Il 15 febbraio 2017 si assegna il ventisettesimo titolo mondiale femminile dell’individuale, format che per quanto riguarda il gentil sesso ha sempre fatto parte del programma della manifestazione iridata, apertasi alle donne a partire dal 1984.
STAGIONE 2016-2017
Nella stagione in corso si sono disputate 2 individuali in cui si è imposta solo 1 atleta e sono complessivamente salite sul podio 5 differenti donne.
Il 30 novembre a Östersund si è affermata Laura Dahlmeier davanti ad Anais Bescond e Darya Yurkevich.
Invece il 19 gennaio, ad Anterselva, il successo è andato sempre a Dahlmeier davanti ad Anais Chevalier e ad Alexia Runggaldier.
Perché nel titolo abbiamo scritto "Laura Dahlmeier contro la storia"? Semplice, perché da quando esiste la Coppa del Mondo di biathlon, nessuna atleta è mai riuscita a vincere tre individuali nello stesso inverno, neppure quando se ne disputavano sei o sette in stagione. Un eventuale successo rappresenterebbe quindi un inedito assoluto nella storia della disciplina.
Va ricordato come la 15 km di Hochfilzen sia l'ultima dell'inverno, di conseguenza assegnerà la Coppa di specialità.
La relativa classifica è ovviamente dominata da Dahlmeier con 120 punti, contro i 69 di Vanessa Hinz, i 67 di Lisa Theresa Hauser, i 65 di Marie Dorin Habert, i 63 di Justine Braisaz, i 62 di Anais Chevalier e i 61 di Olga Podchufarova. Matematicamente fuorigioco tutte le altre.
In altre parole, alla bavarese sarà sufficiente arrivare trentaduesima per incamerare la prima Piccola Sfera di cristallo della carriera.
Per quanto riguarda l'Italia, sembra incredibile, ma nel corrente inverno il 3° posto di Alexia Runggaldier ad Anterselva rappresenta l'unico piazzamento nelle prime trenta posizioni! Dorothea Wierer si è classificata due volte 31^, mentre Federica Sanfilippo e Lisa Vittozzi non sono mai entrate in zona punti.
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STORIA INDIVIDUALE IRIDATA
Va rimarcato come inizialmente il chilometraggio fosse diverso da quello attuale. Infatti in principio le ragazze si confrontavano sui 10 km, successivamente innalzati agli attuali 15 a partire dall’inverno 1988-'89.
Chi si è avvicinato solo di recente al biathlon si potrebbe chiedere perché questa gara venga denominata "individuale”, quando in realtà anche sprint, inseguimento e mass start sono a loro volta prove individuali.
Ebbene, il punto è che fino alla metà degli anni ’70 questa era l'unica competizione esistente riservata ai singoli. Pertanto chiamarla "individuale" era sufficiente per distinguerla dalla staffetta.
Nonostante la definizione di "Individuale" sia ancora quella ufficialmente riconosciuta dall'Ibu, per evitare confusione si tende a chiamare questo format usando anche il numero riferito al chilometraggio. Quindi "Venti" per gli uomini e "Quindici" per le donne.
Dal 1984 al 2016 si contano 21 diverse campionesse del mondo, appartenenti a 8 differenti Paesi.
Fra di esse la più vincente in assoluto è Petra Schaaf-Behle. La tedesca è l’unica donna capace di conquistare l'oro iridato per 3 volte (1989, 1991, 1993).
La teutonica è peraltro riuscita a vincere due edizioni consecutive, impresa successivamente eguagliata solo dalla norvegese Tora Berger (2012, 2013).
In tema di nazioni comandano la Germania e la Norvegia con 5 affermazioni. Seguono la Svezia e la Francia a 4. La defunta Unione Sovietica e la Russia hanno vinto 3 volte. Si conta 1 successo anche per Ucraina e Repubblica Ceca.
Solamente due biathlete in attività possono vantare un titolo iridato nell'individuale. Si tratta della russa Ekaterina Yurlova, assente però da questa manifestazione iridata causa pausa maternità, e della campionessa del mondo in carica Marie Dorin Habert.
Oltre alle francese, fra le imminenti protagoniste di Oslo troviamo altre sei ragazze capaci di salire sul podio di una “Quindici” dei Mondiali. Si tratta di Teja Gregorin (argento nel 2009), Valj Semerenko (bronzo nel 2013), Gabriela Koukalova (argento nel 2015), Kaisa Mäkäräinen (bronzo nel 2015), Anais Bescond (argento nel 2016) e Laura Dahlmeier (bronzo nel 2016).
L'Italia non è mai andata a medaglia. Il miglior risultato di sempre è il 4° posto, raggiunto in due occasioni. La prima a Ruhpolding 1996, quando il “legno” toccò a Nathalie Santer. La seconda a Kontiolahti 2015, dove fu Dorothea Wierer a rimanere ai piedi del podio.
COSI' AI MONDIALI DI OSLO 2016
1. DORIN HABERT Marie [FRA] (0+0+0+1) 44'02"2
2. BESCOND Anais [FRA] (0+0+0+1) a 12"2
3. DAHLMEIER Laura [GER] (1+0+1+0) a 1'17"8
4. VITKOVA Veronika [CZE] (0+1+0+0) a 1'26"8
5. SOUKALOVA Gabriela [CZE] (1+0+0+1) a 1'36"8
6. HILDEBRAND Franziska [GER] (1+0+0+0) a 1'37"7
7. GUZIK-PALKA Krystyna [POL] (0+0+1+0) a 1'39"4
8. WIERER Dorothea [ITA] (1+1+0+0) a 1'43"3
9. VARVYNETS Iryna [UKR] (0+0+0+1) a 1'56"3
10. RUNGGALDIER Alexia [ITA] (1+0+0+0) a 1'57"5
Individuale F WCH Hochfilzen (AUT)
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Mercoledì 12 Ottobre 2016BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Klausberg | 11/11 | 38-84 cm |
Paganella | 20/20 | 35-45 cm |
Dobbiaco | 18/19 | 10-46 cm |
Passo Pordoi | 20/23 | 25-40 cm |
Monte Cimone | 13/14 | 60-80 cm |
Obereggen | 19/20 | 10-40 cm |
Folgaria | 25/26 | 30-50 cm |
Madonna di Campiglio | 18/20 | 43-92 cm |
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