La bergamasca finirà sotto i ferri nel pomeriggio, sempre alla clinica La Madonnina di Milano, sfruttando lo stop forzato per levare la placca al braccio sinistro fratturato a Garmisch un anno fa. Esclusa la possibilità di rischiare per rientrare alle finali di Lenzerheide.
Il giorno dopo è quello dell'analisi complessiva della situazione e della valutazione sui tempi di recupero.
Tutto sommato, questo è quanto emerge anche dalle parole di chi ben conosce la situazione di Sofia Goggia, considerando i mille infortuni del passato, è andata anche abbastanza bene in ottica futura per la gravità di un infortunio, la frattura del piatto tibiale laterale del ginocchio destro rimediata domenica a Garmisch-Partenkirchen, che non coinvolge un crociato che sarebbe stato un problema enorme anche in ottica stagione olimpica.
La freccia azzurra avrà invece tutto il tempo di preparare al meglio la prossima stagione, passando oggi pomeriggio da un intervento non previsto, ma che la stessa Sofia ha deciso di fare per sfruttare al meglio il periodo di stop forzato: sempre alla clinica La Madonnina di Milano nella quale è ricoverata da ieri sera, e che lascerà quasi certamente martedì mattina, la campionessa olimpica verrà sottoposta ad un'operazione per levare la placca presente nel braccio sinistro, utilizzata lo scorso anno per ridurre la frattura al radio rimediata nel super-g di Garmisch (sempre il luogo “maledetto” di Goggia).
Il presidente della commissione medica FISI, il dottor Andrea Panzeri, ha spiegato la situazione ai microfoni Rai di Stefano De Agostini. E' bene chiarire che la stagione di Sofia è finita in ogni caso, senza la volontà di prendersi alcun rischio per provare a scendere in pista alle finali di metà marzo a Lenzerheide, visto che i tempi non ci sono e servono due mesi per una ripresa completa. “Avevamo paura di una lesione al crociato anteriore, già ricostruito due volte – le parole del dott Panzeri - In realtà abbiamo quindi rilevato una frattura composta che non è importantissima dal punto di vista prettamente anatomico.
Non necessita di un trattamento chirurgico, ma terrà ferma Sofia almeno per sei settimane, se tutto andrà bene; c'è anche una lesione di primo e secondo grado al collaterale mediale, è ovvio che il rammarico è legato al fatto che questo sia accaduto a pochi giorni dal Mondiale di casa. Non essersi rotta il crociato, lo ribadisco, è il lato positivo di questa brutta situazione”.
Il dottor Herbert Schoenhuber ha aggiunto: “Parliamo di 60-70 giorni per tornare al 100% e poter anche sciare. I tempi di calcificazione vanno rispettati, fra 35 giorni faremo una TAC e poi Sofia potrà camminare e andare in bici. Sul piano medico, non ci sono dubbi, il recupero sarà completo”.
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
Ghiacciaio Val Senales | 2/11 | 20-50 cm |
Breuil-Cervinia | 3/15 | 0-120 cm |
Ghiacciaio Presena | 0/30 | 0-10 cm |
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