Marta mondiale, emozione pura: "Una sofferenza unica, che bello l'abbraccio con Shiffrin"

Marta mondiale, emozione pura: 'Una sofferenza unica, che bello l'abbraccio con Shiffrin'
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Marta mondiale, emozione pura: "Una sofferenza unica, che bello l'abbraccio con Shiffrin"

Le prime impressioni della nuova campionessa del mondo di super-g: una Bassino unica, in pista e fuori nella sua semplicità. Le parole di Curtoni (amarissima), Goggia e Brignone.

Il terzo titolo della storia iridata azzurra in super-g, dopo quella leggendaria doppietta di Isolde Kostner tra Sierra Nevada '96 e Sestriere '97.

Marta Bassino regala un'altra giornata indimenticabile agli appassionati dello sci italiano, prendendosi la seconda gara femminile di questo Mondiale, con un autentico dipinto sulla “Roc de Fer” di Méribel, per battere una leggenda come Mikaela Shiffrin e conquistare il suo secondo titolo iridato (dopo il parallelo di Cortina 2021).

Non ha ancora vinto in CdM nella disciplina, ma tutti sapevano che oggi ce l'avrebbe potuta fare la cuneese, nonostante il chiaro svantaggio nella parte alta di scorrimento. Poi, un'autentica magica: “Voglio attendere fino alla fine, sono felicissima ma che ansia vederle scendere tutte davanti, visto che in alto ho preso tantissimo – aveva detto a caldo Marta ai microfoni di Rai Sport, prima di poter esplodere e raccontarsi con maggior tranquillità, dopo l'ultimo brivido regalato da Alice Robinson col numero 30 - Penso di aver fatto un bel pezzo finale, è stato molto bello l'abbraccio con Mikaela, davvero molto carina.

In generale, è stato un patimento viverla così, ma ora sono felice anche se ammetto di dover ancora realizzare bene quanto successo. Prima vittoria in super-g, proprio qui ai Mondiali: è incredibile, ma ho solo pensato a sciare come so, pur avendo tutto ben chiaro in testa dalla ricognizione. Fa sempre la differenza spingere ogni curva e oggi è un'emozione diversa dal parallelo di Cortina, qualcosa di più forte.

Il coronamento del lavoro e della costanza che serve per arrivare a questi livelli, ora dovrò riposarmi e poi allenamento a Les Menuires per preparare parallelo e gigante”.

Sofia Goggia, undicesima, è parsa in palla considerato che oggi per lei si trattava di un super-g abbastanza complicato. Verso la discesa di sabato, dove sarà la grande favorita, si può sognare il clamoroso tris con le tre campionesse del movimento azzurro: “Ho disputato una prova abbastanza solida – il commento della bergamasca, sempre nell'intervista con il collega Simone Benzoni – Non posso lamentarmi per oggi, anche se lungo la pista ci sono state tante imperfezioni. Ho faticato a trovare il feeling in alto, poi buone curve che mi lasciano ben sperare per la discesa.

Complimenti a Marta, è un avvio super che dimostra come la squadra lavori nella direzione giusta”.

Elena Curtoni è a terra, nell'intervista del post gara in casa Rai Sport. Oggi la valtellinese sognava la prima medaglia mondiale, è andata di nuovo male con un 15° posto amarissimo: “Non c'era tanta velocità, ma realmente non so bene cosa sia andato storto. La discesa? Per fortuna ho un'altra chance, ma è ancora presto per digerire questa giornata”.

Siamo tutte vicine su un tracciato che è risultato facile, anche se pensavo proprio il contrario come vi avevo detto dopo la ricognizione – l'analisi di Federica Brignone, alla fine ottava – Ho sbagliato in fondo, ma rispetto a due giorni fa è andato tutto un po' diversamente. Non farò la discesa, non mi vedrete domani in prova e ora andrò a preparare il gigante”.

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