Davanti agli occhi di Hirscher, 8 anni dopo l'oro del gigante torna austriaco con Haaser: "Tutto incredibile"

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Davanti agli occhi di Hirscher, 8 anni dopo l'oro del gigante torna austriaco con Haaser: "Tutto incredibile"

L'impresa del tirolese resterà negli annali del Wunderteam, per una festa clamorosa, inaspettata e per questo bellissima, assieme al pubblico di Saalbach. Tutte le emozioni di un ragazzo che, infortunandosi due mesi fa esatti in Val d'Isère, era quasi certo di aver visto svanire il sogno mondiale. Tumler, secondo e orgoglioso, Meillard mitiga una delusione evidente, Odermatt analizza: "Era difficile fare la differenza su questa pista, non potevo permettermi l'errore che ho commesso in avvio di 2^ manche".

E’ stato un gigante mondiale pazzesco, praticamente all’opposto di quello femminile dove è stato subito ben chiaro che Federica Brignone in primis e Alice Robinson in seconda battuta avevano un altro passo rispetto alle rivali, come hanno poi confermato nel momento decisivo.

Nel venerdì di Saalbach dedicato agli uomini, invece, è stato ribaltato tutto e ha trionfato l’uomo che, sino a qualche giorno fa, non avrebbe nemmeno dovuto disputare questa gara, per non parlare del fatto che il 14 dicembre si era infortunato in maniera molto seria al ginocchio, salvando però il crociato e, dopo uno stop indicato in sei settimane, era rientrato con un fantastico 2° posto nel super-g di Kitzbuehel.

Poi nella stessa specialità l’argento a Saalbach 2025 e, sette giorni più tardi, la folle impresa d’oro: un titolo che al Wunderteam (che quest’anno non aveva ancora vinto a livello maschile) mancava da otto anni, quando Marcel Hirscher, oggi presente al parterre d’arrivo, vinse davanti al compagno Leitinger nella bufera di St. Moritz. Dalla nevicata della notte al “buio” della 1^ manche, per la 2^ il cielo si è aperto e la festa austriaca nell’arena di Saalbach è stata totale. Con l’uomo meno atteso, almeno in gigante: “E’ una giornata incredibile – le parole del nuovo campione del mondo ai microfoni di Eurosport - Non so davvero come sia venuta fuori una gara del genere, anche se credo che in gigante, stando bene e avendo continuità, posso stare con costanza in top ten (sino ad oggi aveva due settimi posti quali migliori risultati, ndr).

Un podio, addirittura vincere ai Mondiali in casa, è un’altra storia. Come l’ho preparata? Ho fatto solo qualche allenamento, niente di speciale”.

Thomas Tumler è stato il migliore dei tre svizzeri ai quali Haaser ha impedito di occupare nuovamente tutto il podio come nella combinata a squadre. Lo squadrone rossocrociato sale a quota 10 medaglie a Saalbach 2025, ma è chiaro che la delusione c’è per la mancata vittoria, anche se il veterano trionfatore quest’anno a Beaver Creek può andare orgoglioso di una grandissima gara: “Nella 2^ manche ero davvero al limite – ha raccontato Tumler a Eurosport – Ho commesso un errore, ma vedendo la luce verde al traguardo ero già contento. Ancor di più avere poi una medaglia al collo, per me questa era la gara più importante della stagione”.

Per Loic Meillard seconda medaglia dopo l’oro nella combinata a squadre, ma il bronzo sarebbe potuto diventare, con quasi 9 decimi di vantaggio su Haaser a metà 2^ manche, molto di più. “Ho cercato di spingere subito, ma la seconda parte era più sulla linea di massima pendenza e serviva rischiare, forse non sono riuscito a farlo al meglio – ha analizzato il rossocrociato, che domenica avrà pure lo slalom come carta da podio - Qui è facile sciare, ma difficile essere veloci per la conformazione della pista, è una bella medaglia anche perché pensavo che Timon mi avrebbe buttato giù dal podio”.

Haugan, infatti, era al comando a metà gara prima di commettere un grave errore in avvio di 2^ che ha compromesso quasi tutto, per poi terminare settimo. “E’ difficile quando parti con uno sbaglio come ho fatto io – ha raccontato amaro il norge ai microfoni di Eurosport - Ho sentito di aver perso tutto e a quel punto ho spinto al massimo nel tratto centrale (avendo ancora 4 centesimi a metà manche, ma da quel momento in poi Haaser è stato irresistibile per chiunque) sperando che fosse ancora possibile fare qualcosa.

Dovrò rivedere cosa avrei potuto cambiare. Ero nervoso per il miglior tempo? Sì, non sono mai stato in testa ad un gigante e ad una gara mondiale, ma è stata comunque un’esperienza incredibile e magari tornerà utile già domenica per lo slalom”.

Lo sconfitto di giornata, in senso assoluto, è chiaramente Marco Odermatt che qui aveva perso il filotto da record alle finali di coppa nel marzo 2024 e, su una pista che certo non può essere tra le sue preferite, con pochissimi tratti tecnici in cui poter mostrare la sua superiorità, il campione del mondo in carica ha terminato pure fuori dal podio. E’ vero, l’asso nidvaldese in questo inverno ha meno margine sui rivali, anche nella sua specialità preferita, ma dopo lo spaventoso super-g d’oro di venerdì scorso, la sensazione chiara è che batterlo oggi sarebbe stato quasi impossibile. Invece…

“La prima manche mi aveva soddisfatto – la spiegazione dettagliata della sua gara da parte del leader di CdM, sempre ad Eurosport – Non ero al limite con la sciata, nella seconda invece ho spinto ma commettere un errore del genere prima del tratto piatto ti fa perdere tutta la velocità. Anche con una manche perfetta sarebbe stata comunque tiratissima per vincere, Raphael è stato incredibile ed è chiaro che il 4° posto fa male.

Se mi aspettavo qualcosa di diverso? La pista e la neve erano facili, non ti perdonavano molto ed è difficile fare la differenza in queste condizioni. Non puoi fare errori e io invece ne ho commessi”.

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