La 21enne azzurra, da quest'anno nel gruppo Coppa Europa, si racconta al Secolo XIX a pochi giorni dall'esordio in CdM. "L'idolo? Non ho dubbi, Tina Maze".
Una genovese in Coppa del Mondo, con la grinta e determinazione di chi sa di aver superato tanti ostacoli, tra cui quello che avrebbe potuto troncarle la carriera, l'infortunio al crociato e al collaterale del ginocchio destro nel febbraio 2017 in Val Sarentino.
Serena Viviani sta vivendo la settimana più bella della sua carriera agonistica, lei che a 21 anni esordirà sabato prossimo (per poi scendere in pista di nuovo domenica) in CdM, nel primo dei due slalom di Levi. Intervistata quest'oggi sulle colonne del “Secolo XIX”, l'azzurra da quest'anno inserita nel gruppo Coppa Europa di Damiano Scolari, al quale è arrivata dopo l'esperienza in squadra C lo scorso anno, fa già parte a tutti gli effetti della nouvelle vague dello slalom italiano femminile, nuovamente speranzoso di poter recitare un ruolo di primo piano con le altre '99 come Marta Rossetti e Lara Della Mea, oltre ovviamente a Martina Peterlini che è una delle quattro componenti del gruppo Coppa del Mondo capitanato da Irene Curtoni.
“E' un sogno che si realizza, quello che volevo sin da bambina e al quale pensavo durante la riabilitazione tra le varie operazioni al ginocchio che mi hanno fatto perdere praticamente due stagioni – si racconta Serena, che ha lavorato spesso già nell'estate 2020 con le compagne che avrà al suo fianco a Levi (e con le quali si allenerà sino a domani a Cervinia, ndr) – In parte mi potevo aspettare la convocazione, visto che gli allenamenti erano stati molto buoni e anche a Solda era arrivato un 5° posto nel primo slalom”.
Viviani, infatti, ha già gareggiato in questa stagione nell'opening FIS sulle nevi altoatesine, uscita poi di scena nella seconda gara tra i pali stretti quando era in corsa almeno per il podio. Il suo miglior risultato in Coppa Europa è il 19° posto della scorsa stagione a Zell am See, ma proprio per il lungo stop post infortunio (“solo l'intervento a Roma dal prof Mariani ha risolto la situazione”), in realtà, la genovese ha gareggiato nel circuito continentale solo cinque volte e tutte nell'annata 2019/2020, chiudendo con la vittoria nello slalom FIS di Artesina e dopo aver già dominato a Pampeago. “Un idolo? E' Tina Maze, un vero punto di riferimento come sciatrice e donna”, risponde senza indugi Serena, che fa parte delle Fiamme Oro di Moena dopo essere cresciuta sulle nevi piemontesi per tanti anni, dal Mondolè Ski Team allo Sci Club Sestriere, da Bardonecchia a Pragelato sino allo Sci Club Valchisone.
Il suo riferimento, però, è il tecnico perosino Sergio Sanmartino: “A lui devo tantissimo, mi ha insegnato la tecnica e a non arrendermi mai, specialmente quando per i guai al ginocchio avevo pensato anche di smettere”.
E ora ci sono tanti sogni e soprattutto obiettivi all'orizzonte, per una concreta come Serena Viviani: “Punto ad entrare nelle 10 in gare di Coppa Europa, ma ora penso solo a questa doppia chance di Levi, che non voglio assolutamente sciupare. Penso di essermi inserita bene nel gruppo, anche con le ragazze di CdM mi trovo benissimo. La Levi Black? E' una pista come tante altre, anche se ci sono due piani importanti: conta l'atteggiamento, però, e crederci davvero convinti di poter fare bene. Sono occasioni che non capitano tutti i giorni, ho due possibilità e voglio giocarmele entrambe al massimo”.
Slalom Femminile Levi (FIN)
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LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Ghiacciaio Val Senales | 2/11 | 20-50 cm |
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
Ghiacciaio Presena | 0/30 | 0-10 cm |
Breuil-Cervinia | 3/15 | 0-120 cm |
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