L'analisi della bergamasca, sesta nel secondo super-g di Sankt Moritz e per la prima volta giù dal podio in cinque gare di velocità. "Avrei dovuto fare di più". Seconda nella generale, Sofia si presenterà sulla Oreiller-Killy con due pettorali rossi.
Domenica 12 Dicembre 2021
Fa strano considerarlo un risultato al di sotto delle attese, ma l'impressionante ruolino di marcia di questo avvio di stagione ci ha fatto subito pensare che Sofia Goggia non sia riuscita ad esprimersi ai suoi livelli nel secondo appuntamento di velocità a Sankt Moritz, in un super-g completamente differente rispetto a quello del giorno precedente, dove la fuoriclasse azzurra è arrivata ad un soffio da Lara Gut-Behrami.
Se per la ticinese la giornata odierna è stata chiaramente da dimenticare con il volo finito oltre le reti e uno “zero” pesante in ottica Coppa del Mondo (fortunatamente non dovrebbero esserci danni particolari a livello fisico, anche se si attende una diagnosi definitiva da Swiss-Ski), il sesto posto non è certo da buttare per Sofia, considerato che ora la bergamasca è di nuovo pettorale rosso in solitaria, con 40 punti su Gut-Behrami e 43 su Brignone, e sempre più seconda nella generale, a soli 90 punti da Mikaela Shiffrin.
E all'orizzonte si prospettano altre due gare veloci, a Val d'Isère sabato e domenica prossima, su quella Oreiller-Killy dove Goggia fu seconda e prima in discesa. “Lo sci è anche questo, oggi non era la mia gara – ha raccontato a Rai Sport la campionessa olimpica – Una gara con partenza abbassata e condizionata dal vento, che ha soffiato più in alcune discese che in altre, ma io ho da recriminarmi di aver sbandato prima del terzo intermedio, sono arrivata con poca velocità, motivo per cui ho perso così tanto.
Peccato perché, nonostante un sesto posto, non sono soddisfatta di me stessa, so che posso fare di più. Adesso andremo in Val d'Isère, prima però ci allenremo a Sestriere”.
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