Coppa Europa: a Folgaria domina Bissig nella prima manche del gigante, azzurri lontani

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Coppa Europa: a Folgaria domina Bissig nella prima manche del gigante, azzurri lontani

Lo svizzero precede nettamente i norvegesi Haugan e Veisten, solo Hannes Zingerle naviga vicino alla top ten. Alle 12.30 la manche decisiva.

Una prima manche con poco azzurro là davanti, sulla “Salizzona” che ospita la due giorni di Coppa Europa maschile dedicata esclusivamente al gigante (e programmata inizialmente il 22-23 gennaio).

A metà gara del quarto appuntamento stagionale, in attesa della manche decisiva programmata alle ore 12.30, è Semyel Bissig ad avere già gran margine per provare a cogliere quella che sarebbe la sua prima vittoria in Coppa Europa; lo svizzero, già in luce a livello di CdM nel parallelo di Lech/Zuers, precede due norvegesi con Haugan secondo a 48 centesimi e Veisten che ne paga ben 87.

Poi è tutto aperto per la zona podio, con il neerlandese Meiners (4° a + 0”93) e il russo Kuznetsov entrambi sotto il secondo di distacco, davanti allo svizzero Daniele Sette, sesto a 1”12 alla pari di Charlie Raposo e con un paio di centesimi sul connazionale Noger. Lontani i primi due della generale di Coppa Europa, gli austriaci Lahnsteiner e Haaser, ma anche gli azzurri che erano decisamente attesi considerata anche la presenza di vari atleti dei gruppi Coppa del Mondo, per un doppio test ideale in avvicinamento a Cortina 2021.

Non c'era Luca De Aliprandini, mentre Giovanni Borsotti è uscito di scena; il migliore sarà così Hannes Zingerle, 12esimo a 1”30 da Bissig, mentre Giovanni Franzoni, 4^ nella classifica di specialità, naviga in sedicesima piazza con 1”59 da recuperare. Un centesimo alle spalle del bresciano ecco un ottimo Tommaso Sala tra le porte larghe del gigante, con Daniele Sorio che completa il terzetto azzurro, in 18esima posizione (+ 1”67). Negativa la prima manche di Alex Hofer, il leader della coppa di disciplina solo 27° a 1”88, preceduto di 4 centesimi da Stefano Baruffaldi (22° a 1”84) e di 3 da Filippo Della Vite, anch'egli qualificato nei trenta partendo col pettorale 50.

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