I dubbi di Shiffrin, una Gut-Behrami che vede St. Moritz e ha "ritrovato fiducia". E le azzurre se la giocano

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I dubbi di Shiffrin, una Gut-Behrami che vede St. Moritz e ha "ritrovato fiducia". E le azzurre se la giocano

E' una Coppa del Mondo femminile apertissima, dopo quanto accaduto alla superstar americana che, nelle scorse ore, ha confermato come non vi sia alcuna certezza sul suo rientro, a questo punto impossibile prima di gennaio. Mentre Goggia e Brignone puntano ai super-g del prossimo week-end, ecco la detentrice della sfera di cristallo che ha messo da parte i problemi al ginocchio e con i due podi di Beaver Creek può sorridere. "Avrei messo la firma per questi risultati in Colorado, ora sono davvero contenta di tornare a gareggiare in Svizzera", ha raccontato alla RSI.

Si va verso un altro week-end di gare da brivido, per il circo rosa reduce dall’opening di velocità a Beaver Creek e che proporrà due super-g tecnicamente interessantissimi in quel di Sankt Moritz.

Gare cruciali per cominciare a delineare una situazione, quella della Coppa del Mondo generale, rimescolata dal crac di Shiffrin a Killington e che ha visto Lara Gut-Behrami, che aveva cominciato malissimo con il forfait di Soelden e la prestazione decisamente sottotono nel gigante di fine novembre sulla “Superstar”, rientrare subito in quella che potrebbe essere una lotta aperta a molti più nomi del previsto (con Camille Rast al comando), compresi quelli delle punte azzurre e chiaramente di Federica Brignone in primis.

Restano da capire tante cose, anche la continuità di Goggia nelle due discipline veloci in attesa di rivederla in gigante come la bergamasca ha già preannunciato per gennaio, intanto la detentrice del trofeo più importante ha lanciato un segnale molto chiaro con il 3° e il 2° posto tra discesa e super-g sulla “Birds of Prey”: il ginocchio sinistro non sembra dare più problemi alla fuoriclasse di Comano, che alla RSI, nel post gara di domenica, ha parlato di “un week-end positivo, perché avrei firmato per ripartire da due podi. Ho fatto fatica in cima in un super-g dove c’erano ampi spazi, poi dal secondo intermedio sono riuscita a cambiare ritmo.

Per me era importante ritrovare fiducia sugli sci, sono contenta anche di avere due gare in Svizzera”.

Sabato e domenica a Sankt Moritz, dove ben 16 anni fa Gut-Behrami ottenne la prima delle sue quarantacinque vittorie in Coppa del Mondo: era il 20 dicembre 2008, ovviamente nel “suo” super-g, su quella pista che nella seconda parte della stagione precedente, a febbraio, la vide cogliere un clamoroso podio in discesa, cadendo all’arrivo e facendosi scoprire come uno dei talenti che poi avrebbe scritto pagine leggendarie di questo sport.

In Engadina, Lara ha vissuto gioie e dolori, dalle nuove vittorie in discesa (nel 2015) e in super-g (nel 2021), nel secondo caso cadendo malamente il giorno successivo, per non parlare della rottura del crociato rimediata nel riscaldamento della prova di slalom della combinata mondiale, nel 2017.

Abbiamo accennato di una coppa apertissima anche perché, come detto, Mikaela Shiffrin la rivedremo, se le cose andranno nel verso giusto, solo ad inizio 2025 (con le gare tecniche di Kranjska Gora prima opportunità, il 4-5 gennaio): intervistata da Ski Racing Media, la cinque volte vincitrice della sfera di cristallo assoluta ha confermato che non c’è ancora un tempo di recupero chiaro dopo quanto accaduto nel finale di quella 2^ manche del gigante di casa che avrebbe potuto consegnarle la vittoria n° 100 in CdM. La profonda ferita all’addome ha costretto la fuoriclasse USA a subire un nuovo piccolo intervento giovedì scorso e “non so proprio quando tornerò, dipende da come migliorerò nelle prossime settimane e mesi – ha spiegato ai colleghi americani Mikaela, lasciando dubbi sull’intero prosieguo dell’annata – Non ci sono infatti molti precedenti su questa tipologia di infortunio nello sci, è difficile capire come il muscolo possa sopportare le forze che si creano in pista, penso che ogni giorno avremo una visione più chiara e forse tra un paio di settimane potremo fare un piano”.

Shiffrin ha ribadito di sentirsi fortunata perché quella perforazione subita “è arrivata vicinissima al colon. Si tratta di un taglio profondo che ha causato un trauma muscolare molto importante. Sulla ferita non è stato possibile drenare il liquido in modo che potesse guarire, quindi c’è stato questo intervento chirurgico”.

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