Italia: Eutanasia di un campionato

Serie A - Il campionato riparte e la Rittner Buam cade con il Gherdeina
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F.I.S.G.

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Italia: Eutanasia di un campionato

Seppure non accolte nella EBEL, Renon e Val Pusteria, finaliste della serie A, avrebbero l'intenzione di trasferirsi in ogni caso in Austria e con loro Vipiteno, terza della stagione regolare, e Gardena.

Iniziamo dai fatti: tre estati fa il Bolzano salutò tutti e si iscrisse al massimo campionato austriaco, la Erste Bank Eishockey Liga, vincendolo all'esordio (2013/14) e andando ai playoff nelle due stagioni successive. Tra lo scorso Natale e il mese di gennaio, le due dominatrici della stagione regolare di Serie A, attualmente impegnate nella finale per il titolo, Rittner Buam e Val Pusteria presentarono formale richiesta di ammissione alla stessa EBEL. Consci della difficoltà di ingresso, i dirigenti si mossero anche con i vertici dell'Hockey austriaco per mettere in piedi una sorta di Ebel II con squadre austriache, italiane di prima fascia e di altre nazioni. E oltre alle due squadre sopracitate anche Vipiteno e Gardena mostrarono il loro interesse.

La riunione del Comitato Direttivo della EBEL di ieri avrebbe confermato che valutazioni di sostenibilità economica e soprattutto di bacino di utenza fanno preferire Budapest e Jesenice nel caso o l'Olimpija Zagabria rinunciasse alla partecipazione o la lega si allargasse a 14 squadre. Ciò nonostante sembra che l'ipotesi più probabile sia una EBEL II dove si muoverebbero le prime tre forze del Campionato Italiano e il Gardena. Alla Gazzetta dello Sport, il presidente federale, Andrea Gios ha commentato ""Non possiamo impedir loro di emigrare ma è chiaro che non potranno essere in lizza per il titolo italiano".

Se tutto ciò si verificasse il Campionato italiano, così come lo si è visto in questi anni, sarebbe destinato ad essere ulteriormente ridimensionato. "Non possiamo stare senza Milano, senza la sua storia e la sua passione. Recuperarlo, dopo l’autoretrocessione dello scorso anno, è il primo obiettivo. Ma allo stesso tempo sono fondamentali realtà come Valpellice, col suo sbocco su Torino, Varese, Como o Merano, che mercoledì ha vinto la serie B davanti a oltre 2000 spettatori".

Se già quello attuale è stato un campionato a scartamento ridotto, la realtà che potrebbe presentarsi agli appassionati sarebbè quella di un torneo ancora più povero tecnicamente e incapace di attirare investimenti per sostenerlo.

Come già sostenuto in passato, riteniamo che il movimento dell'Hockey non possa prescindere dalle grandi città del Nord come Torino e Milano, anche se la dirigenza meneghina pone condizioni ("non rinunciamo a nessun club, facciamo crescere i giovani e stiamo molto attenti al discorso stranieri" ha detto il presidente Migliore). e da piazze storiche anche se in questo momento in secondo piano come Merano e Alleghe. Facendo i conti con le reduci dalla serie A (Cortina, Asiago, Fassa, Valpellice), Milano, Merano, Como o Varese, Alleghe si arriva ad un torneo a 8 squadre, 10 a volere essere ottimisti. Lo scenario in ogni caso, e ci perdonino le protagoniste, sarebbe desolante ma da qui bisogna ripartire. Iscrizione garantita solo a fronte della presentazione di piani di sostenibilità economica con un respiro di almeno tre anni, riduzione o raggruppamento delle trasferte (quest'anno nella sola stagione regolare sono state 21) per non pesare sui conti delle società, copertura televisiva per tutto il torneo, ripristino del meccanismo di promozioni e retrocessioni dalla nuova serie B: sono questi gli aspetti sui quali puntare per non chiudere del tutto l'ossigeno all'Hockey italiano.


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