Carol Bressanutti conquista il podio nel Golden Bear di Zagabria

Carol Bressanutti conquista il podio nel Golden Bear di Zagabria
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Figure skating - Golden Bear Zagabria

Carol Bressanutti conquista il podio nel Golden Bear di Zagabria

Si è conclusa nel pomeriggio di domenica la venticinquesima edizione del Golden Bear di Zagabria, competizione organizzata dalla federazione croata che vedeva al via anche un paio di atlete italiane.

In categoria senior femminile, il successo, nel rispetto del pronostico della vigilia, è andato alla diciassettenne russa Nikol Gosviiani (175,94). L'allieva di Alexei Urmanov si è facilmente imposta in entrambi i segmenti di gara, destando una favorevole impressione soprattutto sul programma libero in cui ha ben completato un doppio axel e sei salti tripli, compresa un'ottima combinazione triplo flip/triplo toeloop in apertura. Nel complesso, la pattinatrice di stanza a San Pietroburgo ha avuto la capacità di pattinare un disco pulito, commettendo un peccato veniale solo sul salchow, completato doppio anzichè triplo. Nel corto, è, invece, caduta sul tentativo di combinazione triplo flip/triplo toeloop.

In seconda posizione si è piazzata la slovena Dasa Grm (126,57), reduce dal Nebelhorn Trophy di Oberstdorf, che ha preceduto di stratta misura l'italiana Carol Bressanutti (124,50). La ventenne altoatesina, allenata a Bolzano da Lorenzo Magri, ha evidenziato segnali di crescita rispetto alle precedenti uscite confermando la qualità sugli elementi di trottola emersa prepotentemente anche nel Finlandia Trophy. Tuttavia, a causa di qualche problema di troppo sulle rotazioni degli elementi di salto, sovente al limite, e di qualche atterraggio non pulito ha mancato il posto d'onore per un paio di punti, pur avendo realizzato la seconda prestazione assoluta nel programma libero.

Grazie ad Alessia Zardini, altra allieva di Lorenzo Magri, il movimento italiano ha festeggiato un podio anche nella competizione juniores  La giovane ampezzana, quinta al termine del programma corto per via di una caduta sul doppio axel, si è ampiamente riscattata nel segmento più lungo di gara aperto da una pregevole combinazione triplo salchow/doppio toeloop/doppio toeloop. A conti fatti, in virtù del secondo punteggio assoluto nel libero, è arrivato un terzo posto finale dietro allo slovena Pina Umek (110,70) e all'ungherese Bianka Friesz (104,40).

La gara maschile senior, infine, ha visto prevalere il ventisettenne britannico David Richardson (150,92), che ha nettamente preceduto gli ungheresi Kristof Forgo (135,95) e Marko Marton (126,24).

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