Holdener guarda oltre Soelden: "Recupero difficile, ma sarebbe potuta andare molto peggio"

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Sci Alpinocoppa del mondo 2020/21

Holdener guarda oltre Soelden: "Recupero difficile, ma sarebbe potuta andare molto peggio"

La svizzera proverà ad esserci per l'opening, ma solo pochi giorni prima del gigante del 17 ottobre capirà se potrà rimettere gli sci dopo la frattura al perone.

Un recupero difficile, ma non impossibile. Solo lo scorso 4 settembre, in allenamento a Saas-Fee, Wendy Holdener si procurava la frattura non scomposta della testa del perone destro. Quattro settimane esatte più tardi, la svizzera ha già tolto (con qualche giorno d'anticipo) le stampelle e conta il periodo, breve, che la separa dal ritorno sulla neve; l'opening di Soelden è ormai vicinissimo (17 ottobre), ma la prossima settimana si capirà se i medici daranno l'ok alla polivalente elvetica per rimettere gli sci e provare ad esserci per il primo gigante della stagione 2020/21.

Dovesse andare male, appuntamento praticamente certo con il parallelo di Lech/Zuers, quattro settimane più tardi: “Solo poco prima di Soelden decideremo con i medici se potrò tornare in pista – ha spiegato Wendy al “Blick” - Sarà difficile, ma voglio tenermi la possibilità di esserci. Anche per me, logicamente, valgono le sei settimane richieste da un osso rotto per guarire”.

Tornando sull'infortunio, Holdener ha raccontato di aver provato a rialzarsi e ripartire, capendo però che il ginocchio destro non avrebbe retto: “Ho avuto bisogno di tempo per accettare questo stop, ma posso anche dire di essere stata molto fortunata di non aver subito qualcosa di molto più grave. Forse mi mancherà Soelden, ma tutto potrebbe essere peggiore e la stagione è molto lunga”.

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