Brignone può chiudere i conti a Lenzerheide: "Attenzione alle svizzere. La coppa generale? Vediamo..."

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Brignone può chiudere i conti a Lenzerheide: "Attenzione alle svizzere. La coppa generale? Vediamo..."

Sabato il penultimo super-g di Coppa del Mondo, parla la valdostana leader di specialità e con la sola Elena Curtoni che può insidiarla. Otto le azzurre al via.

Federica Brignone può chiudere i conti con una gara d'anticipo, in una Coppa del Mondo di super-g che parla solo italiano, con tre azzurre sul podio virtuale della disciplina e sei successi in sette gare disputate nel massimo circuito, con il solo rimpianto legato all'Olimpiade.

Non ci sarà Sofia Goggia, per il week-end di Lenzerheide che terminerà poi domenica con il gigante, pertanto a Brignone basterà terminare davanti a Elena Curtoni, che la segue nella classifica di specialità con 103 punti di ritardo, per festeggiare prima delle finali di Courchevel-Méribel. Sabato (ore 10 lo start) al cancelletto otto azzurre, con Brignone e Curtoni affiancate da Marta Bassino, Nadia Delago, Nicol Delago, Roberta Melesi, Francesca Marsaglia e Karoline Pichler. “E' bello avere tre italiane ai primi tre posti della classifica di specialità, un riconoscimento per la nostra squadra. Stavolta mancherà Goggia, ma sia io che Elena abbiamo voglia di riscatto dopo la gara olimpica che ci ha lasciato un po' di amaro in bocca, perchè eravamo fra le favorite e alla fine non abbiamo ottenuto medaglie – racconta la valdostana alla vigilia - E' una pista molto tecnica, non ci ho mai corso su questo tracciato, perchè quando abbiamo fatto un supergigante nel 2016 valido per la combinata, passavamo in una zona diversa, con un piano che girava da un'altra parte e si ricongiungeva al traguardo, mentre stavolta useremo la pista di gigante che l'anno passato non abbiamo fatto per via della cancellazione a causa del maltempo.

Ci sono tre nevi diverse: in alto neve primaverile dove lo sci sbatte, nella zona centrale diventa più invernale, nella parte conclusiva mi sembra di avere visto linee di barratura che useranno in gigante domenica. Partire alle 10 di mattina vorrà dire trovare quasi sempre sole, è una pista veramente impegnativa, nel primo giro di sciata libera non sapevo in quale direzione andare e non disponiamo di riferimenti perchè è nuova per tutte. Arriviamo a questo appuntamento sulla scorta di una stagione molto bella in supergigante, un tracciato del genere mi va a genio. Sicuramente la fiducia è dalla mia parte, sono riuscita a staccare per tre giorni dopo due mesi che continuavo a girare e adesso sono pronta a lanciarmi nuovamente dal cancelletto.

Le motivazioni non mancano, personalmente mi va a genio il finale di stagione perchè le temperature si alzano, arriva il sole e come tutti gli anni mi sembra che il tempo sia volato. Fra Lenzerheide, Are e Courchevel-Méribel saranno gare fantastiche, qui le svizzere saranno pericolose con Gut-Behrami, Suter, Gisin e Nufer che stanno sciando molto bene. Speranze di classifica generale? Il mio primo obiettivo è finire sul podio della classifica, Shiffrin e Vlhova sono abbastanza in vantaggio rispetto a me (204 pt, ndr), per impensierirle avrei dovuto tornare da Crans-Montana con qualche punto in più, però la partita si chiuderà domenica 20 marzo, sognare in grande non costa nulla anche se sappiamo che sarà molto difficile”.

E' motivante a questo punto della stagione sapere di giocarmi qualcosa di importante con una compagna di squadra forte come Federica – aggiunge Elena Curtoni a fisi.org - Sono chiaramente distante in termini di punti, ma gareggerò cercando di avere il migliore approccio possibile, tireremo le somme al traguardo. Ho voglia di riscatto dopo il supergigante olimpico, ma bisogna voltare pagina e guardare avanti, la pista è tecnica e mi piace molto. C'è un bel muro e un po' di dossi, mi piacciono i tracciati che ti mettono in sfida.

La stagione è stata sicuramente positiva, anche se non sono super soddisfatta, in discesa ho lasciato qualcosa in giro, avevo le carte in regola per fare qualcosa di meglio, non sono mai riuscita a mettere insieme una gara. L'unica volta mi è riuscito a Pechino, dove sono arrivata quinta. In gigante ho fatto maggiore fatica rispetto al passato, lì gli obiettivi sono diversi e lo disputo come allenamento propedeutico, so che posso crescere anche fra le porte larghe. Se ho fatto una scommessa con Federica? Le avevo detto che in questi due giorni non le avrei parlato, ma siamo addirittura capitate sulla stesso piano in albergo...

Scherzi a parte, c'è poco da dire fra di noi, ci conosciamo da tantissimi anni”.

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