raccolto un clamoroso terzo posto, meritato premio per essere stata l’unica fra le cento partenti ad aver coperto tutti i bersagli.
Giornata di gloria per la Germania, poiché Franziska Preuß ha concluso quarta e Vanessa Hinz decima, entrambe con tre penalità. Anche la Francia sorride, in quanto una brillante Justine Braisaz ha completato la top-five, dimostrando di essere cresciuta ulteriormente sugli sci.
Tante under-25 nelle posizioni nobili della classifica. Oltre alle già citate Dahlmeier, Preuß e Braisaz si leggono anche i nomi dell’austriaca Lisa Theresa Hauser (settima), di una Hanna Öberg splendida ottava all’esordio in Coppa del Mondo sulle nevi di casa e dell’ucraina Yuliya Zhuravok, undicesima.
Complessivamente la Russia può incamerare una solida prestazione di squadra, fatto tutt’altro che scontato viste le premesse, con quattro rappresentanti fra le prime diciotto e la rediviva Ekaterina Glazyrina, già competitiva per il podio, addirittura sesta.
Lunghissima la lista delle sconfitte di giornata, tra cui vanno annoverate tutte le italiane, incappate in un’autentica debacle. Unica azzurra in zona punti è Dorothea Wierer, incapace di leggere il vento e solamente trentunesima a causa di ben sette errori (0+2+2+3). Unica nota positiva per la ventiseienne altoatesina, il fatto di aver realizzato la sesta prestazione di giornata sugli sci.
Alexia Runggaldier (0+1+3+1), Federica Sanfilippo (2+3+1+2) e Karin Oberhofer (2+1+1+1) si sono attestate una in fila all’altra tra il quarantanovesimo e il cinquantunesimo posto poco avanti a Lisa Vittozzi (0+2+3+3), cinquantanovesima. Finita invece nelle retrovie Nicole Gontier (2+4+2+4).
Va però rimarcato come - oltre a quello di Wierer - anche il passo di Sanfilippo e Vittozzi non sia stato malvagio, quindi vi sia speranza di un pronto riscatto nella sprint di sabato, almeno per metà della compagine italiana.
Gabriela Koukalova, detentrice della Coppa del Mondo, ha concluso diciassettesima. Attenzione però, perché il risultato è figlio di ben sette penalità (di cui sei nel tiro in piedi). La competitività nel fondo è da prima della classe. In tal senso è decisamente più opaca la prova di Marie Dorin Habert, diciannovesima con 5 bersagli mancati. Kaisa Mäkäräinen – peraltro vittima di una caduta – si è attestata al ventiquattresimo posto, appena davanti a Franziska Hildebrand.
Sono invece rimaste più o meno a galla Veronika Vitkova (nona), Olena Pidhrushna (tredicesima) e Olga Podchufarova (quattordicesima).
A titolo di curiosità va rimarcato il fatto di avere due giapponesi contemporaneamente in zona a punti. Alla solita Fuyuko Tachizaki (ventiseiesima) si è aggiunta Sari Furuya (trentacinquesima).
Infine le rientranti Svetlana Sleptsova e Anna Frolina hanno concluso rispettivamente trentaduesima e trentottesima. Se per la trentenne di Khanty-Mansiysk questo risultato è anonimo, la trentaduenne naturalizzata coreana porta un piazzamento di prestigio per la sua nuova nazione.
Domani, sempre alle 18.00, scenderanno in pista gli uomini per l’individuale. Le ragazze torneranno in azione sabato alle 11.45 con la sprint.
ÖSTERSUND – INDIVIDUALE FEMMINILE
1. DAHLMEIER Laura [GER] (0+0+1+1) 46’14”0
2. BESCOND Anais [FRA] (0+0+0+1) a 15”8
3. YURKEVICH Darya [BLR] (0+0+0+0) a 1’17”3
4. PREUß Franziska [GER] (0+2+0+1) a 1’37”9
5. BRAISAZ Justine [FRA] (2+0+0+2) a 1’52”4
6. GLAZYRINA Ekaterina [RUS] (0+0+2+0) a 2’42”3
7. HAUSER Lisa Theresa [AUT] (1+2+0+0) a 3’04”9
8. ÖBERG Hanna [SWE] (0+1+2+1) a 3’14”6
9. VITKOVA Veronika [CZE] (3+1+0+1) a 3’23”3
10. HINZ Vanessa [GER] (0+0+0+3) a 3’37”3
Clicca qui per i risultati completi.
Individuale F Östersund (SWE)
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