Henrik Kristoffersen pronto a rivolgersi alla Corte EFTA per il caso Red Bull

Henrik Kristoffersen pronto a rivolgersi alla Corte EFTA per il caso Red Bull
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Henrik Kristoffersen pronto a rivolgersi alla Corte EFTA per il caso Red Bull

Non sono passate nemmeno quarantotto ore dal giudizio preliminare del Tribunale di Oslo che la famiglia Kristoffersen è tornata all'attacco questa volta minacciando la federazione norvegese di rivolgersi Tribunale dell'EFTA (Associazione Europea del Libero Commercio) se la stessa non concederà il nullaosta al detentore della Coppa del Mondo di slalom di poter gareggiare col logo dello sponsor Red Bull sul casco.

Giovedì scorso infatti la Corte di giustizia della capitale norvegese aveva dato ragione alla Norge Skiforbundet respingendo in primo grado le accuse dei legali di Kristoffersen, i quali chiedevano un'indennizzo di 15 milioni di corone per aver di fatto impedito all'atleta di adempiere alle richieste dello sponsor personale e soprattutto accusavano la federazione di disciminazione nei confronti dello slalomista.

Quest'oggi Lars Kristoffersen padre e manager del vincitore dell'ultimo slalom della stagione, ha dichiarato alla televisione nazionale NRK di essere intenzionato a rivolgersi al Tribunale EFTA (Associazione Europea del Libero Commercio) per ribaltare il giudizio del Tribunale di Oslo.

Il genitore dello slalomista vuole infatti trovare al più presto una soluzione a proprio vantaggio dal momento che la Red Bull non vedendosi rappresentata in gara da Kristoffersen sembra in procinto di voler rescindere il contratto di sponsorizzazione, "La Red Bull ci ha fatto capire chiaramente che se non troviamo una soluzione nel più breve tempo possibile ci lascerà a piedi", ha spiegato Lars Kristoffersen alla NRK, mentre il figlio Henrik ha aggiunto, "Non abbiamo ancora perso la speranza di far rispettare i nostri diritti. Ci rivolgeremo al Tribunale dell'EFTA e speriamo di trovare in tempi celeri una soluzione."

Kristoffersen che dopo aver iniziato la stagione nel peggior modo possibile perchè fortemente condizionato da questa vicenda, la scorsa settimana è tornato a ruggire cogliendo un podio in gigante e tornando a dominare in slalom. Il ventiduenne norvegese ed il padre Lars sono così determinati a far rispettare l'accordo con la Red Bull non tanto per motivi di natura economica ma per i numerosi benefit che la multinazionale austriaca garantisce ai propri atleti.

Benefit di cui beneficiano tra gli altri Marcel Hirscher ed Alexis Pinturault e che consistono in spostamenti da una gara all'altra attraverso l'elicottero o l'aereo privato, palestre di ultima generazione, possibilità di essere seguiti da medici specializzati oltre al fatto di venir inseriti all'interno della grande famiglia Red Bull che annovera migliaia di sportivi provenienti da tutto il mondo.

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