La prima giornata del Golden Spin, ultima tappa del circuito ISU Challenger Series ospitata dalla “Dom Sportova Arena” di Zagabria, ha avuto quale punto in assoluto più elevato la prestazione di una coppia di danza italiana.
Charlène Guignard e Marco Fabbri (66,40) si sono imposti nella short-dance sbriciolando il precedente primato personale e superando la significativa soglia dei sessanta punti. Gli allievi di Barbara Fusar Poli hanno anche fatto registrare il migliore punteggio tecnico in assoluto della stagione spingendosi oltre il 35,39 ottenuto a Skate America dagli statunitensi Chock/Bates. La coppia di stanza presso l’Agorà di Milano ha raggiunto un notevole 35,88, in passato superato dai soli Davis/White (39,72), Virtue/Moir (39,08), Pechalat/Bourzat (36,93), Cappellini/Lanotte (36,50), Weaver/Poje (36,50), Ilinykh/Katsalapov (36,36) e Shibutani/Shibutani (36,14)
Nell’occasione, è stata raggiunta quell’eccellenza su ciascun elemento che, a sprazzi, si era intravista nelle precedenti uscite. Le sequenze di paso doble, i twizzles, con cui è stato aperto il programma, e il rotational lift finale hanno meritato il livello più alto a disposizione, senza dimenticare che la midline in parallelo ha confermato il pregevole livello tre raggiunto nel Trophèe Eric Bompard. Il tutto è stato ovviamente condito con buoni riscontri sul grado di esecuzione.
Guignard/Fabbri hanno ottenuto il medesimo punteggio degli statunitensi Madison Hubbell/Zachary/Donohue (66,40), a loro volta autori del primato personale, ma hanno avuto la meglio in virtù di un TES più elevato (total elements score). Il podio provvisorio è stato completato dagli spagnoli Sara Hurtado/Adria Diaz (59,38), che hanno preceduto di un’incollatura i giovani ucraini Alexandra Nazarova/Andrei Nikitin (58,20), allievi di Alexander Zhulin in costante progresso e in questa stagione maggiormente a proprio agio in categoria maggiore piuttosto che a livello juniores.
Il resto della concorrenza, al momento decisamente attardato, è stato regolato dai russi Evgenia Kosigina/Nikolai Moroshkin (52,00).
Lo spessore tecnico del programma corto maschile non è stato da meno in quanto Denis Ten (92,51) ha dispensato quasi tre minuti di pattinaggio d’autore interpretando con rara eleganza le suggestive note di “Caruso” di Lucio Dalla. Il ventunenne kazako è riuscito a ritoccare il primato personale presentando un sontuoso quadruplo toeloop, un ottimo triplo axel e la combinazione triplo lutz/triplo toeloop nella seconda metà della musica. Peraltro, complici ottime trottole e una sequenza di passi difficile e intricata, è arrivato il migliore punteggio tecnico in assoluto della stagione (50,91).
Il medagliato olimpico ha inflitto un distacco di dieci punti al veterano russo Konstantin Menshov (82,33), impeccabile sulla combinazione quadruplo toeloop/triplo toeloop e sul triplo axel collocato nella seconda metà della musica. Il trentuenne di San Pietroburgo non è, invece, riuscito a completare il quadruplo salchow preceduto dal passo, eseguendo comunque tre rotazioni.
L’atteso ceco Michal Brezina (80,68) si è dovuto accontentare della terza piazza, ma ha posto le basi per conquistare il successo nel circuito ISU Challenger Series, alla portata con un programma libero da 141,16 punti. L’allievo di Karel Fajfr ha aperto la musica con un enorme triplo axel, è poi caduto sul quadruplo salchow ed ha chiuso gli elementi di salto con una combinazione triplo flip/triplo toeloop nella seconda metà della musica.
Piccoli passi avanti per l’azzurro Ivan Righini (71,79), autore del nuovo primato personale nonostante una caduta sul tentativo di triplo axel. Il ventitreenne nativo di Mosca, quinto alle spalle del diciottenne filippino Michael Christian Martinez (74,45), ha completato un pregevole triplo flip e, nella seconda parte del disco, una combinazione triplo lutz/triplo toeloop. Va, inoltre, rimarcato come flip e lutz siano stati eseguiti in assoluta scioltezza con tanto di braccia alzate.
Buone notizie anche Carlo Vittorio Palermo (54,78), capace di ritoccare il primato personale ufficiale di oltre sette lunghezze. L’allievo di Lorenzo Magri è andato vicino a chiudere la combinazione triplo flip/triplo toeloop, giudicata sotto ruotata su entrambi i salti, ha poi ben eseguito un triplo salchow preceduto dal passo e, infine, il doppio axel d’ordinanza. Nulla da eccepire, come di consueto, sugli elementi di trottola, tra i migliori visti in gara.
Per quanto riguarda il programma corto delle coppie di artistico, l’hanno spuntata di misura i russi Kristina Astakhova/Alexei Rogonov (56,58), favoriti della vigilia. La prestazione degli allievi di Artur Dmitriev è stata però in parte compromessa da un passaggio a vuoto di Rogonov sul triplo salchow in parallelo, completato doppio anzichè triplo.
In seconda posizione, si sono attestati gli italiani Valentina Marchei/Ondrej Hotarek (55,18), apparsi decisamene più sciolti rispetto alla precedente uscita di Varsavia. Il nuovo sodalizio azzurro ha eseguito al meglio spirale della morte, passi e sollevamento di gruppo tre, oltre ad un doppio twist di discreta qualità e ad un triplo flip lanciato. Da rivedere, invece, l’unisono della trottola in parallelo e del triplo salchow side by side, peraltro sotto ruotato da Marchei.
Gli statunitensi Tarah Kayne/Daniel O’Shea (50,72), al debutto stagionale, hanno chiuso il segmento di gara in terza posizione. A seguire, con il limite tecnico per prendere parte ai mondiali superato, si sono piazzati i britannici Caitlin Yankowskas/Hamish Gaman (49,10), che hanno preceduto gli italiani Alessandra Cernuschi/Filippo Ambrosini (45,66), autori della migliore prestazione stagionale. Gli allievi di Tiziana Pagani, puntuali e brillanti sulla sequenza di passi, hanno eseguito un discreto triplo twist, hanno completato un triplo toeloop in parallelo, sporcato da una piccola incertezza di Cernuschi sull’atterraggio, ed hanno archiviato una caduta sul triplo salchow lanciato. In positivo, va ricordata anche l’esecuzione del sollevamento di gruppo tre e della trottola in parallelo.
A conti fatti, il bilancio della prima giornata si è rivelato oltremodo positivo per l’intera squadra italiana.
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