Parola di Anna: "Non ho mai amato nulla quanto lo sci, ma era arrivato il momento di fermarsi"

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Sci Alpinol'addio di una fuoriclasse

Parola di Anna: "Non ho mai amato nulla quanto lo sci, ma era arrivato il momento di fermarsi"

L'addio di Anna Veith, maturato nel tempo e con la voglia di vivere un futuro differente. "Il momento più emozionante? Il super-g di PyeongChang, c'erano mille incognite dopo l'infortunio".

Ho vissuto il mio sogno d'infanzia e sono felice così, di aver concluso una carriera con tanti successi e gioie. Sono convinta della mia scelta al 100%”.

Parole di Anna Veith, direttamente dall'hotel ARX di Rohrmoos (che gestisce assieme al marito Manuel), alle porte di Schladming, nella serata dell'annuncio ufficiale di addio allo sci agonistico. Intervistata da Alexandra Meissnitzer, in diretta tv su ORF1, la fuoriclasse salisburghese ha lasciato oltre 8 mesi dopo Marcel Hirscher, praticamente alla stessa età e con pochi rimpianti, nonostante i mille infortuni che hanno certamente tolto ad Anna la possibilità di rimpinguare un palmares già straordinario e tracciato ancor prima di compiere 26 anni.

Proprio Hirscher le ha regalato un video messaggio di ringraziamento per quanto fatto nella carriera, così come le grandi rivali Maze e Hoefl-Riesch, così come l'amica Lara Gut-Behrami. Una carriera ripercorsa in pochi minuti e una certa serenità d'animo ufficializzando l'addio: “Le ragioni del ritiro sono molteplici, lo sci è stato al primo posto per tanti anni e posso dire di non aver mai amato nulla quanto questo sport. Ora sono cambiate le priorità e penso fosse giusto fermarsi, anche perchè lo scorso inverno ho fatto tutto il possibile per trovare fiducia e risultati, ma non sono riuscita ad arrivare dove avrei voluto.

Non so cosa succederà, ma di certo non vedo l'ora di farlo e... no, non sono ancora incinta”, ha risposto Anna per cancellare le voci su una possibile gravidanza che in Austria le viene affibbiata ormai da anni.

Il bilancio è chiaramente condizionato dagli infortuni, in primis quello terribile di Soelden del 21 ottobre 2015, ma con un titolo olimpico, tre ori mondiali e due Coppe del Mondo assolute, Anna può solo sorridere: “Ho dato tutto e credo di essere stata sempre premiata, nulla di tutto ciò sarebbe stato possibile senza il team di allenatori e staff in generale, famiglia, amici e sponsor. Li ringrazio sinceramente, specie coloro che hanno creduto in me nei momenti più difficili. Il momento più emozionante? Non ho dubbi, la medaglia d'argento alle Olimpiadi di PyeongChang (con Ester Ledecka che le tolse l'oro per un solo centesimo in super-g), perchè dopo l'infortunio del 2015 nessuno sapeva se sarebbe stato di nuovo possibile sciare come prima. Quella medaglia rappresentò la ricompensa per tutto il duro lavoro”.

E l'altro momento top non può che essere Meribel 2015, con lo straordinario duello nel gigante finale con Tina Maze, per conquistare la seconda Coppa del Mondo consecutiva: “Lo ricorderò per tutta la vita, fu una vittoria molto speciale e ho sempre pensato che la sfera di cristallo rappresenti il sogno di ogni giovane sciatore. Significa che sei il migliore nel tuo sport in quella stagione ed è una sensazione unica”.

Come unica è stata Anna per stile, classe e carattere.

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