Finale amarissimo del gigante sulla Chuenisbargli: Luca, in testa sino a metà della seconda manche, esce lasciando spazio allo sloveno che batte Zubcic. Borsotti è 14esimo dopo il 2° tempo nella prima.
Rabbia, tanta rabbia per una chance colossale che potrebbe non capitare così spesso, come insegna la storia recente del gigante azzurro.
Sembrava un segno del destino, tornare a vincere esattamente 15 anni dopo Max Blardone sulla leggendaria Chuenisbargli, per cancellare il digiuno nella specialità che dura dai tempi del gigantista piemontese che s'impose l'ultima volta a Crans Montana, quasi otto anni fa.
Sì, Luca De Aliprandini sembrava avere in mano tutte le carte per prendersi il gigante di Adelboden, con il primo podio e soprattutto la prima vittoria in Coppa del Mondo, perchè solo quella voleva il trentino dopo aver concluso davanti a tutti al termine della 1^ manche: ha attaccato per piegare un enorme Zan Kranjec, ma nella zona in contropendenza di metà manche, un'inclinazione eccessiva in curva verso destra è stata fatale.
Fuori quando aveva tre decimi di margine sullo sloveno (che aveva concesso parecchio sul muro finale) e solo tanta rabbia che rimane in corpo, anche perchè lo stesso Giovanni Borsotti, secondo tempo a metà gara a soli 4 centesimi dal compagno di squadra, non è riuscito a confermarsi lì davanti, pasticciando molto nella seconda per il 14° posto finale che risulterà il migliore degli azzurri, con Tonetti 16° e Moelgg out dopo il 30° tempo della prima (per il marebbano da valutare il colpo subito).
E allora trionfa Kranjec, per la seconda volta in carriera e oggettivamente con pieno merito per il coraggio dimostrato in una seconda manche straordinaria per l'interpretazione tutta all'attacco del nuovo leader di specialità, pur con un paio di rischi (e relative perdite di tempo) pazzeschi. Al secondo posto ecco Filip Zubcic per il primo podio del croato, distante 29 centesimi e ampiamente davanti al duo piazzatosi sul terzo gradino, con Victor Muffat-jeandet ex-aequo a Henrik Kristoffersen (a 64 centesimi), che in qualche modo si salva prendendosi anche la leadership della classifica generale di Coppa del Mondo.
Aleksander Aamodt Kilde è infatti strepitoso quinto, a soli due centesimi dal suo primo podio in gigante, mentre delude ancora tra le porte larghe Alexis Pinturault che, dopo gli errori della 1^ manche, non riesce mai a trovare il ritmo giusto nella seconda ed è solo decimo, battuto anche da Leitinger (6° con clamorosa rimonta dalla 27esima piazza), Ligety, Faivre e Solheim, mentre crolla Meillard (da 3° a 17°), così come sbaglia tutto nella run decisiva Read, quarto a metà gara e alla fine 24°.
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CLASSIFICA GIGANTE MASCHILE ADELBODEN
1° Zan Kranjec in 2'27”90
2° Filip Zubcic + 0”29
3° Victor Muffat-jeandet + 0”64
3° Henrik Kristoffersen + 0”64
5° Aleksander Aamodt Kilde + 0”66
6° Roland Leitinger + 0”91
7° Ted Ligety + 0”95
8° Mathieu Faivre + 1”01
9° Fabian Wilkens Solheim + 1”19
10° Alexis Pinturault + 1”21
11° Marco Schwarz + 1”38
11° Matts Olsson + 1”38
13° Marco Schwarz + 1”44
14° Giovanni Borsotti + 1”51
15° Stefan Brennsteiner + 1”66
16° Riccardo Tonetti + 1”77
DNF2 Luca De Aliprandini
DNF2 Manfred Moelgg
Slalom Gigante Maschile Adelboden (SUI)
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