Il gigante era già tornato, ora è vincente: "Feeling strano, ma che velocità". Paris 19 meraviglie e domani... come Thoeni?

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Il gigante era già tornato, ora è vincente: "Feeling strano, ma che velocità". Paris 19 meraviglie e domani... come Thoeni?

Il ritorno alla vittoria nella "sua" Kvitfjell, il pensiero a Casse ("con Mattia avevamo parlato sognando una doppietta qui") e ora già il pensiero al possibile bis: tutto il post gara di Dominik Paris dopo la discesa che vale la 23esima in CdM, a -1 da Re Gustavo. Anche Inner lo esalta: "E' stato bravissimo e già ieri si capiva che sapeva esattamente cosa fare".

Era il 16 dicembre 2023, il giorno dell’ultimo successo di Dominik Paris, poi passato da un avvio di questa stagione di nuovo difficile, e in molti ancora avevano pensato che l’immenso leone capace di dominare a larghi tratti la velocità mondiale sino al crac al ginocchio del gennaio 2020 non sarebbe più tornato.

E invece ancora una volta, lanciando segnali a Wengen, prima di vivere una delusione a Kitzbuehel, ma poi disputando un grande (e sfortunato) campionato del mondo a Saalbach e aver ritrovato il podio, tra l’altro in super-g, quasi due settimane fa a Crans-Montana, a quasi 36 anni “Domme” continua a sorprendere tutti.

La vittoria nella discesa numero 1 di Kvitfjell (recupero di quella saltata un mese fa a Garmisch) è stata una conferma a questo punto attesa, perché era molto chiaro, anche agli avversari (lo confermerà Marco Odermatt nel post gara), che sulla “Olympiabakken” l’uomo da battere poteva essere proprio il campionissimo della Val d’Ultimo, ancor più degli svizzeri che si sono seduti rispettivamente al 2°, 3°, 4° e 5° posto alle sue spalle, con re “Odi” alla piazza d’onore regolando Rogentin, von Allmen e Monney.

Considerando pure l’assenza di Mattia Casse, oggi l’Italjet era tutte sulle spalle di Paris (con Schieder, 18°, secondo azzurro al traguardo), ed ecco arrivare il successo numero 19 in discese di Coppa del Mondo, agganciando al 2° posto all-time un certo Peter Mueller, a -6 da Franz Klammer, e il 23° in assoluto che significa una sola lunghezza da Gustavo Thoeni, con Alberto Tomba chiaramente irraggiungibile a quota 50.

“Non mi sono sentito bene sciando, mi rendevo però conto che c’era velocità – è stata la prima analisi al microfono di Ettore Giovannelli (Rai Sport) da parte del campione azzurro – Con il vento era difficile capire, anche il sale che hanno buttato in pista condiziona il tuo feeling, ma il tempo è venuto fuori e sono contentissimo. Finalmente ho battuto gli svizzeri, dispiace non ci sia Matti, anche perché avevamo parlato della possibilità di giocarci la doppietta, lui qui aveva tante possibilità.

Fiducia recuperata dopo Bormio? Ho trovato una soluzione tecnica (si tratta dello scarpone, ndr) e di conseguenza anche le sensazioni positive, a quel punto ho dovuto recuperare solo fiducia nella sciata. Non ero ancora costante, ma sapevo di poter stare di nuovo lì. Domani c’è un’altra opportunità, vediamo con quali condizioni e speriamo meno vento, per avere una gara regolare”.

Anche Christof Innerhofer, terzo italiano in classifica con la 22^ prestazione, ha esaltato quanto fatto oggi da Paris: “Domme è stato veramente bravissimo, era convinto di poter fare bene qui – ha spiegato Inner a Rai Sport - L’anno scorso cadde al Motocross, altrimenti avrebbe vinto, e ha fatto 5 minuti di ricognizione perché sapeva già bene tutto, tanto che ieri non ha fatto neanche allenamento.

Io l’ho guardato ed è stato perfetto, sono le sue condizioni e la sua pista, una vittoria davvero meritata”.

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