Daniel Samohin, israeliano di scuola statunitense, ma di origini russe, ha sbancato la Fönix Arena di Debrecen conquistando al termine di un'entusiasmante rimonta il titolo mondiale juniores.
Il diciottenne di stanza in California, nono al termine del programma corto, è stato capace di recuperare ben otto posizioni nel segmento più lungo di gara in cui ha egregiamente completato tre salti quadrupli, cinque salti tripli, compreso un axel, e un doppio axel. Nell'occasione, Samohin, sceso in pista sulle note della colonna sonora del film "Sherlock Holmes", ha stabilito il punteggio più alto di sempre in un programma libero juniores (165.68), strappando il record al nipponico Shoma Uno (163.06, Barcellona - Finale Junior Grand Prix 2014). Peraltro, mai nessuno in passato aveva raggiunto quota 236.65 in una rassegna iridata juniores. Per Israele, si tratta del primo titolo mondiale della storia, che fa il paio con la medaglia d'argento conquistata da Alexei Bychenko negli ultimi Europei di Bratislava.
A margine, non va dimenticato il migliore riscontro di giornata nella somma delle componenti del programma, a testimonianza di una dimensione complessiva che va oltre il valore dei salti presentati. Ciò premesso, è già in bacino di carenaggio la terza tipologia di quadruplo differente in quanto Samohin, allenato da papà e fratello ex pattinatore, completa in allenamento anche il quadruplo rittberger, che si andrebbe ad aggiungere a salchow e toeloop.
A grande sorpresa, la medaglia d'argento è finita al collo del canadese Nicolas Nadeau, autore così come il vincitore del nuovo primato personale e capace di risalire dall'ottavo posto occupato al termine della prima parte di gara. Il diciottenne del Quebec, autore di una sequenza di passi strappa applausi, ha sfoderato due tripli axel da antologia ed ha ben completato sette salti tripli, oltre ad una sequenza di doppi axel. L'unica sbavatura veramente degna di nota ha riguardato il tentativo di quadruplo toeloop, indiscutibilmente corto di rotazione.
Sul gradino più basso del podio contro ogni pronostico della vigilia si è accomodato il sedicenne statunitense Tomoki Hiwatashi, che ha beffato per un'incollatura il russo Alexander Samarin e il più quotato connazionale Vincent Zhou. L'allievo di Alexander Ouriashev, colui che portò Gracie Gold ai vertici mondiali, ha completato nel programma libero un doppio axel e nove salti tripli, tra cui due axel. Ovviamente, come da regolamento, si è visto annullare l'ultimo salto triplo effettuato per via della ripetizione di tre tripli differenti (axel, lutz e flip). L'ingenuità è costata il posto d'onore al pattinatore di origini nipponiche, che avrebbe dovuto eseguire un doppio axel anzichè un triplo flip.
il diciassettenne Samarin, capace di atterrare un quadruplo toeloop in apertura, ha mancato il podio per via di una caduta sul triplo rittberger o in alternativa dei due atterraggi pasticciati dei tripli axel presentati, il secondo tra le altre cose finito in ripetizione. Il quindicenne Zhou, invece, può rammaricarsi per la mancanza di rotazione dei due quadrupli salchow eseguiti, entrambi giudicati sotto-ruotati dal pannello tecnico. Va rimarcato come l'allievo di Tom Zakrajsek sia sceso in pista con la chiara intenzione di eseguire tre quadrupli e sette salti tripli. Rispetto a quanto pianificato è però mancato all'appello il quadruplo toeloop, aperto in volo dopo un paio di rotazioni.
Il russo Dmitri Aliev, favorito della vigilia in contumacia di Nathan Chen e Sota Yamamoto, si è completamente eclissato nel programma libero precipitando dal primo al sesto posto. Il sedicenne di stanza a San Pietroburgo è apparso decisamente affaticato e remissivo per tutta la prova riuscendo a portare a casa "solamente" due doppi axel e sei salti tripli, troppo poco per un contesto qualificato come quello di un mondiale.
A seguire si è piazzato, l'emergente quattordicenne coreano Jun Hwan Cha, che ha mancato per soli ventitrè centesimi il primato nazionale assoluto. Tra i delusi di giornata, oltre ai russi, figura anche il lettone Deniss Vasiljevs non andato oltre l'ottava posizione finale complice un festival di salti corti di rotazione.
L'azzurro Matteo Rizzo, impegnato nella rassegna iridata juniores per la terza volta in carriera, ha archivato un buon tredicesimo posto. In casa Italia, per trovare un risultato migliore nel settore maschile, è necessario tornare al lontano 2003, quando Dario D'Incà fu nono ad Ostrava. Il diciassettenne figlio d'arte, apparso deluso in kiss & cry per la prestazione odierna, ha pescato una giornata negativa sul triplo lutz, storicamente uno dei punti di forza, ed è caduto sul tentativo di triplo axel, degradato a doppio dal pannello. Tuttavia, ha avuto il merito di completare al meglio la combinazione doppio axel/euler/triplo salchow nella seconda metà della musica e, complessivamente, è riuscito ad atterrare un doppio axel e cinque salti tripli. In virtù del risultato di Debrecen e salvo cambiamenti improvvisi di regolamento, l'Italia potrà essere presente con un pattinatore in cinque tappe della prossima edizione del circuito Junior Grand Prix.
CLASSIFICA FINALE
01) ISR - Daniel SAMOHIN
236.65 (9|1) PB
02) CAN - Nicolas NADEAU
224.76 (8|2) PB
03) USA - Tomoki HIWATASHI
222.52 (6|3) PB
04) RUS - Alexander SAMARIN
222.11 (2|5)
05) USA - Vincent ZHOU
221.19 (4|4) PB
06) RUS - Dmitri ALIEV
211.18 (1|7)
07) KOR - Jun Hwan CHA
207.11 (7|6) PB
08) LAT - Deniss VASILJEVS
204.75 (3|9)
09) FRA - Kevin AYMOZ
197.76 (5|11) PB
10) CHN - He ZHANG
195.70 (10|10)
11) UKR - Yaroslav PANIOT
189.50 (15|8)
12) JPN - Shu NAKAMURA
186.22 (12|13) PB
13) ITA - Matteo RIZZO
182.96 (11|17)
14) RUS - Roman SAVOSIN
181.65 (13|14) PB
15) JPN - Kazuki TOMONO
179.61 (20|12) PB
16) CZE - Jiri BELOHRADSKY
178.51 (16|16) PB
17) BLR Yakau ZENKO
174.39 (22|15)
18) JPN - Daichi MIYATA
169.19 (19|18)
19) EST - Aleksandr SELEVKO
166.61 (17|20) PB
20) TPE - Chih-I TSAO
164.25 (14|22)
21) NOR - Sondre ODDVOLL BOE
163.64 (21|19)
22) SUI - Nicola TODESCHINI
161.15 (18|21) PB
23) GBR - Josh BROWN
157.16 (23|23) PB
24) GEO - Irakli MAYSURADZE
154.41 (24|24)
Ultimi in Sport invernali
Giacomel ha le idee chiarissime per l'inverno: Punto alla prima vittoria e alla top five nella generale
Se l'Italbiathlon dovrà rinunciare, per la tappa inaugurale di Kontiolahti, al faro Lisa Vittozzi, nella squadra maschile c'è tanta fiducia con il classe 2000 che punta in alto: Tommaso ne ha parlato a Dario Puppo e Massimiliano Ambesi nel corso della prima puntata di Salotto Bianco.
3