Hirscher: "Essere favoriti complica le cose". Kristoffersen: "Un sogno". Lizeroux: "Come una vittoria"

Hirscher: 'Essere favoriti complica le cose'. Kristoffersen: 'Un sogno'. Lizeroux: 'Come una vittoria'
Info foto

Getty Images / AFP

Sci AlpinoSci alpino maschile

Hirscher: "Essere favoriti complica le cose". Kristoffersen: "Un sogno". Lizeroux: "Come una vittoria"

Le dichiarazioni dei protagonisti dello slalom maschile di Coppa del Mondo di Levi che ha visto l'ennesimo trionfo di Marcel Hirscher, il podio del giovane Henrik Kristoffersen e il 17° posto di Julien Lizeroux al rientro dopo quasi tre anni di assenza.

Marcel Hirscher: “E' una bella sensazione, non è facile essere nel ruolo del favorito... rende il compito non facile, ma d'altra parte questo lo rende sicuramente non noioso. Ora voglio solo prendere un giorno di riposo, dormire molto, recuperare un po' di energia e poi comincerò a pensare alle prossime gare. La renna? Ho parlato con la mia ragazza su come chiamarla se vincevo e abbiamo concordato che sarebbe stato bello se l’avessimo chiamata come il mio papà. Così il suo nome sarà Ferdinand, ma potremmo chiamarla Ferdi per abbreviare”.

Mario Matt: ”Sono contento della mia gara, sto sciato bene da un po' e lo si sta vedendo. E' soddisfacente iniziare una stagione come questa sapendo che il lavoro estivo sta dando i suoi frutti e posso essere un concorrente per le prime posizioni".

Henrik Kristoffersen: "Il mio obiettivo per questa stagione era quello di riuscire a entrare nella top 10, ma oggi è stato come un sogno. Ho fatto una buona prima manche, sapevo di avere una grande occasione, ma ho cercato di mantenermi calmo pensando che fosse una gara qualsiasi. Quando mi sono reso conto di aver ottenuto il mio primo podio, ho vissuto probabilmente la migliore sensazione che uno sciatore possa desiderare".

Julien Lizeroux: ”Questa è una grande giornata per me. Continuavo a dire che dopo tutto questo tempo fuori dalle gare tutto quello che volevo quest'anno era di qualificarmi una volta per la seconda manche. Raggiungere l’obiettivo alla mia prima gara è qualcosa di molto speciale. Ora potrei aver bisogno di alzare i miei obiettivi. Questa è una vittoria per me, ma dico anche un grosso grazie ai miei compagni di squadra e allenatori che sono stati con me a ogni passo del cammino. Tornare dopo tanto tempo non sarebbe stato possibile senza il loro sostegno. Io per alcuni standard sono vecchio  ma loro mi mantengono giovane di testa!"

3
Consensi sui social

Più letti in scialpino

I primi 40 anni del Razzo: Emanuele ci ha cambiato la vita, per fare l'allenatore ci sarà tempo

I primi 40 anni del Razzo: Emanuele ci ha cambiato la vita, per fare l'allenatore ci sarà tempo

Giuliano Razzoli ha festeggiato ieri un compleanno speciale, 24 ore prima dell'emiliano che riscrisse la storia, Alberto Tomba. Alla Gazzetta di Reggio, il campione olimpico 2010 ha raccontato del suo addio al termine della scorsa stagione, degli sci rimessi ai piedi dopo 9 mesi solo nei giorni scorsi a Campiglio in vista della notte della 3Tre (dove farà l'apripista), del bambino arrivato in famiglia, la sua attività e... tanto altro.