La seconda giornata dei Campionati Europei di pattinaggio di figura, ospitati dalla "Dom Sportova" di Zagabria, si è aperta in tarda mattinata con il programma corto maschile.
Gran parte delle attenzioni mediatiche erano concentrate su Evgeni Plushenko, che nell'occasione si è però dovuto accontentare della sesta posizione a quindici lunghezze di distacco dal leader provvisiorio della gara. Peraltro, per la prima volta negli ultimi otto anni, il fuoriclasse russo non è riuscito a valicare il muro degli ottanta punti in uno short-program. Alle prese con evidenti problemi di natura fisica, ha rinunciato al quadruplo toeloop, ma ha comunque evidenziato insolite difficoltà sugli elementi di salto presentati. Infatti, dopo aver atterrato in avanti e in punta un triplo lutz, salto che nel piano di gara avrebbe dovuto aprire la combinazione, è incredibilmente caduto al termine di un triplo axel. Ha poi avuto l'abilità di attaccare un triplo toeloop ad un triplo rittberger riuscendo almeno a recuperare i punti della combinazione. Nelle prime dichiarazioni a caldo, il detentore del titolo si è detto incredulo per l'errore sul triplo axel, elemento per lui banale, ma non ha voluto accampare alcun tipo di giustificazione riconducibile alla condizione fisica precaria. In seguito, ha però comunicato che non avrebbe preso parte al programma libero di sabato per via dei problemi di salute.
La vittoria nel segmento di gara è andata al francese Florent Amodio, migliore di giornata sul punteggio tecnico e, in particolare, sugli elementi di salto. L'allievo di Nikolai Morozov, vincitore del titolo nel 2011, ha ritoccato il primato personale di oltre otto punti presentando un programma corto rinnovato per musica e costruzione rispetto alle intenzioni di inizio stagione. Nello specifico, l'eccentrico pattinatore di orgine brasiliana ha avuto il merito di completare in maniera esemplare il quadruplo salchow, elemento su cui, almeno in gara, vantava bassissime percentuali di realizzazione. Nessun problema, inoltre, sugli altri elementi di salto (triplo axel e combinazione triplo lutz/triplo toeloop, eseguita nella seconda metà del disco).
Il posto d'onore, con poco più di un punto di distacco, è occupato dallo spagnolo Javier Fernandez, con tanto di punteggio più alto su ciascuna componente del programma. L'allievo di Brian Orser, unico pattinatore europeo capace di qualificarsi per l'ultima finale del Grand Prix, ha migliorato il primato personale di oltre due punti, pur rinunciando alla combinazione con due salti tripli. Il ventunenne madrileno di stanza a Toronto ha aperto il disco con un quadruplo salchow perfettamente realizzato e ha poi completato in scioltezza un triplo axel chiudendo gli elementi di salto con una combinazione triplo lutz/doppio toeloop, eseguita nella seconda parte della musica. La verà novità si è però rivelata la qualità delle tre trottole che, per la prima volta in stagione, hanno ottenuto all'unisono il livello massimo a disposizione (level four). A margine, va ricordato che mai un pattinatore battente bandiera iberica è salito sul podio in un Campionato Europeo.
In terza posizione, a poco meno di cinque lunghezze dalla testa, si trova il francese Brian Joubert, finalmente supportato da una condizione fisica adeguata. Il ventottenne di Poitiers, apparso assai migliorato e soprattutto più puntuale sugli elementi di trottola, ha eseguito in apertura di programma una combinazione quadruplo toeloop/triplo toeloop, completata nonostante un giro di troppo dopo l'atterraggio del quadruplo. Nessun problema, invece, su triplo axel e triplo lutz.
A seguire si sono piazzati il ceco Michal Brezina, alle prese con un problema fisico alla spalla ma comunque in grado di presentare quadruplo salchow e triplo axel, e il russo Sergei Voronov, ancora in corsa per il podio nonostante le basse valutazioni sulle componenti del programma.
Debacle totale per la squadra italiana in quanto nessun atleta è riuscito a qualificarsi per il programma libero. Paolo Bacchini, ultimo a scendere sul ghiaccio, non è andato oltre la venticinquesima posizione, complici due rovinose cadute sul tentativo di triplo axel, completato solo singolo, e sul triplo lutz. Il discoso è stato analogo anche per il debuttante Paul Bonifacio Parkinson, trentesimo ed ultimo classificato. Il detentore del titolo italiano ha accusato eclatanti passaggi a vuoto su ciascuno degli elementi di salto presentando, con il senno di poi, un programma troppo ambizioso.
CLASSIFICA PROGRAMMA CORTO MASCHILE
01) 89,82 - (FRA) Florent AMODIO (PB)
02) 88,80 - (ESP) Javier FERNANDEZ (PB)
03) 83,93 - (FRA) Brian JOUBERT
04) 79,84 - (CZE) Michal BREZINA
05) 78,38 - (RUS) Sergei VORONOV
06) 74,82 - (RUS) Evgeni PLUSHENKO
07) 74,46 - (RUS) Maxim KOVTUN (PB)
08) 74,29 - (SWE) Alexander MAJOROV (PB)
09) 68,99 - (CZE) Tomas VERNER
10) 67,34 - (AUT) Viktor PFEIFER (PB)
11) 66,93 - (FRA) Chafik BESSEGHIER
12) 63,27 - (МОN) Kim LUCINE (PB)
13) 59,66 - (EST) Viktor ROMANENKOV (PB)
14) 58,38 - (BLR) Pavel IGNATENKO (PB)
15) 57,44 - (UKR) Yakov GODOROZHA (PB)
16) 57,44 - (ROU) Zoltan KELEMEN
17) 56,67 - (GER) Peter LIEBERS
18) 56,42 - (ISR) Alexei BYCHENKO (PB)
19) 54,21 - (ESP) Javier RAYA
20) 53,76 - (CZE) Pavel KASKA
21) 53,58 - (BUL) Manol ATANASSOV (PB)
22) 53,14 - (DEN) Justus STRID
23) 52,84 - (POL) Maciej CIEPLUCHA
24) 50,93 - (SUI) Stephane WALKER
25) 50,68 - (ITA) Paolo BACCHINI
26) 48,41 - (FIN) Valtter VIRTANEN (PB)
27) 48,08 - (GBR) Harry MATTICK
28) 43,85 - (LTU) Saulius AMBRULEVICIUS (PB)
29) 43,47 - (TUR) Ali DEMIRBOGA (PB)
30) 40,35 - (ITA) Paul Bonifacio PARKINSON (PB)
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