Goggia si sente di nuovo libera, Sofia dopo il primo allenamento di gigante in Val Senales: "E' bellissimo"

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Goggia si sente di nuovo libera, Sofia dopo il primo allenamento di gigante in Val Senales: "E' bellissimo"

Giornate molto importanti per la bergamasca, prima di pensare al lungo blocco di lavoro negli Stati Uniti. Oggi ha affrontato la tostissima "Leo Gurschler" e i riscontri sono stati molto positivi. Non la vedremo a Soelden ma... ecco il suo bocca in lupo alle colleghe che apriranno la Coppa del Mondo tra poche ore.

Si era temuto, inutile nasconderlo, che almeno la prima parte di stagione sarebbe stata molto complicata per Sofia Goggia.

Quel dolore continuo nel corso degli allenamenti estivi preoccupava non poco, tanto che ad inizio settembre la campionessa olimpica ha deciso di farsi operare, rinunciando alla trasferta a Ushuaia, togliendo i mezzi di sintesi dalla gamba destra rotta il 5 febbraio cadendo in allenamento sulla “Casola nera” di Pontedilegno.

Poco più di un mese ai box, poi la ripresa con calma in Val Senales ma, già dal secondo blocco di lavoro sulle stesse nevi altoatesine, cominciato martedì scorso (nel frattempo Sofia è andata anche a vedersi il docufilm sulla Valanga Azzurra omaggiando con la sua presenza quei grandissimi campioni), le sensazioni sono tornate ad essere quelle giuste.

L'ha confessato quest'oggi la stessa 31enne bergamasca, tornata a fare sul serio in allenamento tanto da affrontare i pali di qualche giro di gigante su una pista impegnativa come la “Leo Gurschler”. Mancano 50 giorni al debutto inedito in quel di Beaver Creek, prima ci sarà da mettere tanti km nelle gambe a Copper Mountain, affrontando praticamente un mese in Colorado. E Sofia potrà andarci con una fiducia differente: “Grazie a chi c'è stato, c'è e ci sarà. E poi... sono tornata sulla neve, tornata nel mio habitat – ha scritto su instagram la stella azzurra - Il percorso per tornare davvero dove voglio io è lungo, ma non ho mai avuto paura di chinare il capo, rimboccarmi le maniche e lavorare sodo.

Affrontare come ho affrontato il mio primo giorno di gigante, al quinto di sci post infortunio sulla pista Leo Gurschler, detta anche “u'precipiziu”, mi fa sorridere il cuore. Ho temuto il peggio in questi mesi, ma è proprio ora che mi rendo conto di quanto io abbia voglia di sciare e di quanto sia bello essere di nuovo qui. Tanto, tantissimo. Un in bocca al lupo a chi uscirà dal cancelletto di Soelden domani e dopo”.

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