Bassino e Goggia, una festa per due a Trento. Sofia: "Marta è un violino perfetto, io una chitarra elettrica"

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Bassino e Goggia, una festa per due a Trento. Sofia: "Marta è un violino perfetto, io una chitarra elettrica"

Le due campionesse azzurre ospiti oggi al Festival dello Sport. Marta: "Abbiamo due caratteri completamente diversi, ma lavoriamo benissimo". E a sorpresa arriva anche il dt Rulfi.

Con le sfere di cristallo di gigante e domenica conquistate al termine della scorsa stagione, lì in bella mostra nel cuore dell'Auditorium Santa Chiara, Marta Bassino e Sofia Goggia sono state due delle grandi protagoniste della giornata odierna al Festival dello Sport di Trento.

Un ricco approfondimento, a cura di Simone Battaggia e Cristina Fanfoni, per uno degli appuntamenti più attesi della rassegna targata “La Gazzetta dello Sport”, con le campionesse della super nazionale femminile che si appresta ad aprire una grande annata, il prossimo 23 ottobre a Soelden, che si sono raccontate partendo da quanto combinato nella stagione 2020/21. La campionessa olimpica di discesa ha rivissuto il suo rientro a Lenzerheide, un recupero eccezionale per difendere la “sua” coppa, senza poi che fosse necessario gareggiare nell'ultimo appuntamento delle finali. “E' stata una decisione presa assieme al dottor Schoenhuber, del quale mi fido ciecamente, e anche per questo tentativo posso dire che questa sfera di cristallo ha un grande significato per me.

Ho fatto passi da gigante nel giro di appena dieci giorni, avevo solo tre allenamenti sugli sci ma non provavo dolore e sentivo di poter lottare in gara, compensando con la testa alle mancanze fisiche.

Ora sto bene, abbiamo lavorato tantissimo a Saas-Fee (quasi 20 giorni nel solo mese di settembre), vivendo giornate lunghissime, ma anche super proficue anche perchè siamo state fortunate a trovare condizioni top”.

Marta Bassino, che ha vinto quattro gare nella scorsa Coppa del Mondo come la compagna di squadra, ha potuto festeggiare il suo primo grande trofeo con una gara d'anticipo. “Sono partita forte da Soelden e, con le vittorie di Courchevel e Kranjska Gora, ho vissuto un momento magico che ho provato a portare il più avanti possibile nella stagione. Alzare la coppa a Lenzerheide, pur avendola già vinta a Jasna, è stato il momento più bello”.

Domanda su Pechino 2022? Chiedete altro alla cuneese... “Non ci sto davvero pensando, le Olimpiadi sono molto lontane”, e la stessa Goggia ribadisce che “chiaramente sarà l'evento principale per tutti, ma va costruito prima e bisogna fare bene in Coppa del Mondo”.

Cosa accomuna le due stelle azzurre? Risponde Sofia con un concetto molto chiaro: “Nella volontà di lavorare con costanza e grande metodo, l'approccio all'allenamento, mentre sul piano tecnico direi nulla. Marta è perfetta e scende come un violino, io come una chitarra elettrica”. “Abbiamo due caratteri completamente diversi – aggiunge “Bax” - Io più timida, lei più espansiva... d'altronde è Sofia Goggia!”.

E a sorpresa si collega anche il direttore tecnico della nazionale, Gianluca Rulfi, felice di quanto fatto con le sue ragazze in preparazione alla stagione. “Abbiamo lavorato tanto e bene, quasi come in una trasferta sudamericana. Siamo stati fortunati col meteo e ci approcciamo alla Coppa del Mondo con fiducia”.

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