L'incanto di Fede nel tempio della Karl Schranz: "Ora mi diverto ancora di più, il super-g è speciale"

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L'incanto di Fede nel tempio della Karl Schranz: "Ora mi diverto ancora di più, il super-g è speciale"

Brignone e un super-g perfetto a St. Anton, per una vittoria che abbatte altri primati e riapre pure la lotta per la classifica di specialità, con la valdostana vicinissima a Curtoni e Mowinckel. Bassino, ottava: "Non sono troppo contenta, ma domenica ci riproviamo".

E' ancora Italdonne da sogno, per la sesta volta in stagione sul gradino più alto del podio, con quattro atlete diverse.

Al club si aggiunge lei, la sciatrice azzurra più vincente della storia, di nuovo in solitaria (21 a 20 rispetto a Sofia Goggia) e capace al tempo stesso, con l'autentico dominio inscenato nel super-g di St. Anton, nel tempio della “Karl Schranz”, di raggiungere Isolde Kostner a quota 51 nel computo dei podi.

Inoltre, come ricorda il collega Massimiliano Ambesi, la 32enne valdostana diventa la prima donna italiana a conquistare almeno una gara in otto stagioni consecutive di Coppa del Mondo, dal primo sigillo di Soelden 2015 ad oggi.

Una nazionale che forse complessivamente oggi non ha raccolto il risultato di squadra sperato, con l'uscita di Sofia Goggia e delle sorelle Delago e la gara difficile di Elena Curtoni, 13esima, ma piazza due atlete in top ten con Marta Bassino ottava e sei nelle venti, visto che Melesi, Pirovano e Pichler portano a casa un bel super-g.

E attenzione perchè Brignone rientra subito in corsa (e sono state appena disputate 3 delle 9 prove in calendario) per quella coppa di specialità che ha già conquistato nella scorsa stagione, a soli 11 punti da Curtoni e Mowinckel, al comando ex-aequo con 140 lunghezze. “E' stata una grande gara – il primo commento di Fede ai microfoni di Rai Sport – ma all'Ice Fall sono andata lungo e ho sentito scendere la velocità. Mi sono resa conto, però, di aver fatto un'ottima parte finale osando tanto, poi è stata una sofferenza (con le condizioni migliorate decisamente in termini di luce) visto che ai primi due intermedi tante atlete erano lì.

Mi sono ritrovata? Io mi diverto sempre a sciare, amo tantissimo questo sport, ma è ovvio che ora che sono in fiducia e faccio ciò che voglio, mi diverto ancora di più perchè ho voglia di rischiare e questo fa la differenza. Pur facendo solo un giorno sugli sci lunghi dopo Sankt Moritz, oggi sentivo di poter andare a tutta. Il super-g è sempre stata la mia disciplina preferita sin da bambina, serve tattica e qui a St. Anton abbiamo trovato un po' di tutto”.

Domenica gara bis, anche se il meteo è previsto in peggioramento: “Il super-g è talmente variabile... magari sarà tracciato molto differente (oggi, ancora una volta, vittoria azzurra su disegno di Giovanni Feltrin) e cambierà il terreno. Spero di trovare lo stesso feeling, intanto mi godo questa vittoria”.

Marta Bassino, ottava, avrebbe potuto raccogliere molto di più, lei che fu seconda qui due anni fa, ma il pettorale 2 certamente ha inciso in negativo per la cuneese, come si temeva alla vigilia: “Non ero contenta già appena arrivata, oggi era difficile trovare il compromesso giusto, ma cerco qualcosa di positivo per domani. La caduta di Sofia? Preferisco non guardarla... ma per fortuna sembra tutto ok”, il commento della leader di specialità in gigante, sempre ai microfoni di Rai Sport dove è intervenuta anche Elena Curtoni, chiaramente delusa. “Ho sbagliato un po' ovunque, il feeling era strano e non sono per nulla contenta. Domani altra gara, si volta pagina”.

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