Sorridi Fede, è un 2° posto che vale... rosso: "Felicissima per come si era messa, dovevo svegliarmi nella 1^ manche"

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Sorridi Fede, è un 2° posto che vale... rosso: "Felicissima per come si era messa, dovevo svegliarmi nella 1^ manche"

Brignone battuta solo da Shiffrin a Lienz, è un risultato che significa leadership in gigante e nella overall la valdostana è l'unica che tiene il passo della regina (e domani le vedremo entrambe in slalom). Goggia "molto felice" dell'8° posto, punti buoni anche per Melesi ("finalmente sto bene sul piano fisico), Platino, Zenere e Della Mea.

La solita seconda manche da furia, da vera tigre dopo aver sbagliato in quella prima così particolare, che aveva già visto deragliare Marta Bassino dopo poche porte.

Federica Brignone è la garanzia della Valanga Rosa che conquista un altro podio, il nono stagionale (e sesto personale di Fede, gli altri tre sono di Goggia), con la piazza d'onore nel gigante di Lienz che è di Mikaela Shiffrin, l'unica a resistere alla rimonta della valdostana, che doveva recuperare la bellezza di 1”63 alla superstar americana.

La padrona della Coppa del Mondo manterrà 38 centesimi, ma per la miglior Brignone della carriera, sulla “Schlossberg” dove esordì nel massimo circuito 16 anni fa precisi, sono 80 punti di un peso unico. Intanto perchè valgono il sorpasso su Gut-Behrami, per il primo pettorale rosso della stagione (sinora sempre indossato dalla ticinese che aveva vinto i primi due giganti e oggi ha chiuso 6^), e poi perchè anche nella classifica generale le 163 lunghezze da Shiffrin tengono comunque aperte le porte di un grande sogno.

Venerdì in slalom, Mikaela sarà di nuovo la favorita e l'azzurra tornerà a disputare una gara tra i pali stretti oltre un anno dopo Killington, poi vedremo cosa accadrà a gennaio. “Sono molto felice, perchè come vi avevo detto dopo la prima manche, la vedevo ormai irraggiungibile – le parole della 33enne di La Salle nell'intervista con Simone Benzoni in casa Rai Sport nel post gara – Considerando soprattutto le sensazioni provate, in parte forse dovute allo stop prima e dopo la partenza di Marta. Mi sono fatta condizionare, non avrei dovuto, poi nella 2^ manche speravo solo di sentire gli sci e ho cercato di entrare nel ritmo e appoggiarmi bene.

Vedendo i 25 centesimi su Grenier, non pensavo bastasse per il podio e per recuperare così tanto a Mikaela, quindi va benissimo così. Il pettorale rosso? Mi interessa tenerlo all'ultima gara, è una bella lotta con una concorrenza molto agguerrita. Non penso ci sia un vero segreto per questo grande avvio di stagione, è un lavoro di anni e di persone che sono con me, oltre al mio approccio mentale. Ogni step ti dà qualcosa, imparando dai momenti difficili per uscirne più forte”.

Sofia Goggia, 8^ dopo aver “girato” al 10° posto, ha colto la sua quarta top ten consecutiva in gigante. Sono punti buoni (il terzo posto nella overall può diventare tale già a Zauchensee a metà gennaio) e soprattutto tanta fiducia verso le discipline veloci: “Continuare a martellare nelle dieci in gigante è un passo molto importante e che mi rende felice – le parole della bergamasca a Rai Sport - Vi abbiamo reso contenti come squadra nel 2023, ci vediamo nel nuovo anno cercando di fare lo stesso”.

Tanta Italia a punti, ben sei atlete, una risposta per chi sottolinea che dietro alle tre stelle c'è poco tra le porte larghe. Roberta Melesi ha chiuso diciassettesima: “Sono contenta di stare finalmente bene sul piano fisico e riuscire ad esprimermi al 100%, oggi ci ho provato”.

Lara Della Mea, ventinovesima (partiva per prima nella 2^ manche dopo una gran qualificazione), ha colto i primi punticini della sua carriera in giganti di CdM, ricordando che non gareggiava da Soelden 2020 nella disciplina. E domani c'è lo slalom. “Sono veramente felice della mia 1^ manche, dopo 3 anni è stato bello qualificarmi così, peccato per la seconda perchè avrei potuto sfruttarla meglio”.

Ho un po' di amaro in bocca per la 2^ - le parole di Elisa Platino, venticinquesima al traguardo – ma sto ritrovando una discreta continuità con le qualificazioni. Ora piccolo break per ricaricare le pile e nel 2024... full gas”. Stesso piazzamento della compagna per Asja Zenere: “Oggi volevo fare qualcosina in più, ci ho provato nella seconda e peccato per l'errore commesso. Questa gara mi serviva per dare una scossa, dopo aver passato un brutto periodo post Killington”.

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