Daisuke Murakami e Joshi Helgesson si impongono nella Coupe du Printemps

Daisuke Murakami e Joshi Helgesson si impongono nella Coupe du Printemps
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Figure skating - Coupe du Printemps 2015

Daisuke Murakami e Joshi Helgesson si impongono nella Coupe du Printemps

Il “Patinoire de Kockelscheuer”, situato nell’omonima località lussemburghese, ha ospitato la quarta edizione della Coupe du Printemps, competizione di secondo livello che ha visto ai nastri di partenza diversi atleti italiani.

In campo maschile, la vittoria è andata al giapponese Daisuke Murakami (216,73), capace, pur senza brillare, di imporsi agevolmente in entrambi i segmenti di gara.  L’allievo di Frank Carroll, atleta di caratura internazionale, ha avuto vita facile nel regolare avversari ben distanti dal suo livello tecnico, specie sugli elementi di salto, eseguendo al meglio il compitino nella speranza di ricevere una chiamata per prendere parte ai Mondiali di Shanghai qualora uno degli illustri connazionali fosse impossibilitato a gareggiare. Il ventiquattrenne di stanza a El Segundo ha completato nel programma libero un quadruplo salchow e sei salti tripli, mancando però l’appuntamento con il secondo quadruplo. Peraltro, anche nel primo segmento di gara, il quadruplo salchow è stato completato con l’aiuto di uno step-out, mentre è emersa un’ottima padronanza del triplo axel cui però ha fatto da contraltare qualche patema, non nuovo, sulle combinazioni.

In seconda posizione, si è piazzato il diciassettenne francese Kevin Aymoz (176,62), che ha avuto la meglio sul diciannovenne tedesco Alexander Bjelde (171,82). La lotta per il gradino più basso del podio ha comunque coinvolto anche il diciottenne nipponico Hidetsugu Kamata (170,52), il ventenne finlandese Mathias Versluis (169,89) e il ventiduenne azzurro Maurizio Zandron (169,06), quinto in entrambi i programmi e sesto nella classifica finale. Il ventiduenne bolzanino, alla ricerca del migliore ritmo di gara in una stagione condizionata da problemi fisici, è sceso in pista con l’intenzione di presentare nel libero due doppi axel e otto salti tripli. L’obiettivo è stato quasi coronato in quanto è mancata all’appello solamente la combinazione triplo lutz/triplo toeloop, collocata nella seconda parte della musica e conclusa con una caduta al termine di un triplo toeloop corto di rotazione. Per quanto riguarda il triplo axel, l’esecuzione è stata buona nel primo segmento di gara, mentre l’atterraggio ha necessitato di uno step-out nel programma libero.

Nella competizione juniores si è imposto il francese Adrien Tesson (157,48), che ha preceduto di un’incollatura il giapponese Kazuki Tomono (157,15). In terza posizione si è piazzato il sedicenne Marco Zandron (117,96), che, dopo avere chiuso nelle retrovie il programma corto, ha guadagnato terreno nel libero completando due doppi axel e cinque salti tripli. Sesto posto, invece, per il coetaneo scuola Egna Alessandro Fadini (111,80), che nell’occasione ha provato ad eseguire il triplo axel vedendosi però degradare l’elemento dal pannello.


In campo femminile, è arrivato il successo della svedese Joshi Helgesson (147,66), impegnata nel rifinire la preparazione in vista degli imminenti mondiali di Shanghai. La ventunenne svedese è tornata a tentare, seppure con risultati non idilliaci, la combinazione triplo toeloop/triplo toeloop ed ha parzialmente rivisto la collocazione degli elementi di salto nel programma libero in maniera tale da inserire la combinazione doppio axel/triplo toeloop. La nota lieta è stata rappresentata dalla padronanza del triplo lutz, eseguito tre volte senza particolari problemi. In seconda posizione si è attestata l’opaca giapponese Riona Kato (139,07), che ha regolato la tedesca Nicole Schott (133,35), altrettanto sottotono. La ventunenne altoatesina Carol Bressanutti (121,78), unica italiana in gara, ha chiuso al quinto posto presentando elementi di trottola competitivi, ma confermando qualche problema di troppo sulla rotazione dei salti.

A livello juniores, affermazione per la finlandese Anni Jarvenpaa (126,55), che ha preceduto l’olandese Kyarha Van Tiel (123,62) e le belga, sorella d’arte, Loena Hendrickx (117,72).  La migliore delle italiane è stata Giulia Foresti (102,45), settima.  Sara Boschiroli (96,39) si è piazzata undicesima, Valeria Parma tredicesima (93,56) e Chiara Paganin (73,45) ventitreesima.

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