Vento di rinnovamento nella danza italiana

Vento di rinnovamento nella danza italiana
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Vento di rinnovamento nella danza italiana

La danza italiana sta attraversando una singolare fase della sua storia, per certi versi contradditoria. Da un lato si festeggiano i successi delle coppie di vertice Cappellini/Lanotte e Guignard/Fabbri, entrambe protagoniste di una stagione di elevato profilo, dall’altro si registrano o sono all’orizzonte numerose separazioni che andranno a mutare radicalmente il panorama del movimento.

Nello scorso dicembre, i primi ad abbandonare le velleità agonistiche in coppia sono stati i fratelli Sforza, che hanno preceduto di qualche settimana Victoria Manni e Saverio Giacomelli. Dopo i Giochi Olimpici invernali giovanili è stata la volta di Francesca Righi e Pietro Papetti, vice-campioni nazionali juniores, e, al termine della stagione, anche Misato Komatsubara e Andrea Fabbri hanno deciso di intraprendere strade diverse. Dulcis in fundo, pare sia arrivata al capolinea l’esperienza di Sara Ghislandi e Giona-Terzo Ortenzi, reduci da un brillante percorso in categoria juniores culminato con il decimo posto ottenuto nei Mondiali di Debrecen.

In sostanza, il movimento italiano si appresta ad affrontare la stagione pre-olimpica con due coppie di élite e poche certezze per quanto concerne il resto, se non il fatto che proseguirà l’attività agonistica di Jasmine Tessari e Francesco Fioretti.

La situazione è effettivamente paradossale se si pensa che, in virtù dei risultati archiviati nel 2016, ci saranno a disposizione sei partecipazioni alle tappe di Junior Grand Prix, tre posti per i prossimi Campionati europei e due posti sia per la rassegna iridata juniores che per quella della categoria maggiore. Peraltro, il combinato dei piazzamenti raggiunti nei Mondiali di Boston da Cappellini/Lanotte e Guignard/Fabbri non ha garantito per un’inezia il terzo posto per i Mondiali di Helsinki, che avranno anche valenza di qualificazione olimpica.

Alla luce della situazione, è doveroso interrogarsi sul perché stia diventando sempre più difficile portare avanti progetti duraturi, ma la risposta è di per sé banale. L’attività di alto livello richiede costi ingenti, esclusivamente sulle spalle delle famiglie, e, inoltre, risultati al di sotto delle aspettative vanno sovente a incrinare il rapporto sul ghiaccio, senza dimenticare come l’agonismo comporti prolungati sacrifici e dolorose privazioni. Ovviamente, in questo scenario, la federazione non è in grado di pianificare alcunché e di norma non è parte in causa.

Si annuncia perciò l’ennesimo rimescolamento delle carte in tavola con conseguente nascita di nuove partnership. Al riguardo, in queste ore, stanno iniziando a trapelare le prime indiscrezioni, che in quanto tali vanno prese.

Andrea Fabbri (23 anni) potrebbe fare coppia con Federica Bernardi (24 anni), rimasta ferma per una stagione dopo avere pattinato al fianco di Saverio Giacomelli nel 2014/2015.  Il nascituro sodalizio dovrebbe allenarsi presso l’Agorà di Milano sotto la guida dello staff diretto da Barbara Fusar Poli.

Sempre sul fronte Agorà, qualora divenga ufficiale la separazione dallo storico partner Ortenzi, sarà necessario trovare un compagno per l’ancora diciassettenne Sara Ghislandi. In questo caso, bisognerà tenere conto dell’età della pattinatrice, eleggibile ancora per due stagioni in categoria juniores. Un’intrigante soluzione interna potrebbe coinvolgere il quasi sedicenne Nik Folini, che, quindi, dopo essersi laureato vice-campione nazionale juniores, passerebbe dall’artistico alla danza. Per quanto riguarda Giona-Terzo Ortenzi, non è escluso che possa abbandonare l’agonismo, discorso che vale anche per Sofia Sforza e Saverio Giacomelli.

Victoria Manni potrebbe, invece, pattinare al fianco dell’elvetico Carlo Röthlisberger, che nella passata stagione ha difeso i colori della natia svizzera affiancando Valentina Schär. In questo caso, ci sarebbe la facoltà di decidere per quale paese gareggiare, fermo restando che non sarà possibile prendere parte a competizioni internazionali fino al 22 novembre 2016. Qualora prendesse piede l’ipotesi di difendere i colori elvetici, si tratterebbe dell’ennesima perdita/fuga per il movimento azzurro. L’Italia, nonostante un numero di praticanti ridotto all’osso, ha, infatti, prodotto negli anni atlete di caratura internazionale e, in tempi recenti, si è già concessa il lusso di esportare tre pattinatrici del calibro di Lorenza Alessandrini, Carolina Moscheni e Federica Testa, che hanno trovato rispettivamente casa in Francia, Ungheria e Slovacchia. Peraltro, il connubio Italia-Svizzera non rappresenterebbe una novità, visto che nella parte finale della carriera Pasquale Camerlengo fece coppia con Diane Gerencser gareggiando per l’Italia.

Il diciottenne Leoluca Sforza, dal canto suo, ha deciso di tornare a cimentarsi nel settore coppie di artistico e ormai da diversi mesi si sta allenando insieme alla partner di un tempo Giulia Foresti, diciassettenne bergamasca da un paio di anni di stanza ad Egna in Alto Adige. In passato, il binomio Sforza/Foresti ha già preso parte ai Mondiali juniores ottenendo un tredicesimo posto nel 2013.

Qualcosa bolle in pentola anche tra i giovanissimi. L’ancora dodicenne Lucrezia Beccari, inserita nella primavera del 2015 neo ranghi della squadra nazionale giovanile di danza, non pattina più al fianco di Pietro Turbiglio e, oltre a portare avanti la carriera in singolo, starebbe guardando con interesse al settore coppie di artistico. Non a caso, circolano in rete video di tentativi di salti in parallelo effettuati insieme al sedicenne Paolo Balestri. Tuttavia, se l’interessante operazione dovesse andare in porto, l’inedita coppia torinese non potrà prendere parte a competizioni internazionali fino al primo luglio 2017, data in cui Beccari diventerà eleggibile per gareggiare in categoria juniores.

In conclusione, nelle prossime settimane si attendono novità e ufficializzazioni su diversi fronti, compresi quelli non esplicitamente menzionati. Salvo cambiamenti di rotta, nella stragrande maggioranza dei casi si ripartirà da zero. Chiaramente, la possibilità di poter essere ai nastri di partenza degli imminenti Campionati ISU rappresenterà un importante stimolo per tutti.

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