Si fa la storia nella 15km femminile dei Mondiali di Hochfilzen, poiché oggi si è verificato un evento mai capitato nella storia della disciplina. La gara ha inoltre regalato un’enorme soddisfazione all’Italia, finalmente salita sul podio dopo due brucianti quarti posti.
La protagonista assoluta della prova odierna porta il nome di Laura Dahlmeier, che – conquistando la medaglia d’oro – ha iscritto il suo nome negli annali, compiendo in un’impresa mai riuscita ad alcuna in 30 anni di vita della Coppa del Mondo.
La tedesca, già impostasi in questo format a Östersund e Anterselva, è infatti diventata la prima biathleta a primeggiare tre volte in questa tipologia di gara nello stesso inverno. Nessuna aveva fatto altrettanto, neppure quando di 15 km se disputavano sei o sette in stagione.
Il successo della bavarese è figlio della sua assoluta solidità, in quanto non si è persa d’animo dopo aver mancato un bersaglio nella sessione inaugurale. La ventitreenne di Partenkirchen ha infatti concluso pulita gli altri tre poligoni – peraltro ben conscia di non poter più sbagliare, alla luce di quanto già fatto da Gabriela Koukalova – realizzando al contempo il miglior tempo di giornata sugli sci stretti. Semplicemente monolitica, Laura, che ha oggi incamerato il terzo titolo iridato e l’ottava medaglia (3-3-2) individuale della carriera.
La già citata Koukalova, partita una ventina di minuti prima della teutonica, si è messa al collo l’argento, suo quarto podio personale ai Mondiali (1-2-1). La ceca ha disputato una prestazione in tutto e per tutto parallela quella della vincitrice, commettendo a sua volta un errore al tiro inaugurale per poi riprendersi magnificamente e non sbagliare più. Alfine la boema si è dovuta inchinare di 24”7, pagando dazio sia nel fondo che nella rapidità di esecuzione in piazzola.
Ancora una volta durante questa manifestazione iridata le due mitteleuropee (mai scese dal podio nelle competizioni indivduali) si sono dimostrate nettamente superiori alla concorrenza. Oggi però tante favorite sono venute meno accumulando troppe penalità al tiro, quindi le porte del podio di questa 15 km, format dove la precisione è fondamentale, si sono spalancate per un’atleta capace di realizzare lo shoot-out.
Quell’atleta porta il nome di Alexia Runggaldier, confermatasi specialista di questa tipologia di gara. Alla luce del terzo posto di Anterselva di poche settimane fa e di quanto fatto ai Mondiali 2016, la venticinquenne azzurra partiva nel novero delle outsider per i metalli. Facendo leva sulla sua precisione è riuscita a conquistare il bronzo, diventando così la terza azzurra della storia dopo Karin Oberhofer e Dorothea Wierer a salire sul podio iridato a livello individuale.
Oltre alla prestazione perfetta con la carabina, la chiave del podio della poliziotta altoatesina è stata un vigoroso ultimo giro, in cui è riuscita a difendersi dal ritorno di Mari Laukkanen, clamorosamente quarta. La ventinovenne finlandese, storicamente pasticciona al poligono, oggi ha coperto 19 bersagli e sfiorato una medaglia che avrebbe avuto dell’incredibile, così come è irreale il quinto posto di Ekaterina Avvakumova, russa di quarta fascia naturalizzata coreana in vista dei Giochi olimpici di PyeongChang 2018, che oggi ha realizzato la più classica “gara della vita”.
Sesta Susan Dunklee e ottava Vanessa Hinz, le ultime a far tremare Runggaldier. Le candidature al podio dell’americana e della tedesca sono venute meno solo a causa di un errore all’ultima sessione (nel caso della bavarese proprio sul bersaglio conclusivo). Fra le due si è infilata un’altra teutonica, Maren Hammerschmidt, autrice di una doppia penalità al terzo poligono.
Che fine hanno fatto le altre big? Darya Domracheva (0+2+0+1) ha concluso tredicesima, poco avanti rispetto a Kaisa Mäkäräinen (0+1+1+2), quindicesima, e a Dorothea Wierer (1+1+1+0), sedicesima. Decisamente più deludente la prova della campionessa uscente, in quanto Marie Dorin Habert (2+1+0+1) non è andata oltre la quarantesima posizione.
Runggaldier e Wierer a parte, l’Italia ha marcato punti anche con Lisa Vittozzi (2+0+0+1), trentaseiesima, mentre ha faticato Federica Sanfilippo (2+2+1+0), cinquantaquattresima.
Tra i risultati anomali partoriti da questa gara va sottolineato l’ingresso in zona punti della britannica Amanda Lightfoot (0+1+0+0), trentaduesima e non nuova a exploit del genere in ambito iridato.
Essendo l’ultima individuale della stagione, oggi è stata assegnata la Coppa del Mondo di specialità. Chiaramente la piccola sfera di cristallo è andata a Dahlmeier, autrice della stagione perfetta in quanto vincitrice di tutte e tre le 15 km disputate in stagione. Per la bavarese è la prima “coppetta” della carriera.
Per quanto riguarda invece la classifica generale – calcolata al netto degli scarti – prosegue ulteriormente il duello tra Dahlmeier e Koukalova, con la tedesca che allunga portandosi a 843 punti contro i 782 della ceca. La lotta sembra ristretta alle due mitteleuropee, poiché Mäkäräinen è scivolata a 685 e Dorin Habert a 651.
Domani, sempre alle 14.30, andrà in scena l’individuale maschile. Le donne torneranno in pista alle 14.45 di venerdì per la staffetta, dove l’Italia ha concrete chance di medaglia.
MONDIALI HOCHFILZEN 2017 – INDIVIDUALE FEMMINILE
1. DAHLMEIER Laura [GER] (1+0+0+0) 41’30”1
2. KOUKALOVA Gabriela [CZE] (1+0+0+0) a 24”7
3. RUNGGALDIER Alexia [ITA] (0+0+0+0) a 1’45”6
4. LAUKKANEN Mari [FIN] (0+0+1+0) a 1’56”8
5. AVVAKUMOVA Ekaterina [KOR] (0+0+0+0) a 2’03”6
6. DUNKLEE Susan [USA] (1+0+0+1) a 2’06”8
7. HAMMERSCHMIDT Maren [GER] (0+0+2+0) a 2’27”5
8. HINZ Vanessa [GER] (0+1+0+1) a 2’24”5
9. DZHIMA Yuliia [UKR] (0+0+1+1) 2’46”1
10. PIDHRUSHNA Olena [UKR] (1+0+0+1) a a 2’54”6
Clicca qui per i risultati completi.
MEDAGLIERE DOPO 6 GARE DI 11
4-1-0 (5) – GERMANIA
1-1-2 (4) – FRANCIA
1-1-1 (3) – REP.CECA
0-2-1 (3) – NORVEGIA
0-1-0 (1) – BIELORUSSIA
0-0-1 (1) – RUSSIA
0-0-1 (1) – ITALIA
Individuale F WCH Hochfilzen (AUT)
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Mercoledì 12 Ottobre 2016BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Pinzolo | 13/14 | 5-35 cm |
Folgarida | 22/24 | 20-65 cm |
Comelico superiore | 29/33 | 10-45 cm |
Paganella | 20/20 | 35-45 cm |
Madonna di Campiglio | 18/20 | 43-92 cm |
Klausberg | 11/11 | 38-84 cm |
Abetone | 14/17 | 25-45 cm |
Obereggen | 19/20 | 10-40 cm |
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