Finalmente si apre uno spiraglio olimpico per il sincronizzato

L'idea sarebbe quella di garantire l'accesso alla gara a dieci nazioni, selezionate in base a un criterio di qualificazione che verrà stabilito dall'ISU. I primi sei Paesi in classifica al termine dello short-program guadagnerebbero l'accesso al programma libero.

"Riteniamo che il sincronizzato possa attirare un pubblico nuovo e anche giovane, oltre a nuovi fan", ha affermato Marie Lundmark, membro del Consiglio ISU, "si tratta di una disciplina tecnicamente e artisticamente impegnativa e in grado di generare interesse".

Nonostante il livello di qualità della competizione possa risentirne, l'ISU sembra orientata a garantire la qualificazione alla prova olimpica solamente ad una sola squadra per nazione, così come avviene da sempre per il curling. Va da sè, che in Paesi come la Finlandia le eventuali prove di selezione interna rappresenteranno un evento di assoluto valore e interesse.

In linea di massima, l'inserimento del sincronizzato nel programma di gara olimpico non dovrebbe rivelarsi un problema in quanto l'evento si disputa in due giorni con un impegno di poche ore. Considerando che di norma, pattinaggio di figura e short-track si dividono i giorni di gara presso un singolo palazzo del ghiaccio, non sarebbe particolarmente complesso ritagliere lo spazio adeguato.

Il vero problema, superabile con una presa di posizione e un semplice atto di volontà del CIO, è legato al numero degli atleti da ospitare presso il villaggio olimpico. Risulta, invece, irrilevante il numero di allenatori e accompagnatori.

Il responso del Comitato Olimpico Internazionale si conoscerà in primavera.

L'ultima edizione dei Campionati Mondiali si è, peraltro, disputata a Courmayeur con ottimo successo di pubblico. Nell'occasione hanno preso parte all'evento ventitrè squadre in rappresentanza di diciotto nazioni.