Il talento Grenier è finalmente sbocciato, 49 anni dopo l'ultima canadese in gigante: "E' irreale"

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Il talento Grenier è finalmente sbocciato, 49 anni dopo l'ultima canadese in gigante: "E' irreale"

La perla sulla Podkoren di Kranjska Gora (con miglior tempo in entrambe le manches!) lancia la 26enne dell'Ontario in una nuova dimensione: al primo podio fa subito centro, ma è tutt'altro che una sorpresa. Vlhova, alla settima top 3 in stagione senza vincere, sarà rivale tostissima anche domenica (e arriverà il riscatto di Shiffrin e Gut-Behrami?).

Un talento “certificato”, tanto che gli addetti ai lavori in primis non si spiegavano come, al di là di qualche infortunio, Valérie Grenier non fosse ancora salita su un podio di Coppa del Mondo.

Oggi quel giorno è arrivato e subito col botto, ovvero vincendo uno dei giganti più difficili della stagione, quello di Kranjska Gora: non è un caso che la classe '96 canadese sia riuscita nell'impresa sulla “Podkoren”, dove un anno fa conquistò il suo miglior piazzamento tra le porte larghe, quarta ad un soffio da Marta Bassino che oggi ha battuto nel quinto appuntamento stagionale di specialità.

Valérie aveva messo assieme sinora due top five in super-g, tra Lake Louise e Cortina nell'annata 2018/19, poi dopo quel 4° posto in Slovenia, ecco il 5° di Semmering nell'ultima settimana del 2022, ma col dubbio di poter fare ancora meglio visto che il giorno prima era stata squalificata (per la norma relativa al rispetto dei tempi di partenza, con lo staff canadese che aveva ammesso l'errore dell'atleta) al termine della prima manche, quando era già vicinissima a quel podio.

Un trionfo storico, quello odierno a Kranjska Gora, visto che la nazionale femminile del Canada non trionfava in un gigante di Coppa del Mondo da 49 anni, quando Kathy Kreiner si impose a Pfronten, un paio di stagioni prima del suo trionfo olimpico a Innsbruck '76.

Non ho parole, non riesco ancora a crederci – tutto lo stupore della 26enne nordamericana ai microfoni FIS nel post gara – È un sogno che si avvera, lo desideravo da così tanto tempo...

Sono così felice anche perchè è un successo condiviso con tutte le ragazze qui con me, qualcosa di irreale. Sì, sono davvero orgogliosa di me stessa, stavo così bene ed ero così rilassata prima della seconda manche, non vedevo l'ora di partire...”.

Se Marta Bassino ha infilato il settimo podio consecutivo in gigante (due nel finale della scorsa stagione, cinque in quella attuale), sette è anche il numero delle top 3 nel 2022/23 di Petra Vlhova, senza vincere. A pensarci è davvero incredibile, anche se la slovacca dà l'impressione di aver perso qualcosina in slalom, mentre in gigante è capace di super manche come la seconda odierna.

Domenica sarà pericolosa per tutte, come Lara Gut-Behrami, seconda a metà gara e alla fine quinta, a meno di due decimi dal secondo posto di Bassino (alla quale deve recuperare 83 punti per il sogno coppa di gigante), e Mikaela Shiffrin, sesta alle spalle della ticinese e magari con qualche tossina da smaltire, anche perchè non va sottovalutato l'impegno tra fine 2022 e inizio 2023, con tanto allenamento dedicato allo slalom.

Tra poche ore, il nuovo tentativo di aggancio a Lindsey Vonn.

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