Martin Fourcade quarto posto e quarta Coppa: poker servito al tavolo dei più grandi di sempre. La gara a Nathan Smith

Martin Fourcade quarto posto e quarta Coppa: poker servito al tavolo dei più grandi di sempre. La gara a Nathan Smith
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Martin Fourcade quarto posto e quarta Coppa: poker servito al tavolo dei più grandi di sempre. La gara a Nathan Smith

Per Martin Fourcade l'inseguimento di Khanty-Mansiysk era una mera formalità poiché gli sarebbe stato sufficiente concludere in trentottesima posizione per diventare il primo uomo a vincere quattro Coppe del Mondo consecutive. Missione compiuta in scioltezza con un quarto posto.

Curiosamente la gara del catalano è stata tutta nel segno del numero quattro che, oltre a essere il numero di Sfere di cristallo vinte e il piazzamento odierno, rappresenta anche il totale dei bersagli da lui mancati. Non certo la miglior prestazione dell'inverno, ma più che sufficiente per chiudere il discorso relativo alla classifica generale.

A sorpresa (ma non troppo) la competizione è stata dominata da Nathan Smith, il quale si conferma in condizione atletica smagliante. Il canadese, argento iridato nella sprint di Kontiolahti, oggi ha conquistato il primo successo della carriera dominando la scena. Il ventinovenne di Calgary ha preso il comando dopo il terzo tiro e lo ha tenuto con autorità fino al traguardo, sbagliando una sola volta.

Piazza d'onore per Benedikt Doll, ripropostosi sul podio dopo il terzo posto nella sprint. Il talentuoso venticinquenne del Baden-Württemberg ha dimostrato di essere un elemento su cui la squadra tedesca potrà puntare nel prossimo futuro risalendo la china dopo essere finito ai margini del team. Il podio è stato completato dall'idolo locale Anton Shipulin, il quale sul rettilineo finale ha avuto ragione di Fourcade, su cui è doveroso aprire una lunga parentesi.

Il transalpino infatti diventa il primo biathleta capace di vincere quattro Sfere di cristallo consecutive migliorando il primato condiviso con Frank Ullrich e Raphael Poirée, il cui filotto si è fermato a tre, peraltro raggiunti dal catalano per numero di Coppe del Mondo assolute (4). Resta più ricco solo il palmares di Ole Einar Bjørndalen, con 6

Il norvegese però si vede eguagliato da Fourcade in un'impresa sinora inedita, ovvero quella di bissare nell'arco della propria carriera la Triple Crown. La differenza è che lo scandinavo vi è riuscito a oltre 40 anni, mentre il francese lo ha fatto a 26.

Non solo, la seconda Triple Crown dell'atleta di Fort Romeu è la più rapida di tutti i tempi (1 anno e 37 giorni), viene così superato l'annoso primato di Frank Ullrich (2 anni e 36 giorni) risalente al 1980 e viene stabilito un limite probabilmente imbattibile.

Tanto per non farsi mancare niente Martin ha conquistato anche la Coppa di specialità dell'inseguimento, un traguardo che gli permette di salire a quota 12 "Coppette" in carriera e di avvicinare ulteriormente il già citato Bjørndalen, spintosi a 20.

I numeri parlano chiaro. Fourcade, a soli 26 anni e mezzo, è già terzo all-times per numero di vittorie e quarto per podi. È uno dei quattro atleti capaci di vincere quattro volte la Sfera di cristallo assoluta e uno dei tre a raggiungere la doppia cifra nelle graduatorie di specialità. Inoltre, come appena ricordato, in alcuni campi si è spinto dove nessuno aveva ancora osato, neppure Ole Einar Bjørndalen.

Peraltro va rimarcato come abbia vissuto mesi di successo a dispetto di una preparazione estiva raffazzonata causa mononucleosi che lo ha costretto a perdere diverse settimane di allenamento. Infatti non ha dominato sugli sci stretti come in passato e negli ultimi mesi la sua superiorità deriva dal fatto di stare vivendo il miglior inverno di sempre al tiro, componente in cui peraltro ha eguagliato il record di "zero" in una singola annata agonistica.

Non si tratta di un caso poiché il francese ha dimostrato di poter dominare sia facendo la differenza nel fondo che facendo la differenza al poligono. Nessuno nella storia del biathlon maschile era mai stato capace di tanto, pertanto sotto questo punto di vista Fourcade va considerato il più grande talento di sempre avendo provato di essere il biathleta perfetto.

Viene spontaneo chiedersi dove potrà arrivare Martin. Difficile dirlo, anche perché verosimilmente la sua carriera non durerà molto a lungo. In passato ha a più riprese detto di non voler invecchiare praticando biathlon poiché ha il desiderio di coltivare altri interessi nella vita e non vuole cominciare a farlo troppo tardi.

Al riguardo non è da escludere che il 2015-'16 possa anche essere la sua ultima stagione da biathleta. Non va dimenticato come stia per diventare padre e questo fatto, unito al raggiungimento di tutti i traguardi sportivi, potrebbe incidere sulle sue decisioni future. In ogni caso, a meno di un cambio di idee, è difficile immaginarlo in attività oltre il 2018, quando scollinerà i 30 anni.

Qualunque siano le scelte di Fourcade è indubbio che il giorno in cui opterà per appendere sci e carabina al chiodo sarà molto triste per il biathlon poiché verrà meno la massima espressione di questo sport mai vista nella storia.

Tornando alla gara odierna, tanta Germania nelle primissime posizioni con Daniel Böhm quinto e Arnd Peiffer sesto, ma il movimento teutonico deve alzare bandiera bianca nella corsa alla terza posizione della classifica generale. Simon Schempp si è ammalato e non è partito lasciando quindi campo libero a Jakov Fak, decimo sul traguardo, che raggiunge il tanto agognato gradino più basso del podio nella graduatoria overall.

In casa Italia è arrivata un'ottima gara di Lukas Hofer, la migliore del suo inverno che purtroppo, a meno di ripetuti forfait nella mass di domani, sarà anche l'ultima. Il venticinquenne altoatesino ha mancato un unico bersaglio e ha recuperato fino alla 14^ posizione, sfiorando addirittura la top ten. Dominik Windisch invece ha concluso 43° con sei errori.

KHANTY MANSIYSK - INSEGUIMENTO MASCHILE
1. SMITH Nathan [CAN] (0+0+0+1) 32'04"9
2. DOLL Benedikt [GER] (0+0+1+1) a 24"0
3. SHIPULIN Anton [RUS] (1+1+0+2) a 35"7
4. FOURCADE Martin [FRA] (1+0+1+2) a 40"3
5. BÖHM Daniel [GER] (1+0+0+1) a 49"2
6. PEIFFER Arnd [GER] (0+0+1+2) a 58"1
7. LINDSTRÖM Fredrik [SWE] (0+0+0+0) a 1'10"8
8. RASTORGUJEVS Andrejs [LAT] (1+0+0+3) a 1'34"9
9. SLESINGR Michal [CZE] (1+1+2+0) a 1'43"5
10. FAK Jakov [SLO] (2+0+2+0) a 1'46"0

Clicca qui per i risultati completi.

Oggi alle ore 14.00 è in programma l'inseguimento femminile. Domani gran finale con le mass start (maschile alle 10.00, femminile alle 12.00). Tra gli uomini ci sarà lotta per la Coppa di specialità, dove al momento è in testa Anton Shipulin

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