Javier Fernandez ha conquistato il secondo successo in carriera in una tappa di qualificazione del Grand Prix imponendosi nell’impegnativa Rostelecom Cup, quarto atto del circuito.
Il ventuenne spagnolo, nonostante una fastidiosa tendinite al ginocchio sinistro, è riuscito ad avere la meglio sulla qualificata concorrenza in ambedue i segmenti di gara diventando il primo atleta a qualificarsi per la finale di Barcellona.
Il pubblico della Luzhniki Small Sports Arena di Mosca ha avuto l’opportunità di assistere ad una competizione dagli alti contenuti tecnici, caratterizzata da un programma libero che è già entrato nella storia in quanto, per la prima volta in un evento di qualificazione del Grand Prix, cinque pattinatori hanno valicato la soglia dei 158 punti.
Fernandez, archiviato un convincente successo nello short-program, non è stato da meno nel segmento più lungo di gara nel corso del quale ha completato tre salti quadrupli e quattro tripli. Aspetto tecnico a parte, è riuscito a fare il vuoto su ciascuna componente del programma confermandosi come la principale alternativa agli atleti giapponesi. Peraltro, rispetto a Skate Canada, l’interpretazione delle musiche tratte dal “Barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini è stata decisamente più convincente grazie ad una migliore condizione fisica che gli ha consentito di restare sulla nota dall’inizio alla fine.
In seconda posizione, con un distacco attorno ai tredici punti, si è attestato il veterano russo Sergei Voronov, nell’occasione arrivato a pochi decimi dal primato personale. Il vice-campione europeo ha egregiamente completato nel programma libero un quadruplo toeloop e sei salti tripli, tra cui due axel di eccellente fattura, ma soprattutto ha dato conferma di avere ridotto nel tempo il gap sulle componenti del programma rispetto alla maggior parte degli avversari. Alla luce del risultato odierno, il ventisettenne moscotiva si presenterà ai nastri di partenza dell’ultima tappa di Osaka con la concreta possibilità di qualificarsi per la finale.
A seguire si è piazzato Michal Brezina, nuovamente sul podio nel Grand Prix a due anni di distanza dal terzo posto ottenuto proprio a Mosca. Il ventiquattrenne allievo di Karel Fajfr ha finalmente dimostrato di poter padroneggiare l’importante bagaglio tecnico di salti che lo ha sempre contraddistinto eseguendo al meglio un quadruplo salchow e sei salti tripli, tra cui due axel. La principale sbavatura è stata rappresentata dalla caduta sul secondo tentativo di quadruplo salchow, peraltro giudicato sotto ruotato, ma, al di là dell’errore, va rimarcato come mai nel mese di novembre Brezina sia riuscito ad esprimersi sui livelli di competitività odierni.
Il quarto posto è stato conquistato da un enciclopedico Misha Ge, capace di ritoccare il primato personale di venti punti rispetto alla Cup of China della scorsa settimana e di oltre trenta lunghezze se si fa rifermimento alla migliore prestazione delle stagioni passate. Il ventitreenne uzbeko ha realizzato due programmi di rara qualità mettendo insieme nel libero due doppi axel e otto salti tripli, tra cui due axel e due lutz. Nel finale, incurante della musica ormai terminata, non ha voluto saperne di interrompere la sua furia agonistica esultando compostamente per l’exploit realizzato ed incappando nella penalizzazione di un punto per time violation.
Ge ha preceduto lo statunitense Jason Brown, estromesso dalla finale del Grand Prix, ma soddisfatto per avere competato due doppi axel e otto salti tripli nel programma libero, sporcato solamente da un paio di atterraggi complessi di un triplo lutz e di un triplo axel.
Il resto della concorrenza è stata regolata dal giapponese Takahiko Kozuka, uscito con le ossa rotte dalla battaglia con il quadruplo toeloop, mestamente conclusa con due rovinose cadute.
Il debuttante italiano Ivan Righini, sceso in pista sulle note di alcuni capolavori di Frank Sinatra, si è dovuto accontentare dell’undicesima posizione, penalizzato da un paio di cadute e dal non essere riuscito a presentare il triplo axel. Il neo allievo di Michael Huth ha però dato l’impressione di essere sulla strada giusta per completare al meglio il quadruplo toeloop e, fatto non banale, ha dimostrato di poter completare comodamente sei salti tripli nella seconda metà del programma.
CLASSIFICA FINALE
01) (ESP) - Javier FERNANDEZ (video)
265.01 (1|1) SB
02) (RUS) - Sergei VORONOV (video)
252.00 (2|2) SB
03) (CZE) - Michal BREZINA (video)
241.23 (4|3) SB
04) (UZB) - Misha GE (video)
238.05 (5|5) NR
05) (USA) - Jason BROWN (video)
235.56 (7|4)
06) (JPN) - Takahiko KOZUKA (video)
216.80 (3|7) SB
07) (USA) - Max AARON (video)
212.60 (6|6)
08) (RUS) - Artur GACHINSKI (video)
201.26 (8|9)
09) (USA) - Stephen CARRIERE (video)
201.24 (10|8)
10) (CAN) - Jeremy TEN (video)
198.50 (9|11)
11) (ITA) - Ivan RIGHINI (video)
195.07 (11|10)
12) (RUS) - Moris KVITELASHVILI (video)
174.25 (12|12)
Approfondimenti
Video
Javier FERNANDEZ - Rostelecom Cup 2014, Mosca - free program
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