Laura Dahlmeier dove osano le aquile: 5° oro iridato in sei gare. Mai nessuna come lei

Non ci sono stati tatticismi di sorta e sin dal giro inaugurale il gruppo ha tenuto un ritmo sostenutissimo. Fra le big il primo poligono ha visto sbagliare una volta la sola Kaisa Mäkäräinen, sprofondata in fondo alla classifica, mentre le altre favorite hanno coperto tutti i bersagli.

La finlandese si è lanciata in un disperato inseguimento, ma davanti non ci sono stati errori fra le più forti e dopo i tiri a terra il drappello delle battistrada comprendeva sei unità: Laura Dahlmeier, Gabriela Koukalova, Marie Dorin Habert, Susan Dunklee, Dorothea Wierer e Federica Sanfilippo, con le altre due azzurre (Alexia Runggaldier e Lisa Vittozzi) a breve distanza.

Nella terza tornata l’americana ha messo alla frusta il sestetto al comando delle operazioni, involandosi addirittura solitaria dopo un rapido “zero” al successivo tiro. La tedesca, la ceca e la francese sono risultate a loro volta perfette in piazzola, seppur con tempi più dilatati, mentre le due italiane hanno sbagliato uscendo dalla contesa per il podio.

La progressiva scrematura ha portato quattro donne a giocarsi le medaglie all’ultimo poligono. Qui la trentunenne del Vermont è stata nuovamente immune da errori, chiudendo con lo shoot-out su 20 bersagli per la prima volta in carriera. Anche la bavarese ha evitato penalità, sparando però più lentamente. Al contrario la boema e la transalpina hanno dovuto imboccare l’infausto anello, perdendo il treno per la vittoria.  

Nel giro conclusivo Dahlmeier ha fatto valere la sua proverbiale incisività nei chilometri finali e si è involata verso la medaglia d’oro, la terza individuale e la quinta complessiva in questa manifestazione iridata.  La ventitreenne di Partenkirchen eguaglia da un lato Olena Zubrilova (1999) e Liv Grete Poiree (2004) – le uniche in passato capaci di conquistare tre titoli personali nello stesso Mondiale – ed emula Tora Berger (2013) e Marie Dorin Habert (2016) dall’altro – le sole in grado di arpionare 6 medaglie nella stessa edizione. Va da sé che il bottino della teutonica (5 ori e 1 argento) è migliore di quello della norvegese (4-2-0) e della francese (3-2-1), peraltro “fermatesi” a due titoli individuali. Inoltre per Laura si allunga la clamorosa sequenza di gare iridate concluse sul podio. Siamo a 8 individuali e 11 complessive tenendo in considerazione le staffette. Inutile dire che non vi sono precedenti nella storia della disciplina.

Dunklee ha comunque potuto festeggiare uno splendido argento, che – facendo il paio con il successo di Lowell Bailey  nella 20 km maschile – rende Hochfilzen 2017 trionfale per il movimento americano. In passato nessuna statunitense era salita sul podio dei Mondiali a livello individuale, ma non va dimenticato come nel 1984 la staffetta composta Julie Newman, Kari Swenson e Holly Beatie arpionò il bronzo.

A proposito di medaglie di bronzo, quella odierna è andata a Mäkäräinen! La veterana nordica, dopo l’errore iniziale, non ha più sbagliato e ha coperto tutti i bersagli anche al quarto poligono (dove si è presa tutto il tempo necessario per realizzare lo zero). Dopodiché si è resa protagonista di un ultimo giro impressionante, in cui è stata in grado di coronare la sua lunghissima rimonta superando e staccando tutte le avversarie, compresa Koukalova, relegata al quarto posto. Dorin Habert ha invece sofferto nei kilometri finali e si è attestata in settima piazza, battuta anche da Teja Gregorin e Yuliia Dzhima.

Ottava Dorothea Wierer, costretta a percorrere un anello di penalità per ognuno dei due poligoni in piedi. La leader del movimento azzurro ha concluso appena davanti ad Alexia Runggaldier e Lisa Vittozzi, rispettivamente nona e undicesima con un percorso netto al tiro. Federica Sanfilippo è invece scivolata al 21° posto finale a causa dei tanti errori in piedi (cinque in totale).

La classifica generale di Coppa del Mondo, calcolata al netto degli scarti, vede Dahlmeier sempre più leader con 903 punti. Koukalova è seconda, ma ora paga 82 lunghezze al pettorale giallo. Terza Mäkäräinen a -170, la quale – nella corsa al terzo posto – incrementa su Dorin Habert (-215).

Per quanto riguarda la graduatoria di specialità della mass start,il pettorale rosso passa sulle spalle di Dahlmeier (222) davanti a Koukalova (211). Matematicamente fuorigioco tutte le altre.

MONDIALI HOCHFILZEN 2017 – MASS START FEMMINILE
1. DAHLMEIER Laura [GER] (0+0+0+0) 33’13”8
2. DUNKLEE Susan [USA] (0+0+0+0) a 4”6
3. MÄKÄRÄINEN Kaisa [FIN] (1+0+0+0) a 20”1
4. KOUKALOVA Gabriela [CZE] (0+0+0+1) a 24”0
5. GREGORIN Teja [SLO] (0+1+0+0) a 24”2
6. DZHIMA Yuliia [UKR] (0+1+0+0) a 24”4
7. DORIN HABERT Marie [FRA] (0+0+0+1) a 40”3
8. WIERER Dorothea [ITA] (0+0+1+1) a 1’05”6
9. RUNGGALDIER Alexia [ITA] (0+0+0+0) a 1’06”9
10. FIALKOVA Paulina [SVK] (0+1+1+0) a 1’14”1

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MEDAGLIERE DOPO 10 GARE DI 11
6-1-0 (7) – GERMANIA
1-2-4 (7) – FRANCIA
1-2-1 (4) – REP.CECA
1-1-0 (2) – USA
1-0-1 (2) – RUSSIA
0-2-1 (3) – NORVEGIA
0-1-0 (1) – BIELORUSSIA
0-1-0 (1) – UCRAINA
0-0-1 (1) – ITALIA
0-0-1 (1) – AUSTRIA
0-0-1 (1) – FINLANDIA