Nel fine settimana, Aosta ha ospitato i Campionati nazionali juniores di pattinaggio di figura, in questa stagione opportunamente separati dai cosiddetti “assoluti” disputati a dicembre.
Tuttavia, per motivi futili e privi di effettivo significato, l’accesso alle gare con in palio i titoli è stato consentito solamente agli atleti che a dicembre non avevano preso parte ai Nazionali senior. Va da sé che, dovunque nel mondo, laddove si decida di organizzare le due rassegne nazionali in momenti diversi, la partecipazione è consentita a tutti i pattinatori in regola con l’età, sempre che abbiano intenzione di partecipare o che siano riusciti a qualificarsi.
Per una federazione, capace nel recente passato di elaborare criteri di qualificazione olimpica che hanno impedito al vincitore dei Campionati nazionali di difendere i colori italiani a Sochi, e per una commissione tecnica, che denota oggettive difficoltà nel comprendere il valore per la disciplina del programma corto, relegato a ruota di scorta nel calcolo dei cervellotici ranking, quanto perpetrato in questa occasione rappresenta l’ennesimo “scivolone” e non necessiterebbe di ulteriori commenti. E’ però avvilente constatare come ogni volta che si faccia un importante passo avanti, in automatico se ne debba fare un altro indietro per accontentare interessi di parrocchia e di figure che non hanno la minima percezione di come evolva la disciplina al di fuori dei confini nazionali e che di certo non operano per il bene del pattinaggio italiano.
Quindi, ad Aosta, almeno in campo femminile, sono andate in scena due competizioni. La prima riservata alle ragazze in età juniores assenti nei Nazionali di Torino, la seconda, invece, che ha visto ai nastri di partenza quattro atlete in età ampiamente juniores precedentemente impegnate negli assoluti del Palavela. In sostanza, i vari Rizzo, Palermo, Dalla Torre, Russo, Tagliapietra, Casella, Cristini, Calderone, ecc… non hanno potuto competere per il titolo nazionale juniores.
SETTORE FEMMINILE
La competizione femminile con in palio il titolo juniores è stata vinta da Lucrezia Gennaro (125,65), capace in entrambi i segmenti di gara di imporre una chiara superiorità tecnica rispetto alle avversarie. La tredicenne allenata da Ludmila Mladenova ha confermato i progressi recentemente palesati sugli elementi di trottola, ma soprattutto si è dimostrata per l’ennesima volta la più competitiva e completa sui salti. Peraltro, nel programma corto è stata l’unica a tentare il triplo lutz, riuscendo a completare la rotazione dell’elemento nonostante un atterraggio su due piedi. Nel segmento più lungo di gara, Gennaro ha presentato due doppi axel e quattro salti tripli, tra cui due rittberger e due salchow, cadendo sul primo salchow, ma eseguendo tutto il resto in maniera convincente. La nuova campionessa nazionale juniores diventerà eleggibile per le competizioni internazionali a partire dal 1 luglio del 2015 e, di conseguenza, potrà essere presa in considerazione per la partecipazione al Grand Prix di categoria.
In seconda posizione, si è piazzata una convincente Sara Boschiroli (122,31), quattordicenne bergamasca, che da questa stagione si allena ad Egna in Alto Adige. L’allieva di Silvia Martina ha evidenziato un'importante padronanza di trottole, doppio axel e triplo salchow ed ha presentato nel programma libero una combinazione axel/triplo toeloop, conclusa però con una caduta.
Il podio è stato completato da Giulia Foresti (117,60), leader della competizione al termine del programma corto e migliore in assoluto sulle componenti del programma. Per la quindicenne bergamasca, reduce dal trionfo nella gara nazionale di Egna, fatali si sono rivelate in chiave vittoria una caduta sul primo triplo salchow tentato e un axel singolo di troppo.
A seguire, con tanto di terzo punteggio nel programma libero, si è piazzata la quindicenne di Torino Marta Castagno (115,99), che ha preceduto di misura l’elegante Celine Brunner (114,56), quindicenne altoatesina.
Nella competizione senza titolo in palio, definita gara di qualificazione per i Mondiali junior, è andato in scena l'atteso confronto tra le due sedicenni di Courmayeur Guia Maria Tagliapietra e Sara Casella, entrambe in grado di raggiungere un punteggio che sarebbe valso il secondo posto nei Nazionali di Torino. Alla fine, per un paio di lunghezze, il successo è stato conquistato da Tagliapietra (142,71), dominatrice del programma libero in cui ha presentato due doppi axel e cinque salti tripli, compresa una combinazione triplo lutz/triplo toeloop vicina all'essere completata al meglio. Casella (140,43), dal canto suo, ha surclassato la storica compagna di allenamento sulle componenti del programma e si è imposta nel primo segmento di gara, presentando nella seconda metà della musica una combinazione triplo salchow/doppio toeloop. A conti fatti, analizzando quanto avvenuto nell’intera competizione, sia l’una che l’altra si sono dimostrate superiori alla qualificata concorrenza sia sugli elementi di salto che sulle trottole, tutte indistintamente arrivate al massimo livello a disposizione.
La diciassettenne Micol Cristini (127,09), reduce dalla partecipazione ai Campionati europei, si è dovuta accontentare del terzo posto, staccata di quasi sedici punti dalla vincitrice. Il gap è stato principalmente accumulato nel programma corto. Nell'occasione, infatti, l’unico salto ben eseguito è stato un doppio lutz preceduto dal passo, cui però hanno fatto da contraltare i tentativi di triplo di tutte le avversarie. Il rendimento nel libero è stato, invece, decisamente superiore, come testimoniato dai due doppi axel, dai due tripli toeloop e dai due tripli salchow completati, senza dimenticare il riscontro più alto sulle componenti del programma.
La quasi sedicenne Chiara Calderone (123,36) ha chiuso in quarta posizione, palesando un’interessante padronanza del triplo lutz, ben eseguito in combinazione con un doppio toeloop nel programma libero.
SETTORE MASCHILE
Il protagonista assoluto della rassegna nazionale juniores è stato a tutti gli effetti Adrien Bannister (170,21), salito di colpi in maniera esponenziale rispetto alle precedenti uscite stagionali. Il quindicenne di stanza a Sesto San Giovanni, vincitore di entrambi i segmenti di gara, è stato autore di un programma libero di elevato spessore tecnico e di indiscussa valenza internazionale nel corso del quale ha completato due doppi axel e sei salti tripli, tra cui un lutz di qualità e una combinazione triplo salchow/euler/doppio salchow eseguita nella seconda metà della musica.
Bannister ha inflitto una ventina di lunghezze di distacco al sedicenne scuola Egna Alessandro Fadini (150,99), protagonista di una prima parte di programma libero “strappa applausi”, caratterizzata da un ottimo triplo lutz e dalle combinazioni triplo toeloop/doppio toeloop e triplo salchow/doppio toeloop. Tuttavia, dopo essere caduto su un tentativo di combinazione doppio flip/euler/triplo salchow, ha commesso l’ingenuità di ripetere un terzo triplo salchow e a seguire un terzo doppio toeloop, perdendo per strada ben due elementi di salto.
In terza posizione, si è attestato il quindicenne di Torino Paolo Balestri (143,57), che ha regolato di stretta misura il promettente dodicenne di stanza ad Egna Daniel Grassl (143,02). Il giovanissimo allievo di Lorenzo Magri ha palesato un’intrigante potenziale presentando un programma libero con due doppi axel, due tripli flip, due tripli rittberger e un triplo lutz, tutti in regola con la rotazione. Peraltro, nel programma corto il piccolo Grassl è stato capace di ottenere il punteggio tecnico in assoluto più elevato.
A seguire, si è piazzato il sedicenne bolzanino Marco Zandron (137,63), che ha avuto la meglio sui quotati Nik Folini (135,63) e Simone Cervi (128,75).
Va rimarcato anche l'ottavo posto del sedicenne laziale Olgierd Febbi (125,23), al momento il più competivo tra i pattinatori del Centro Italia.
DANZA, COPPIE DI ARTISTICO, SINCRONIZZATO
Nella danza, i favoriti della vigilia Sara Ghislandi/Giona Terzo Ortenzi (129,35) hanno avuto facile ragione della concorrenza, peraltro depauperata da alcune separazioni avveute in tempi recenti. Gli allievi di Walter Rizzo si sono nettamente imposti in entrambi i segmenti di gara facendo incetta di livelli tre e quattro nella danza libera.
Il posto d’onore è stato conquistato dai progrediti Francesca Righi/Pietro Papetti (108,02), che hanno preceduto i compagni di allenamento presso il Forum di Milano Federica Madaschi/Andrea Alchieri (84,95)
Tra le coppie di artistico, Bianca Manacorda e Niccolò Macii (131,70) si sono confermati campioni nazionali juniores presentando un valido doppio twist e convincenti sollevamenti, ma pasticciando su salti in parallelo e lanciati. Secondo posto per i giovanissimi Irma Angela Caldara/Edoardo Caputo (97,22), coppia di recente formazione apparsa in chiaro progresso.
Infine, nel sincronizzato si sono nettamente imposte le Hot Shivers di Sesto San Giovanni (143,33), davanti alle Ice on Fire di Trento (119.20) e le Ladybirds di Milano (114,29).
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