Trionfo per gli atleti di casa nella competizione maschile del NHK Trophy, quarta tappa del Grand Prix di pattinaggio di figura ospitata dallo "Yoyogi National Gymnasium" di Tokyo.
Il successo è andato a Daisuke Takahashi, che ha conquistato l'ottava affermazione in carriera in una prova di qualificazione, nonchè la quinta in Giappone. Il veterano di lungo corso, dopo aver dominato il programma corto con tanto di nuovo primato personale, si è ripetuto anche nel segmento più lungo di gara sfondando per la quarta volta in carriera il muro dei novanta punti nelle componenti del programma, oltre a lui valicato nelle competizioni di primo livello dal solo canadese Patrick Chan.
Il ventisettenne di stanza a Takatsuki, sceso sul ghiaccio sulle note di un medley dei Beatles coreografato da Lori Nichol, ha ben completato anche oggi il quadruplo toeloop, aggiungendo sette tripli. I due principali passaggi a vuoto hanno riguardato il secondo tentativo di quadruplo toeloop, salto eseguito triplo, e l'atterraggio del secondo triplo axel. Proprio a tal proposito, lascia qualche perplessità la scelta di tentare due quadrupli, sacrificando, almeno nella parte iniziale del programma le indiscusse doti interprative. Ciò premesso, si è al cospetto di un libero che pattinato al meglio può comodamente valere oltre 180 punti.
In seconda posizione, si è piazzato Nobunari Oda, per la tredicesima volta sul podio in quindici presenze in tappe di qualificazione del Grand Prix. Il ventiseienne di Osaka si è tolto la soddisfazione di ottenere il migliore punteggio tecnico nel segmento più lungo di gara, completando al meglio un quadruplo toeloop e otto tripli, compresi due axel. In particolare, dopo un inizio complesso, caratterizzato da una combinazione triplo toeloop/toeloop semplice non pianificata, Oda ha saputo riprendersi non sbagliando praticamente più nulla e, soprattutto, evidenziando quella crescita sugli elementi di trottola, che è stata motivo di lavoro nelle ultime settimane. Resta, invece, qualche dubbio sull'ennesima chiamata del filo di entrata errato sul triplo lutz, problema emerso con prepotenza in questi giorni.
Il Giappone, per la settima volta nella storia, ha occupato i primi due gradini del podio. Peraltro, già in due occasioni Takahashi e Oda avevano concluso una tappa di Grand Prix nelle prime due posizioni. I precedenti risalgono al 2006 (NHK Trophy, Nagano) e al 2010 (Skate America, Portland).
Il terzo posto finale è andato Jeremy Abbott, capace di risalire dalla settima posizione del primo segmento di gara. Nel programma libero, il ventottenne di stanza a Bloomfield Hills ha sfoderato una prestazione di estrema solidità sugli elementi di salto riuscendo ad eseguire otto tripli, compresi due axel. Il principale rammarico è rappresentato dal tentativo di quadruplo toeloop andato a vuoto, ma il fatto di avere, invece, realizzato un triplo toeloop non ha sporcato in alcun modo la prova. Tra l'altro, sta riscuotendo grande successo la scelta di rispolverare per la stagione olimpica il libero sulle note di "Exogenesis Symphony Number 3" dei Muse, che aveva ricevuto tanti apprezzamenti due anni or sono.
Abbott, ultimo pattinatore statunitense ad essersi imposto in una tappa di Grand Prix, ha preceduto il connazionale Adam Rippon, oggi penalizzato da un grave errore sulla trottola angelo cambio angelo ed appiedato dal secondo triplo axel, completato solo singolo. Con il risultato odierno, il comunque positivo allievo di Rafael Arutuninan ha detto addio alla possibilità di raggiungere la finale, che per la seconda stagione consecutiva non dovrebbe avere atleti a stelle e strisce ai nastri di partenza.
Il principale deluso di giornata è a tutti gli effetti lo spagnolo Javier Fernandez, precipitato dalla seconda alla quinta posizione, complice una condizione fisica precaria emersa nella seconda metà del disco. Rispetto alle prestazioni del recente passato, il campione europeo in carica è stato parzialmente abbandonato dal quadruplo, mentre sono tornati alla ribalta i problemi sul triplo lutz, che non è mai stato il piatto forte della casa. In positivo, resta la stupenda combinazione quadruplo salchow/triplo toeloop, ma è enorme il rammarico per aver compromesso la possibilità di raggiungere la finale.
A seguire, si sono piazzati il giapponese Takahito Mura, tornato per l'occasione al programma libero della passata stagione, lo statunitense Max Aaron, oggi non incisivo come di consueto sugli elementi di salto, e i russi Konstantin Menshov e Sergei Voronov.
Tutti gli atleti in gara hanno, comunque, superato la soglia dei 220 punti nella somma dei due programmi, evento mai accaduto nella storia in quanto in precedenza il migliore punteggio raggiunto da un nono classificato era stato 199,58, ottenuto dal russo Artur Gachinski nell'ultima edizione di Skate Canada.
Analizzando, invece, la classifica del Grand Prix al termine del quarto appuntamento, Daisuke Takahashi è di fatto qualificato per la finale in quanto nelle prossime settimane potrà essere scavalcato dai soli Tatsuki Machida, Yuzuru Hanyu, Han Yan, Patrick Chan e Maxim Kovtun. Sulla carta, il sesto a poter superare il giapponese sarebbe il ceco Michal Brezina, che dovrebbe però vincere la prossima tappa raccogliendo 286,2 punti, quando il suo personale è di 243,52.
CLASSIFICA FINALE GARA MASCHILE
1) (JPN) - Daisuke TAKAHASHI
268.31 (1|1) primato stagionale (video)
2) (JPN) - Nobunari ODA
253.16 (3|2) (video)
3) (USA) - Jeremy ABBOTT
237.41 (7|3) primato stagionale (video)
4) (USA) - Adam RIPPON
233.71 (4|4) (video)
5) (SPA) - Javier FERNANDEZ
230.45 (2|8) (video)
6) (JPN) - Takahito MURA
227.22 - (5|6) primato stagionale (video)
7) (USA) - Max AARON
223.35 - (8|7) (video)
8) (RUS) - Konstantin MENSHOV
221.32 - (9|5) (video)
9) (RUS) - Sergei VORONOV
221.18 - (6|9) (video)
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Ghiacciaio Val Senales | 6/11 | 25-81 cm |
Ghiacciaio Presena | 0/30 | 0-20 cm |
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
Breuil-Cervinia | 1/15 | 60-150 cm |
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