Come procede il recupero di Tommy Ford? Lento ma graduale, lo statunitense non sarà a Soelden

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Come procede il recupero di Tommy Ford? Lento ma graduale, lo statunitense non sarà a Soelden

Il gigantista aveva rischiato la vita, lo scorso 9 gennaio ad Adelboden: "Sto recuperando la forza, ma serve ancora tempo". Obiettivo Val d'Isère a dicembre e... terza Olimpiade.

Come sta Tommy Ford e come procede il suo recupero? Sono trascorsi 9 mesi dal drammatico incidente di Adelboden, quel volo terribile nell'imbuto finale della Chuenisbargli e i brividi durati decine di minuti, fino a quando il gigantista classe '89, nativo dell'Oregon, rassicurò sul fatto che la sua vita non fosse in pericolo.

I danni, per la caduta e la torsione del ginocchio destro nella 1^ manche del secondo gigante nel tempio svizzero, sono stati importanti con la lesione dei crociati (oltre ad una commozione cerebrale e una frattura alla mano sinistra), ma il recupero di Tommy procede e l'obiettivo è il rientro nel corso di questa stagione olimpica.

Non da subito, però: come ha spiegato a “Ski Racing Media”, Ford non gareggerà nell'opening di Soelden, il prossimo 24 ottobre. L'obiettivo può diventare il gigante di Val d'Isère del prossimo 11 dicembre, visto che a Beaver Creek quest'anno ci saranno solo gare di velocità (sulla Birds of Prey dove lo statunitense ha vinto la sua unica gara in CdM, quasi due anni fa, ndr), ma il diretto interessato non vuole esporsi troppo, conscio che la strada è ancora lunga. “Sto ascoltando il mio corpo, ma è difficile dire quanto ci vorrà per un ritorno in gara, anche perchè per me è la prima volta di un infortunio ai legamenti del ginocchio – le parole di Ford, che si ruppe il femore della gamba destra nel 2013 a La Clusaz, rimanendo fuori dai giochi per un paio d'anni – Sto recuperando la forza e mi sento bene, ma serve tempo”.

Nelle prossime settimane, il gigantista a stelle e strisce sarà con i compagni di squadra a Park City per valutare il suo livello di forma, poi si faranno ulteriori valutazioni. Di certo, la presenza al suo fianco della fidanzata Laurenne Ross, che di infortuni di questo tipo purtroppo se ne intende, aiuta: “E' un grande supporto, lei è un vero esempio di etica del lavoro per recuperare ogni volta da questi stop. Le Olimpiadi? Certo le vorrei, ma ciò che conta prima è tornare alle gare e farlo in buone condizioni, qualsiasi esso sia l'evento”.

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