Tutto il sorriso di Shiffrin: "Marta perfetta, per me un argento di livello". Huetter e Lie, che storie mondiali

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Tutto il sorriso di Shiffrin: "Marta perfetta, per me un argento di livello". Huetter e Lie, che storie mondiali

Courchevel Méribel: le altre voci del podio di un super-g mondiale a firma Bassino, a partire dalla statunitense che coglie la medaglia n° 12 in una rassegna iridata, mettendo subito da parte la delusione della combinata. Per l'austriaca e la norvegese, in coabitazione sul terzo gradino del podio, una rinascita bellissima. E fanno paura per la discesa...

C'è chi parla(va), pure tra i colleghi, di una Mikaela Shiffrin in crisi nei grandi eventi, dopo l'amarissima uscita, praticamente a 3 porte dalla conclusione con l'oro vicinissimo, nella combinata di lunedì.

Fa semplicemente sorridere, basandosi solo sul disastro olimpico (quello sì, ma per mille motivazioni di natura tecnica, in primis), guardando il palmares di questa inimitabile campionessa che di titoli mondiali ne ha già conquistati sei e oggi, guarda caso, è andata vicinissima al settimo.

Undici centesimi l'hanno divisa da una Marta Bassino straordinaria, l'unica in grado di battere la fuoriclasse a stelle e strisce nel super-g iridato di Méribel; proprio la regina Mikaela è stata una delle prime ad andarsi a congratulare con l'azzurra, lei che era scesa subito dopo la cuneese e, probabilmente, aveva già capito che quella prova sarebbe stata vincente, anche se Shiffrin ammetterà poi ai microfoni di Eurosport di aver atteso tante discese visto l'equilibrio di una gara tiratissima, aperta a molte atlete come ha dimostrato Alice Robinson col numero 30, ancora linea per successo e podio sino alle ultime due curve.

Medaglia n° 12 per la classe '95 di Edwards ai campionati del mondo (6 ori, 3 argenti, 3 bronzi), che negli ultimi tre super-g iridati ha concluso prima, terza e seconda...

Ho imparato dal super-g della combinata – le prime parole di Shiffrin a Eurosport – ovvero essere più aggressiva tatticamente, su un pendio comunque non facile dove ci vuole rispetto perchè ci sono tanti movimenti. Siamo tutte vicine ed è stata una gara di alto livello, elettrizzante fino all'ultimo con tante atlete in lotta. Ho visto Marta prima di me, sembrava proprio nella sua “ride zone”, pulita e perfetta”.

Ora gigante e slalom per la statunitense, che non farà la discesa, a differenza di Cornelia Huetter e Kajsa Vickhoff Lie che saranno due autentiche mine vaganti, se non qualcosa di più, per la gara di sabato.

Il bronzo di quest'oggi, ex-aequo a 33 centesimi da Bassino, toglie pressione ad entrambe che non erano mai salite su un podio nei grandi eventi, ma con storie tostissime alle spalle.

A partire da quella dell'austriaca, che a 30 anni è solo al suo secondo Mondiale dopo i mille problemi alle ginocchia. E per il Wunderteam sono già quattro medaglie, anche se manca l'oro (e le donne non hanno ancora vinto in stagione): “Per una volta, finalmente, non ero nervosa ma davvero rilassata al via – il commento di “Conny” - Dopo tanti problemi, oggi per me è una giornata bellissima, ma da qualche giorno mi sentivo davvero bene”.

E Kajsa Vickhoff Lie, dopo il ritorno su un podio di coppa a Cortina, poco meno di due anni dal tremendo infortunio di Passo San Pellegrino, oggi è bronzo in un Mondiale e... non si accontenta: “Ho fatto il contrario del super-g di lunedì – racconta, sempre ai microfoni di Eurosport – Sono riuscita a spingere tanto da subito, oggi per me è come vivere un sogno, peccato solo aver commesso un errore in fondo visto che non sono andata nemmeno lontana dalla vittoria.

Sabato ci sarà un'altra chance in discesa”.

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