Guillermo Fayed il più veloce nella prima prova di Chamonix

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Il francese, sulla storica ma un po’ superata pista Verte des Houches ha preceduto di 2 centesimi l’austriaco Hannes Reichelt, di 3 il norvegese Kjetil Jansrud, di 4 lo sloveno Andrej Šporn e di 8 il canadese Erik Guay. Sesto l’altro canadese Manuel Osborne-Paradis, settimo, ottavo e nono tre francesi uno dietro l’altro: Valentin Giraud Moine, Adrien Théaux e Blaise Giezendanner. Decimo e undicesimo i migliori azzurri, Peter Fill e Dominik Paris, quest’ultimo ex-aequo con l’austriaco Vincent Kriechmayr.

Scorrendo la classifica troviamo, tra gli altri, tredicesimo, quindicesimo e diciassettesimo gli svizzeri Carlo Janka, Marc Gisin e Beat Feuz, diciannovesimo lo sloveno Bostjan Kline, ventiseiesimo l’austriaco Romed Baumann, quarantunesimo il norvegese Aleksander Aamodt Kilde, quarantaduesimo il francese David Poisson, quarantaquattresimo il tedesco Andreas Sander, quarantacinquesimo il francese Alexis Pinturault, sessantaduesimo l’altro francese Victor Muffat-Jeandet, sessantacinquesumo il croato Ivica Kostelić, sessantaseiesimo il francese Thomas Mermillod-Blondin: gli ultimi quattro hanno provato la pista in vista della combinata di venerdì.

Così gli altri azzurri: quattordicesimo Mattia Casse, ventitreesimo Silvano Varettoni, ventisettesimo Christof Innerhofer, trentatreesimo Paolo Pangrazzi, trentaquattresimo Siegmar Klotz, quarantaseiesimo Guglielmo Bosca, cinquantesimo Henri Battilani, cinquantacinquesimo Werner Heel, sessantesimo Riccardo Tonetti, sessantaquattresimo Emanuele Buzzi. Domani seconda e ultima prova cronometrata.

"Oggi è stata una giornata perfetta - ha detto Fill a fisi.org -, abbiamo svolto la ricognizione in mezzo alla nebbia ma poi è arrivato il sole e ha scaldato la pista che è ben preparata sia nella parte alta che nella parte bassa, invece nella zona centrale c'è ancora tanta neve riportata e la pista si spaccava parecchio. Spero che gli addetti la rimettano in sesto per il secondo allenamento. Bisogna fare attenzione alla visibilità, in cima si parte con il sole e si vede benissimo, mano a mano che si viaggia verso il traguardo la luce diminuisce e le ultime curve sono nell'ombra, per cui occorre stare molto attenti".