Azzurre da record, ma oggi fa male per Curtoni: "Dovrò digerire queste due gare". Brignone: "Ho fatto il massimo"

Azzurre da record di podi, ma oggi fa male
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Sci Alpinocoppa del mondo femminile

Azzurre da record, ma oggi fa male per Curtoni: "Dovrò digerire queste due gare". Brignone: "Ho fatto il massimo"

Con il podio numero 26 nel super-g delle finali di Soldeu, Federica Brignone e compagne nella storia dello sci azzurro, anche se la coppa di specialità è svanita per la valdostana (ora 3^ nella generale) e la valtellinese. Le parole nel post gara.

Un super-g che fa male, ma lascia anche un record non di poco per la nazionale femminile che riscrive capitoli di storia.

Ventisei podi in una singola annata, come mai era accaduto prima visto che nel 2016/17 si era arrivati a quota 25: è arrivata una Coppa del Mondo, quella conquistata in discesa da Sofia Goggia, mentre il super-g odierno di Soldeu è stato amaro soprattutto per Elena Curtoni, che si presentava col pettorale rosso e il sogno della prima sfera di cristallo in carriera.

Sarebbe stata la seconda consecutiva nella specialità per Federica Brignone, colei che alla fine dei conti è andata più vicina all'obiettivo, chiudendo 2° sulle nevi andorrane: 22 i centesimi a favore di Lara Gut-behrami, anche se alla valdostana non sarebbe bastato vincere per superare la ticinese (che l'avrebbe preceduta di 5 pt). Sono 56 podi, mai nessuna italiana come lei, per la fuoriclasse di La Salle che rimane in piena corsa per il 3° posto nella generale, avendo scavalcato oggi Petra Vlhova (per 44 pt): “In generale come squadra abbiamo perso troppo in alto, diventa poi difficile recuperare quei 3-4 decimi – l'analisi di Fede ai microfoni di Rai Sport – Oggi però sono orgogliosa, ho sciato al mio massimo e non ho tentennato un secondo.

Faccio i complimenti a Lara, è una grande campionessa ed è stato bello giocarsela in cinque, anche se abbiamo lasciato tutte per strada tanti punti. Al tempo stesso, mi spiace per Elena che sicuramente è stata condizionata dalla caduta di ieri: meritava almeno il podio di specialità”.

Commossa nell'immediato post arrivo la valtellinese, che chiude quarta sia nella classifica di discesa che in quella di super-g dopo una grande stagione. Oggi, a maggior ragione con quel pettorale (il 15, l'ultimo del primo gruppo), era davvero difficile pensareb di insidiare Gut-Behrami e Brignone, ma Curtoni meritava certamente di più. “Ho provato a non pensare alla botta di ieri – si è raccontata a Rai Sport la stessa Elena – Ero comunque pronta e carica, forse il numero di partenza non mi ha aiutata, ma vedendo il podio avrei comunque dovuto vincere e sapevo quanto sarebbe stato difficile.

Al tempo stesso ero consapevole di poter fare bene e questo risultato non toglie niente alla bella stagione fatta, anche se ora devo digerire una due giorni complicata. Ci tenevo almeno ad un podio di specialità, ma sono tra le migliori in due discipline mettendo assieme quattro podi (e la vittoria in discesa a Sankt Moritz, ndr). Devo essere contenta, anche se voglio di più”.

Sofia Goggia ha chiuso settima (davanti a Bassino, terza delle quattro azzurre in classifica con Curtoni decima), senza podi in stagione a livello di super-g ma sensazioni ritrovate. “Ho finito solo quattro super-g, ma oggi non ho sciato tanto bene – ammette nell'intervista a Simone Benzoni la neo vincitrice della coppa di discesa – Va bene così, sono punti utili per la WCSL, seppur questa gara fosse bellissima da sciare e si poteva fare di più. Ho faticato a prendere il tempismo giusto, con il pettorale 17 le condizioni magari non erano ideali, ma certo altra storia rispetto a Kvitfjell, mettiamola così.

Il gigante? Sì, ora vado ad allenarmi tra le porte larghe, farò anche la riserva nel team event”.

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