Yuzuru Hanyu parte da subito con le marce alte, chi potrà contrastarlo?

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Figure Skating - Autumn Classic International 2015

Yuzuru Hanyu parte da subito con le marce alte, chi potrà contrastarlo?

L'atteso debutto stagionale di Yuzuru Hanyu non ha deluso le aspettative di addetti ai lavori e tifosi, che, da ogni angolo del mondo, sono riusciti a seguire la seconda edizione dell'Autumn Classic International grazie alla diretta streaming messa a dura prova dall'impressionante numero di contatti registrati.

Presso l'Allandale Recreation Centre di Barrie, non è mancato lo spettacolo e, se il buongiorno si vede dal mattino, la stagione del campione olimpico si annuncia da urlo. A conti fatti, Hanyu si è imposto in entrambi i segmenti di gara, ma nel solo programma libero è stato capace di infliggere quasi venti punti di distacco al qualificato compagno di allenamento Nam Nguyen, più immediato inseguitore.

Andando a ritroso nel tempo, mai, dalle prime apparizioni in categoria maggiore, il ventenne di Sendai aveva evidenziato una condizione di tale portata fin dall'inizio di ottobre e, osservando con attenzione quanto avvenuto nel segmento di gara odierno, ha impressionato la lucidità con cui, vittima di qualche incidente di percorso, ha saputo cambiare spartito in corsa come in pochi hanno avuto il coraggio di fare in passato.

Il nuovo programma libero, coreografato da Shae-Lynn Bourne sulle note del brano "Seimei", tratto dalla colonna sonora della pellicola giapponese Onmyouji, è apparso curato in ogni minimo particolare e soprattutto ha dato idea di essere particolarmente sentito e vissuto dall'atleta al punto da ricordare le interpretazioni del Romeo+Juliet presentato nell'ormai lontana stagione 2011-2012.

Sul fronte tecnico, non è stato chiaramente raggiunto l'optimum, ma non si è andati nemmeno così distanti. Nella prima metà della musica, Hanyu ha atterrato un quadruplo salchow, un quadruplo toeloop appoggiando la mano sinistra per un istante sul ghiaccio e un triplo flip preso dal nulla. Nella seconda parte, invece, ha dovuto affrontare qualche problema in più. Innanzitutto, è arrivata una caduta sul secondo tentativo di quadruplo toeloop, corto di rotazione e andato in ripetizione in quanto non è stato possibile attaccare in combinazione il doppio toeloop previsto, ma fin qui nulla di strano. In secondo luogo, fatto decisamente più anomalo, gli atterraggi di entrambi i tripli axel non sono stati impeccabili, al punto che nel primo caso la scelta è stata quella di eseguire in combinazione un toeloop doppio anzichè triplo, mentre al termine del secondo tentativo non è stato proprio possibile presentare la combinazione a tre salti chiusa da un euler e da un triplo salchow. A quel punto, Hanyu, che dopo un attimo di comprensibile smarrimento ha iniziato a spingere come un forsennato, si è inventato dal nulla un'inedita combinazione triplo rittberger/euler/triplo salchow e a stretto giro ha eseguito uno dei migliori tripli lutz delle ultime due stagioni. In sostanza, rispetto a quanto pianificato, è venuto meno un triplo toeloop, che, alla luce delle regole in vigore dalla stagione 2014/2015, avrebbe potuto eventualmente recuperare attaccandolo al triplo lutz finale. Per il resto, l'insieme delle trottole, sempre più vicino a diventare un'altra arma illegale, è stato affrontato in assoluta scioltezza, così come la sequenza di passi, che si è però fermata al livello due.  

Alla fine, sia il riscontro tecnico che la somma delle componenti del programma sono scollinati oltre quota novanta, ma il dato più eclatante riguarda la voce "transitions", che ha ottenuto un eclatante 9.10 di media. A tal proposito, nelle gare di primo livello e assimilate (Challenger Series), il solo che è stato capace di spingersi oltre resta Patrick Chan, ma, i più attenti saranno al corrente del fatto che Hanyu non è mai andato oltre il 9.00. Il tutto rappresenta un'ulteriore testimonianza dell'abbondanza, che nel caso di specie non diventa ridondanza, dei passaggi di transizione presenti nel programma.

Considerando il periodo della stagione e la fisiologica crescita dei prossimi mesi, sorge spontaneo domandarsi chi possa realmente pensare di contrastare il fuoriclasse giapponese.

In seconda posizione, con un distacco complessivo di oltre ventisei lunghezze dal vincitore, si è piazzato il diciassettenne canadese Nam Nguyen, oggi non riconfermatosi sui livelli di eccellenza del programma corto. Il campione nazionale in carica non ha trovato una giornata felicissima sugli elementi di salti, sovente salvati grazie alla caparbietà, e soprattutto è apparso completamente fuori giri sugli elementi di trottola. Ciò premesso, in un modo o nell'altro, è comunque riuscito a mettere insieme due salti quadrupli e sette tripli, tra cui due axel. Peraltro, in "ossequio al più illustre compagno di allenamento", ben sei tripli sono stati collocati nella seconda metà della musica. Il piano gara dell'emergente allievo di Brian Orser è parso decisamente ambizioso, ma, tecnicamente parlando, nelle corde. Nel disegno complessivo, resta da capire come e dove possa essere inserito un triplo salchow, che sarebbe l'ottavo salto triplo, sempre che i piani non puntino ancora più in alto.

Il gradino più basso del podio è stato occupato dallo statunitense Sean Rabbitt, andato sopra i duecento punti e oltre le aspettative della vigilia. Come sempre non pervenuto sulla storica nemesi chiamata triplo axel, il ventcinquenne californiano ha avuto il merito di ben completare due doppi axel e cinque salti tripl, che gli hanno consentito di precedere il più quotato connazionale, ma nell'occasione anche più falloso, Alexander Johnson.

L'azzurro Maurizio Zandron, pur non al top della condizione, ha saputo guadagnare una posizione in classifica ottenendo un importante quinto posto. Il ventiduenne bolzanino, lottando con i denti su diversi atterraggi, ha portato a casa due doppi axel e sei salti tripli, tra cui due lutz e due rittberger, ma ha comunque presentato una versione di libero semplificata. Tra le soddisfazioni di giornata, spicca il fatto di essere stato l'unico ad ottenere il livello più alto a disposizione sulla sequenza di passi, senza dimenticare che gli elementi di trottola sono stati ancora una volta ben eseguiti. I 193.55 punti raggiunti a Barrie, da regolamento non avranno valenza di primato personale ufficiale, ma avranno di sicuro un peso importante per il morale e per le intricate dinamiche del ranking nazionale. A margine, entrambi i programmi di gara, compreso il libero odierno su musiche tratte dalla colonna sonora di "The Artist", sono sembrati decisamente azzeccati.


CLASSIFICA FINALE

1) JPN - Yuzuru HANYU
277.19 (93.14|184.05)
2) CAN - Nam NGUYEN
241.10 (86.53|154.57)
3) USA - Sean RABBITT
201.70 (64.75|136.95)
5) USA - Alexander JOHNSON
196.32 (63.27|133.05)
6) ITA - Maurizio ZANDRON
193.55 (62.71|130.84)
3) CAN - Bennet TOMAN
179.30 (64.95|114.35)
7) ARG - Denis MARGALIK
177.31 (59.13|118.18)
8) CAN - Mitchell GORDON
161.41 (53.69|107.72)
9) ESP - Javier RAYA
159.18 (60.26|98.92)
10) POL - Patrick MYZYK
157.73 (57.49|100.24)
11) TPE - Meng-Ju LEE
110.85 (38.61|72.24)
WD) HKG - Leslie IP
(49.35| - )

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