Javier Fernandez ha conquistato il terzo titolo europeo consecutivo imponendosi per dispersione nella rassegna continentale ospitata dalla "Ericson Globe" di Stoccolma.
Il ventitreenne spagnolo, nonostante qualche passaggio a vuoto in entrambi i segmenti di gara, ha chiuso la competizione con un margine di quasi ventisette punti sul più immediato inseguitore facendo segnare i migliori punteggi tecnici e le valutazioni più elevate su ciascuna componente del programma. Peraltro, per trovare un pattinatore capace di vincere tre edizioni di fila dei Campionati europei, è necessario tornare al 1989 quando Alexander Fadeev completò l'ultimo storico hat-trick.
Accantonata la lieta novella, va rimarcato come nel programma libero l'allievo di Brian Orser non si sia espresso al massimo del potenziale, ma non può passare inosservata la ricchezza di passaggi di transizione che ha reso ogni elemento più complicato. A conti fatti, Fernandez ha completato un quadruplo toeloop e sei salti tripli archiviando una caduta su un tentativo di quadruplo salchow e confermando l'importante crescita sugli elementi di trottola già emersa nella finale del Grand Prix. E', invece, inutile sottolineare la superiorità artistica rispetto alla concorrenza, data già per assodata alla vigilia della manifestazione
Come avvenuto dodici mesi or sono, i pattinatori russi hanno occupato i gradini più bassi del podio. Il posto d'onore è andato al diciannovenne Maxim Kovtun, che ha preceduto di stretta misura il veterano Sergei Voronov, secondo nell'edizione di Budapest. Per la verità, sia l'uno che l'altro non hanno sfoderato le migliori prestazioni della carriera pagando dazio, rispetto ad altre occasioni, sulla qualità degli elementi di salto. Ciò premesso, hanno avuto entrambi il merito di contenere i passaggi a vuoto legittimando quanto di buono realizzato nel primo scorcio di stagione che, risultati alla mano, è stato affrontato da assoluti protagonisti.
A grande sorpresa, il quarto posto è stato conquistato dal quasi ventisettenne israeliano Alexei Bychenko, pattinatore di formazione ucraina che ha scritto una pagina di storia importante per il suo paese di adozione. Infatti, mai in passato un pattinatore battente bandiera israeliana aveva ottenuto un piazzamento di tale prestigio. Peraltro, a coronare una prestazione di squadra senza precedenti è arrivata anche la decima piazza del sedicenne Daniel Samohin, a dispetto dell'età uno dei migliori quadruplisti visti a Stoccolma. Merita, in ogni caso, una lode proprio Bychenko, autore di un programma senza eclatanti sbavature, nobilitato da un quadruplo toeloop e sette salti tripli, compreso un ottimo axel.
L'atteso ceco Michal Brezina, terzo al termine del programma corto ed ultimo a scendere sul ghiaccio, è precipitato al quinto posto perdendo una ghiotta occasione di archiviare il secondo podio continentale della carriera. Tuttavia, l'allievo di Karel Fajfr va lodato perchè ha provato a presentare un contenuto tecnico di elevato spessore collezionando però due cadute su altrettanti quadrupli salchow sotto ruotati, cui va aggiunto un passaggio a vuoto su quello che sarebbe dovuto essere il secondo triplo axel, ma alla fine non è stato più che un axel semplice.
Buone notizie per il movimento italiano in quanto Ivan Righini, supportato dalla standing ovation del pubblico, ha archiviato un'incoraggiante ottava posizione con la soddisfazione di avere ottenuto il quinto riscontro nel programma libero. L'allievo di Michael Huth, preceduto in classifica dal tedesco Peter Liebers e dal debuttante russo Adian Pitkeev, ha completato sette salti tripli, compreso un pregevole axel e un salchow al limite con la rotazione. La prestazione si è perciò rivelata convincente su tutta la linea, al punto che la caduta su un tentativo di quadruplo toeloop è passata praticamente inosservata. Il risultato ha un peso specifico enorme per tutto il settore maschile azzurro, visto e considerato che nella prossima edizione dei Campionati europei sarà possibile schierare due atleti. Per i tanti giovani promettenti, nessuno escluso, ci sarà perciò uno stimolo importante in più per cercare di alzare il livello dell'asticella.
A Bratislava, nel gennaio del 2016, la Russia avrà a disposizione tre posti, mentre Italia, Israele, Germania, Francia, Spagna e Repubblica Ceca potranno presentare due pattinatori. A tal proposito, Israele ha mancato per diciotto centesimi la possibilità di schierare tre atleti.
CLASSIFICA FINALE
1) (ESP) - Javier FERNANDEZ
262.49 (1|1)
2) (RUS) - Maxim KOVTUN
235.68 (4|2)
3) (RUS) - Sergei VORONOV
233.05 (2|3)
4) (ISR) - Alexei BYCHENKO
220.22 (7|4) NR
5) (CZE) - Michal BREZINA
220.11 (3|7)
6) (GER) - Peter LIEBERS
213.57 (5|8)
7) (RUS) - Adian PITKEEV
210.87 (9|6)
8) (ITA) - Ivan RIGHINI
210.75 (11|5)
9) (FRA) - Florent AMODIO
210.11 (6|10)
10) (ISR) - Daniel SAMOHIN
209.93 (8|9) PB
11) (SWE) - Alexander MAJOROV
202.57 (10|11)
12) (CZE) - Petr COUFAL
187.82 (16|12) PB
13) (GER) - Franz STREUBEL
186.18 (13|13)
14) (ESP) - Javier RAYA
173.70 (21|14)
15) (GBR) - Phillip HARRIS
173.67 (12|17)
16) (UKR) - Yaroslav PANIOT
171.24 (14|18)
17) (CZE) - Pavel KASKA
166.06 (17|15)
18) (FIN) - Valtter VIRTANEN
164.80 (15|19)
19) (DEN) - Justus STRID
162.05 (22|16)
20) (POL) - Patrick MYZYK
159.73 (18|20)
21) (BLR) - Pavel IGNATENKO
156.41 (19|21)
22) (NOR) - Sondre ODDVOLL BOE
155.27 (20|22)
23) (AZE) - Larry LOUPOLOVER
139.29 (23|23) PB
WD) (FRA) - Chafik BESSEGHIER
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Ghiacciaio Presena | 0/30 | 0-20 cm |
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
Breuil-Cervinia | 7/17 | 80-150 cm |
Ghiacciaio Val Senales | 6/11 | 25-81 cm |
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