Nella Warsaw Cup, discreto debutto per Iliushechkina/Moscovitch e Marchei/Hotarek

Nella Warsaw Cup, discreto debutto per Iliushechkina/Moscovitch e Marchei/Hotarek
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Figure skating - Warsaw Cup 2014

Nella Warsaw Cup, discreto debutto per Iliushechkina/Moscovitch e Marchei/Hotarek

La prima giornata della Warsaw Cup, nona tappa del circuito ISU Challenger Series ospitata dalla Torwar Ice Rink di Varsavia, non ha dispensato particolari sorprese ed ha regalato discreti risultati al movimento azzurro

Nel programma corto maschile, il quindicenne russo Alexander Petrov (75,74), impegnato nella settima gara stagionale, ha avuto la meglio nei confronti del diciottenne filippino Michael Christian Martinez. (73,81). Per entrambi, è arrivato il nuovo primato personale, frutto in un caso di un’importante crescita sugli elementi di trottola e nell'altro di tangibili miglioramenti sulla qualità dei salti. A conti fatti, per assegnare la leadership parziale è stata decisiva la combinazione, chiusa da Martinez con un doppio toeloop a differenza di Petrov che ha attaccato al triplo flip un triplo toeloop.

Il terzo posto, ad oltre quindici punti di distacco dalla vetta della gara, è andato al ventiduenne Paul Fentz (58,33), caduto sul triplo axel, ma capace di presentare un buon triplo lutz preceduto dal passo e una combinazione triplo toeloop/triplo toeloop nella seconda parte della musica.

A seguire, si è piazzato l’azzurro Matteo Rizzo (56,25), autore del nuovo primato personale ufficiale. Il sedicenne di stanza a Sesto San Giovanni è riuscito a limitare le sbavature ed ha ben eseguito quanto pianificato aprendo il programma con una combinazione triplo flip/doppio toeloop, seguita dal triplo lutz preceduto dal passo. E’ rimasto, invece, attardato l’atteso ucraino Yaroslav Paniot (51,37), penalizzato da un axel semplice, ma in grado di eseguire un’ottima combinazione triplo flip/triplo rittberger.


Nella short-dance, il pronostico della vigilia è stato ampiamente rispettato, ma il segmento di gara è stato caratterizzato dalla severità del pannello tecnico, specie sulle sequenze di paso-doble. In prima posizione si trovano gli italo-slovacchi Federica Testa/Lukas Csolley (56,98), già vincitori a Riga un paio di settimane fa.  Gli allievi di Roberto Pelizzola hanno fatto valere un tasso tecnico superiore rispetto alla concorrenza precedendo i giovani russi Evgenia Kosigina/Nikolai Moroshkin (53,02) e gli ucraini Alexandra Nazarova/Maxim Nikitin (51,06), che, alla prima uscita in categoria senior hanno avuto la meglio sui turchi Alisa Agafonova/Alper Ucar (49,26), abituali compagni di allenamento. Gli italiani Federica Bernardi/Saverio Giacomelli (47,32) hanno chiuso il programma in settima posizione regolando di pochi decimi i giovani connazionali Sofia Sforza/Leo Luca Sforza (46,96), ancora eleggibili per gareggiare a livello juniores. Le due coppie scuola Agorà hanno concesso qualcosa agli avversari sulla sequenza obbligatoria di paso doble e sulla sequenza di passi in parallelo, eseguendo, invece, in maniera convincente twizzles e rotational lift.

 

Nel programma corto riservato alle coppie di artistico, ha regnato l’equilibrio in quanto i quattro sodalizi iscritti sono rimasti racchiusi nel giro di soli tre punti. Il migliore riscontro è stato ottenuto dai debuttanti canadesi Lubov Iliushechkina/Dylan Moscovitch (55,40), che hanno da subito presentato un programma piuttosto ambizioso, aperto da un triplo salchow in parallelo e da un triplo twist. Iliuschechkina, in particolare, dopo avere atterrato con un evidente step-out il salto in parallelo, si è riscattata sul triplo lutz lanciato, ben eseguito. Per il resto, la nuova coppia ha evidenziato una più che discreta velocità e un interessante potenziale sui sollevamenti, in quanto il lift di gruppo tre è stato ottimamente eseguito.

In seconda posizione si sono piazzati i giovani russi Lina Fedorova/Maxim Miroshkin (53,96), che, come di consueto, hanno sporcato una prestazione impeccabile sulla maggior parte degli elementi presentati con la caduta di Fedorova sul triplo toeloop in parallelo.  In ogni caso, sospinti da un triplo twist di enorme ampiezza e dalla convincente esecuzione del triplo rittberger lanciato e del sollevamento di gruppo tre, sono riusciti ad ottenere il migliore punteggio tecnico di giornata, facendo meglio dei connazionali Arina Cherniavskaia/Antonino Souza-Kordyeru (52,96), apparsi in crescita rispetto a Cup of China e Ice Challenge di Graz.

I debuttanti italiani Valentina Marchei/Ondrej Hotarek (52,32) hanno chiuso il segmento di gara in scia alle coppie russe, rispetto alle quali hanno pagato dazio sul twist, eseguito doppio anziché triplo.  Il nuovo sodalizio azzurro si è distinto per la qualità degli elementi in singolo, presentando un ottimo triplo salchow in parallelo e la sequenza di passi di gran lunga migliore della gara. Hanno, invece, denotato qualche problema sul triplo lutz lanciato, atterrato con l’aiuto di uno step-out e sulla trottola in parallelo, in cui, livelli a parte, è completamente mancato l’unisono. Nel complesso, la prestazione, nonostante la percepibile tensione, non è stata negativa, ma chiaramente ci sarà ancora tanto lavoro da fare per collegare tra loro i vari elementi e soprattutto per assumere una vera dimensione di coppia. Alla prima uscita è stato, comunque, ampiamente superato il limite tecnico per prendere parte ai Campionati mondiali.

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Valentina MARCHEI/Ondrej HOTAREK - Warsaw Cup 2014 - short program

WarsawCup2014, Venerdì 17 Aprile 2015

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