Coppa del Mondo, il bilancio a un terzo del cammino. Rivoluzione giovane

Coppa del Mondo, il biancio a un terzo del cammino. Rivoluzione giovane
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Sci AlpinoUn'occhiata alle donne

Coppa del Mondo, il bilancio a un terzo del cammino. Rivoluzione giovane

BORMIO (Italia) - A poco meno di metà del cammino, e con le Olimpiadi sullo sfondo, ecco che cosa è successo finora nella più importante manifestazione di di sci alpino femminile, con notizie, statistiche, numeri, video, analisi di un'annata onestamente indimenticabile per lo spettacolo. Con un'Italia in forte crescita... 

Nella nostra presentazione stagionale di fine ottobre, l'ipotesi di una "rivoluzione giovanile" al vertice della Coppa del Mondo di sci alpino era ampiamente contemplata, ma forse non ci aspettavamo "tutto e subito". E' vero, al comando della classifica generale, dopo 15 gare, c'è in realtà una veterana che la sfera di cristallo l'ha già conquistata nel 2010-2011, Maria Hoefl-Riesch. Non v'è dubbio, però, che il tema portante di questo primo scorcio di stagione vada individuato nella prepotente ascesa di atlete che da tempo aspettavamo a questi livelli, nonostante la giovane età, ovvero, nell'ordine d'esplosione quest'anno, Lara Gut (classe 1991), svizzera, Tina Weirather (classe 1989, del Liechtenstein), Anna Fenninger (classe 1989, austriaca), senza dimenticare ovviamente il vero fenomeno del futuro, la 18enne americana Mikaela Shiffrin, già grandissima protagonista della scorsa annata. 

 

Video : 08.12.2013 Super-G Lake Louise Damen Winner Lara Gut

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La prima è stata la dominatrice dell'incipit stagionale, con i successi, in tre discipline diverse, a Soelden, Beaver Creek e Lake Louise. Sembrava aver già "ammazzato" la lotta per la Coppa del Mondo, che invece si sta trasformando ora in una delle più entusiasmanti del nuovo secolo, riportandoci con la mente indietro di oltre vent'anni, a fine '80 e alle prime stagioni degli anni '90, quando Figini, Walliser, Oertli, Kronberger, Merle, Wachter, Seizinger, Ertl, Hild Gerg, Wiberg, Svet, Ginther, Michaela Gerg e via dicendo lottavano con i denti e con le unghie fino all'ultima gara della stagione. L'ascesa della svizzera di Comano è stata in qualche modo arrestata, dopo la straordinaria stagione 2008-2009 in cui si rivelò al mondo con i primi successi e i 2 argenti ai Mondiali in Val d'Isere, dalla sfortuna (l'infortunio che le ha fatto perdere un'intera annata, quella successiva, per di più olimpica), forse anche dal cambio di materiale (passaggio da Atomic a Rossignol), anche se Lara aveva mostrato sempre sprazzi di classe qua e là, tra superG (vittora ad Altenmarkt 2011) e discesa (successo a Val d'Isere 2012). Il podio in gigante ritrovato alle finali di Lenzerheide, marzo 2013, ha dato alla svizzera l'ultimo segnale che le mancava per rendersi conto di essere finalmente pronta a dominare la scena. O almeno a provare a farlo. Ma, come si può notare anche dalla tabella qui sotto, che riporta i podi delle prime 15 gare di Coppa del Mondo femminile, la concorrenza non manca di certo. 

Quindici gare, nove atlete diverse alternate sul gradino più alto del podio, in rappresentanza di sette nazioni. Manca ancora l'Italia tra le vincenti, ma siamo meno di metà del cammino. Tina Weirather ha cominciato a mostrare tutta la sua classe due stagioni or sono, dopo 4 operazioni alle ginocchia, partendo dal podio della discesa di Lake Louise, in una giornata martoriata dalle condizioni atmosferiche. Da quel momento in poi, nonostante un'altra caduta un anno fa, sempre in Canada, l'abbia rallentata per tre settimane, è stato un crescendo continuo, culminato con il successo in superG a Garmisch lo scorso marzo, il primo in Coppa del Mondo, che le dato la consapevolezza di poter lottare ad alto livello con tutte. In questa stagione ha saputo trionfare anche in gigante, ma, come per Lara Gut, alla figlia di Hanni Wenzel ed Harti Weirather difetta un pochino quella continuità che invece non manca mai, da due anni, ad Anna Fenninger, fresca vincitrice del gigante Lienz nel Fenninger-Day, 28 dicembre... Finora, Lara Gut ha ottenuto quattro vittorie con cinque podi, Weirather 2 successi con sei podi, Fenninger 1 vittoria con cinque podi, ma più piazzamenti delle due giovani avversarie tra le prime cinque. La salisburghese un anno fa fu terza nella classifica generale dietro Maze e Riesch. Lo diciamo sotto voce, ma proprio per questo motivo potrebbe essere lei a trionfare a fine marzo, riportando in Austria la coppa generale che manca dal 2007 (Hosp). 

 

Video non disponibile
Video : Val d'Isere 21/12/2013 Alpine Highlights

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Mentre Mikaela Shiffrin si conferma in slalom (ma ora sarà più dura per lei vincere, dopo il prepotente ritorno di Marlies Schild, che è capace anche di imporsi in 6-7 gare consecutive tre i "rapid gates", è già successo, in passato) e cresce in gigante tanto da salire due volte sul podio, ecco che però l'ascesa delle giovani di cui sopra si è accompagnata al prepotente ritorno di Maria Riesch, già vincitrice delle due discese libere a Lake Louise e due volte sul podio in slalom in tre prove. La tedesca, che sembrava aver perso smalto in ottica Coppa generale (nonostante il 2° posto dietro la Maze di un anno fa in classifica, a distanza però siderale) dopo il 2011, è tornata competitiva in tutte le specialità, gigante compreso (due quinti posti) e rispetto alla concorrenza giovane può contare su 500-600 punti potenziali in slalom (che Gut, Fenninger e Weirather non fanno) e anche possibili 200 in supercombinata, perché potrebbe imporsi, per quanto visto finora, sia ad Altenmarkt-Zauchensee che a Crans Montana, ovvero nelle uniche due presenti in Calendario. L'Olimpiade di Sochi, poi, potrebbe mescolare le carte, esaltando o deprimendo qualche concorrente diretta per la sfera di Cristallo, ma il passato ci insegna che spesso le due manifestazioni seguono binari paralleli, cioè completamente diversi. E attenzione alle supercombinate, perché potrebbero rappresentare l'ago della bilancia in una competizione così serrata, il cui "giallo" finale si risolverà probabilmente solo a Lenzerheide.  

Lindsey Vonn non sarà della partita per la Coppa generale, ma potrà fare certamente da arbitro, togliendo punti di volta in volta a qualcuno, ammesso sia in grado di tornare a gareggiare, mentre Tina Maze al momento ha mostrato tre acuti (tre podi in tre specialità diverse, senza vittoria) e tante difficoltà, un po' tecniche, un po' mentali (lei stessa ha ammesso di essersi... innervosita troppo dopo le prime gare difficili), con il cambiamento di allenatore specifico, in aggiunta ad Andrea Massi (da Magoni a Ronconi) non ancora digerito, evidentemente. Ma non chiamatela fuori dalla lotta per la Coppa generale, è troppo presto per farlo e la slovena ha carattere da vendere. Bisogna vedere se sarà rimasta la stessa motivazione feroce di un anno fa.

La nota stonata di questo inizio di stagione è legata agli infortuni, che hanno già messo ko per i Giochi di Sochi le francesi Rolland, Frasse-Sombet, Mougel e soprattutto Worley, l'azzurra Sofia Goggia, la slovacca Zuzulova-Velez, la tedesca Hronek e lasciato molti punti interrogativi su Lindsey Vonn, campionessa olimpica in carica di discesa

La sorpresa dell'annata è rappresentata finora dalla squadra svedese, ultra-competitiva in tutte le discipline con le slalomiste, in primis, e poi Hansdotter, Pietilae-Holmer, Lindell-Vikarby e Kajsa Kling, la vera rivelazione, finora

A livello italiano Livio Magoni e Alberto Ghezze, cioè i due responsabili di settore che hanno preso il posto di Stefano Costazza David Fill,  hanno portato una ventata di freschezza, certezze e pensieri positivi all’interno di una squadra piena di giovani promesse che aveva bisogno solo di un po’ di fiducia per rilanciarsi. Recuperate quasi tutte le infortunate con il passare delle gare (Irene Curtoni a parte, ma tornerà anche lei), sono arrivati subito due podi con Elena Fanchini in due discese completamente diverse tra loro (Beaver Creek e Lake Louise), è sbocciata una squadra di gigante molto interessante, cui manca solo un podio/una vittoria per acquisire la fiducia decisiva verso Sochi (appuntamento a Maribor ai primi di febbraio, dove Denise Karbon si giocherà probabilmente l'ultima chance di conquistare una medaglia alle Olimpiadi), con Chiara Costazza finalmente tornata ai suoi livelli in slalom. Attenzione a Francesca Marsaglia in gigante ed Elena Curtoni (se riuscirà a qualificarsi, dipende tutto dalle gare di gennaio) in superG, giovani e promettenti, a Sochi, se ci andranno, potrebbero stupire… E aspettiamo ancora l’acuto di Daniela Merighetti in discesa, con Nadia Fanchini e Federica Brignone certezze tra le porte larghe. Bisogna recuperare a tutti i costi Lisa Magdalena Agerer, e sperare che la condizione cresca (e finisca la sfortuna) per Johanna SchnarfVerena Stuffer. E' un'Italia femminile potenzialmente molto più forte, ma che per ora ha rialzato la testa e già migliorato (14 risultati tra le prime dieci e due podi) il magro bottino finale (14 risultati nelle dieci e 1 podio in 37 gare) della scorsa stagione. 

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Con lo slalom femminile di Lienz va in archivio la prima parte di stagione che ha visto la disputa di 15 gare femminili (cinque giganti, tre slalom, quattro discese, tre supergiganti). Di seguito elenchiamo i piazzamenti delle italiane nella top-15 di ogni specialità, ricordando però che da qui all’inizio delle Olimpiadi di Sochi (prima gara il 9 febbraio con la discesa maschile) mancano tre discese (Altenmarkt, Cortina, Garmisch), una supercombinata femminile (Altenmarkt), tre slalom (Bormio, Flachau, Maribor), due supergiganti (Cortina e Garmisch), un gigante femminile (Maribor).

SLALOM FEMMINILE

7° Chiara Costazza Lienz (Aut)

GIGANTE FEMMINILE
4° Federica Brignone Val d’Isère (Fra)
5° Nadia Fanchini Lienz (Aut)
6° Federica Brignone Lienz (Aut)
7° Nadia Fanchini St. Moritz (Svi)
7° Federica Brignone Beaver Creek (Usa)
9° Francesca Marsaglia St. Moritz (Svi)
10° Denise Karbon Lienz (Aut)
11° Elena Curtoni Lienz (Aut)
12° Francesca Marsaglia Lienz (Aut)
13° Manuela Moelgg Lienz (Aut)
13° Manuela Moelgg St. Moritz (Svi)
14° Nadia Fanchini Val d’Isère (Fra)
14° Nadia Fanchini Soelden (Aut)
14° Denise Karbon Beaver Creek (Usa)

SUPERGIGANTE FEMMINILE
5° Nadia Fanchini Beaver Creek (Usa)
7° Sofia Goggia Beaver Creek (Usa)
9° Verena Stuffer Lake Louise (Can)

DISCESA FEMMINILE
3° Elena Fanchini Beaver Creek (Usa)
3° Elena Fanchini Lake Louise (Can)
5° Elena Fanchini Lake Louise (Can)
13° Verena Stuffer Beaver Creek (Usa).

 

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Video

08.12.2013 Super-G Lake Louise Damen Winner Lara Gut

RechtfuerOrdnung, Domenica 8 Dicembre 2013

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