Nathan Chen prenota la finale dominando la tappa di JGP di Colorado Springs

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Figure skating - J.G.p. Colorado Springs 2015

Nathan Chen prenota la finale dominando la tappa di JGP di Colorado Springs

Dopo quasi due anni di digiuno, gli Stati Uniti sono tornati ad occupare il gradino più alto del podio in una prova maschile di Junior Grand Prix. L'artefice del successo è stato Nathan Chen, in passato già capace di imporsi in tre occasioni nel circuito.

La Broadmoor World Arena di Colorado Springs è stata teatro di una dimostrazione di forza con rari precedenti in quanto l'allievo di Rafael Aratunian ha dominato la gara da un capo all'altro infliggendo quasi trenta punti di distacco al più immediato inseguitore e stabilendo il nuovo primato di punti in una tappa di qualificazione (236.76), nonchè secondo riscontro assoluto all-time in una gara juniores di primo livello alle spalle del 238.27 ottenuto dal giapponese Shoma Uno nella finale della passata stagione.

Nathan Chen, dopo essersi imposto con ampio margine nel programma corto, si è ripetuto nel segmento più lungo di gara in cui ha palesato una convincente padronanza di quadruplo toeloop e triplo axel, storico tallone d'achille. A conti fatti, il sedicenne di stanza in California ha completato due quadrupli toeloop e sette salti tripli, compresi due axel, sfiorando, nonostante qualche particolare da rivedere sulla costruzione degli elementi di trottola, le novanta lunghezze sul punteggio tecnico. Chen, sceso in pista sulle note della Sinfonia N.3 di Camille Saint-Saens, ha avuto ampia ragione della concorrenza anche su ciascuna voce delle componenti del programma, ma l'impressione è che ci siano margini di crescita piuttosto evidenti sul lato artistico, rimasto momentaneamente in secondo piano per privilegiare la parte tecnica. Analizzando quanto emerso in Colorado, gli enormi progressi in termini di punti dello statunitense sono principalmente da attribuire ad un diverso approccio sul triplo axel, affrontato con maggiore velocità rispetto al passato, ed alla crescita fisica, che gli sta consentendo di sviluppare maggiore esplosività e di conseguenza di alzare la parabola di salto.

Il posto d'onore, grazie ad una rimonta di ben cinque posizioni, è andato all'israeliano Daniel Samohin, salito di recente agli onori delle cronache per avere rinunciato alla partecipazione al Grand Prix senior optando per la versione junior. Nel programma libero, il diciassettenne nativo di Tel Aviv ha avuto il merito di eseguire al meglio due quadrupli toeloop e, pur cadendo, è riuscito a ruotare anche un quadruplo salchow.

Il giapponese Sota Yamamoto, ritenuto alla vigilia il principale rivale per Chen, si è dovuto accontentare della terza moenta, penalizzato nei due giorni di gara dalle basse percentuali di realizzazione del tripo axel, condicio sine qua non di competitività. Per il quindicenne di Nagoya, indiscutibilmente pattinatore di classe superiore, resta però la soddisfazione di avere completato il primo quadruplo toeloop della carriera in gara, arma che, strada facendo, potrebbe rivelarsi importante per strappare quella qualificazione alla finale ora in bilico. Yamamoto sarà nuovamente della partita nella tappa di Torun, dove troverà Roman Sadovsky, Deniss Vasiljevs e Alexei Krasnozhon, avversari sulla carta alla portata, ma tutti in grande crescita nonchè motivati dopo il positivo incipit stagionale.

Una nota di merito spetta al diciassettenne ucraino Yaroslav Paniot, altro saltatore di eccellenza capace di eseguire nel programma libero un quadruplo toelooop e sette salti tripli, compresi due lutz e due flip. In grado di presentare elementi dall'elevato coefficiente di difficoltà come la combinazione triplo flip/triplo rittberger, l'allievo di Viacheslav Zagarodniuk ha, invece, lasciato a desiderare sulle trottole costruite con superificialità ed eseguite in affanno.

Alle spalle dell'ucraino, attestatosi ai piedi del podio, si è piazzato l'interessante statunitense Tomoki Hiwatashi, che ha vinto la gara riservata ai pattinatori privi del triplo axel e di salti quadrupli.

In virtù del risultato maturato a Colorado Springs, gli Stati Uniti hanno archiviato la vittoria numero 47 in tappe di qualificazione maschili, cui vanno aggiunti sette successi in finale, l'ultimo dei quali ottenuto da Jason Brown nel 2011.


CLASSIFICA FINALE

1) USA - Nathan CHEN    
236.76 (1|1) [4° anno]
2) ISR - Daniel SAMOHIN    
207.17 (7|2) [5° anno]
3) JPN - Sota YAMAMOTO    
203.68 (2|3) [3° anno]
4) UKR - Yaroslav PANIOT    
192.04 (4|4) [5° anno]
5) USA - Tomoki HIWATASHI    
185.66 (6|5) [3° anno]
6) RUS - Daniil BERNADINER    
179.93 (5|6) [3° anno]
7) JPN - Mitsuki SUMOTO    
168.44 (9|7) [2° anno]
8) CRO - Nicholas VRDOLJAK    
168.09 (8|9) [6° anno]
9) KOR - Si Hyeong LEE    
165.78 (10|8) [2° anno]
10) USA - Anthony BOUCHER    
164.33 (3|11) [6° anno]
11) ISR - Artem TSOGLIN    
150.69 (13|12) [5° anno]
12) GBR -  Hugh BRABYN-JONES    
148.04 (12|13) [6° anno]
13) CAN - Antony CHENG    
144.10 (16|10) [5° anno]
14) CHN - Runqi LIU    
143.61 (11|15) [6° anno]
15) AZE - Larry LOUPOLOVER    
130.24 (17|14) [4° anno]
16) CHN - Jiahao LI    
120.52 (18|16) [3° anno]
17) TPE - Micah TANG    
117.93 (15|17) [4° anno]
18) AUS - James MIN    
110.30 (14|18) [2° anno]
19) HKG - Wayne Wing Yin CHUNG    
90.89 (19|19) [6° anno]
20) NZL - Brian LEE    
89.19 (20|20) [3° anno]
21) MAS - Zhi Ming TAN    
75.57 (21|21) [4° anno]
22) INA - Dwiki Eka RAMADHAN    
70.02 (22|22) [4° anno]

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